Giorno-multa: differenze tra le versioni
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Un '''giorno-multa''' è un'unità di misura per le multe adottata in vari Paesi tra i quali la [[Finlandia]] (fin dal 1921<ref>Legge 130/1921</ref>).
Il principio si basa sul presupposto che i reati puniti con l'incarcerazione siano esattamente uguali per tutti considerando che in tali giorni non si percepisce lo stipendio; altre perdite immateriali, come le relazioni con amici e familiari, non sono misurabili, e si suppongono identiche per tutti.▼
Le pene pecuniarie invece, a parità di [[valore nominale]] non hanno lo stesso effetto su una persona ricca rispetto ad una più povera che deve lavorare molto di più per poter pagare la somma. Da ciò si cerca di creare una sorta di uguaglianza anche nelle pene pecuniarie: preso come unità di misura il guadagno in una giornata di lavoro, la multa potrà essere identica per due persone per numero di "giorni", ma poi, convertita in denaro, sarà proporzionale al reddito al fine di avere lo stesso impatto economico su entrambi.▼
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Ogni giorno-multa ha un valore minimo, in modo da non indurrre alle infrazioni i disoccupati o le persone con un reddito molto basso; non deve necessariamente corrispondere ad un giorno di lavoro, ad esempio in Finlandia corrisponde all'incirca a mezza giornata di lavoro<ref>Esattamente un sessantesimo del salario mensile</ref>.▼
▲Il principio
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La multa espressa in giorni lavorativi è stata adottata da vari Paesi: oltre alla Finlandia (''päiväsakko''), anche da [[Svezia]] (''dagsbot''), [[Danimarca]] (''dagsbøde''), [[Croazia]], [[Germania]] (''Tagessatz''), [[Svizzera]] e [[Macao]].
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