Broccolino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v1.34 - Disambigua corretti 7 collegamenti - Coreano, Inglese, Italiano, Russo, Sincope, Sonorizzazione, Tedesco
Riga 4:
Tra le mete migratorie nel periodo postunitario, oltre ai paesi europei come [[Francia]], [[Svizzera]] e [[Germania]], figurano anche [[Stati Uniti]], [[Argentina]] e [[Brasile]]. Nel periodo 1880 e il 1914 più di quattro milioni e mezzo di italiani, provenienti soprattutto dall’Italia meridionale, sbarcarono negli [[Stati Uniti]]<ref>Dalla voce [http://www.treccani.it/enciclopedia/italoamericano_(Enciclopedia-dell'Italiano)/ ''Italoamericano''], in Treccani.it, URL consultato il 15/12/2014</ref>. Gli espatri dall’[[Italia]] raggiunsero quasi i sei milioni, prima di arrestarsi nel 1976, quando iniziarono i rientri<ref>Ibidem</ref>.
Dopo la [[prima guerra mondiale]] il governo statunitense impose restrizioni per i flussi migratori emanando l’Immigration Act o Barred Zone Act, che richiedeva un test di alfabetizzazione per tutti gli immigrati di età superiore ai 16 anni e, più tardi, l’Immigration Act o Johnson Act (1924) limitò il numero delle entrate dei migranti negli Stati Uniti.
Secondo [[Tullio De Mauro]] è possibile studiare l’emigrazione italiana su tre profili:
* demografico: in quanto causa del diradamento della popolazione, soprattutto nell’Italia meridionale;
* economico: migliorarono i salari, i contratti di lavoro e gli immigrati inviarono denaro a coloro che erano rimasti in patria;