Imperatore romano: differenze tra le versioni

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Il ruolo di ''Cesare'' o ''imperatore romano'' comprendeva vari titoli:
* ''[[Cesare (titolo)|Caesar]]'', dal nome di Giulio Cesare, conferito a Ottaviano tramite adozione
* ''[[Augusto (titolo)|Augustus]]'', ossia "colui che accresce la fortuna" oppure "colui che è venerabile", titolo nuovo concesso a Ottaviano dal Senato nel 27 a. C.
* ''[[Imperator]]'', titolo tradizionale del comandante vittorioso, spesso concesso per acclamazione dalladalle truppe stessostesse, che ne riconoscevano il carisma
* ''[[Pontifex Maximus]]'', titolo religioso del massimo sacerdote della [[religione romana]], a partire dal 12 a.C. fino al 376
* ''[[Principato (storia romana)|Princeps]]'', che riuniva in sé il titolo onorifico di ''[[Princeps senatus]]'' (primo del Senato) e le prerogative di "primo cittadino" concesse ad Augusto, che così dominava sui due cardini della Res Publica ([[SPQR|senato e popolo romano]])
* ''[[Dominato (storia romana)|Dominus]]'' (cioè "padrone, signore"), introdotto nell'uso ufficiale da [[Diocleziano]] nel [[284]], ma già sperimentato in precedenza da [[Domiziano]] (principe dal 81 al 96), il quale secondo l'uso orientale di divinizzare i sovrani in vita (sperimentato per primo da Caligola), usava farsi chiamare ''Dominus et Deus'' ("Signore e Dio").
 
L'uso connesso in particolare a questi ultimi due titoli ed all'intrinseco significato di [[primus inter pares|primo tra uguali]] e di [[padrone]] distingue le due grandi fasi della storia di Roma imperiale: il [[Principato (storia romana)|Principato]] ed il [[Dominato]].
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Nell'ultima fase imperiale (dal 313 in poi), col ritorno al potere della ''[[gens Flavia]]'' ([[dinastia costantiniana]]), fu il ''preanomen'' [[Flavio]] (e non più Cesare, rimasto come titolo) divenne prerogativa degli [[Impero romano d'occidente|imperatori romani d'occidente]] e [[Impero bizantino|d'oriente (bizantini)]] seguenti, venendo concesso anche ai ''[[magister militum]]'', ossia i capi militari (molte volte di origine [[barbari]]ca) che spesso detenevano il potere reale durante l'ultimo periodo dell'impero occidentale ([[395]]-[[476]]).
 
L'[[imperatore bizantino]] (dal 395 in poi) mutuò imolti dei titoli romani ma i titoli principali di ''Augustus'' e ''imperator'' vennero tramutati nel VI-VII secolo, dal [[lingua latina|latino]], nel termine [[greco antico]] ''[[Basileus]]'', cioè "[[Re]]" o "Re dei Re" (''basileus ton romaion'', re dei [[romei|romani d'oriente]]), per effetto dell'avvenuta trasformazione del principato-dominato in un'[[autocrazia]] (cioè una [[monarchia assoluta]] [[teocrazia|teocratica]] in stile [[cesaropapismo|cesaropapistico]]), mentre ''cesare'' divenne in greco ''kaisar'' (da cui derivano le parole ''[[kaiser]]'' e ''[[zar]]''). Il titolo fu quindi ufficialmente cambiato nel [[610]] da ''Imperator Caesar Augustus'' ad ''Autokrátor Kaisár Augustos, Basíleus ton romaíon'' ("Autocrate/Imperatore Cesare Augusto, Re dei Re dei romani") e verrà usato fino alla caduta nel [[1453]] (anche se "cesare dei romei" fu uno dei titoli dell'[[impero ottomano|imperatore ottomano]], fino alla deposizione dell'ultimo sultano turco nel [[1923]]).
 
''Imperatore dei romani'' (''Imperator romanorum'') fu anche il titolo usato, dall'anno [[800]], dal sovrano dell'[[Impero carolingio]] prima, e poi dello stato successore di questo, il [[Sacro Romano Impero]] (fino al [[1805]], anno della soppressione del titolo). Anche Stati successivi hanno rivendicato a fini politici una filiazione diretta o indiretta dall'Impero romano (come l'[[Impero coloniale italiano]] o il [[Primo Impero Francese]]), senza tuttavia adottare mai il titolo di ''Imperator romanorum'' per i loro "imperatori".
 
== Origini del termine e della figura dell'imperatore ==