Salvatore Ventimiglia: differenze tra le versioni

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Il vescovo Ventimiglia assunse il nuovo incarico il 16 gennaio 1758. Egli dimostrò subito un grande dinamismo ed una voglia di innovazione ma si dedicò soprattutto ad un'opera di moralizzazione del [[clero]] della [[diocesi]] che negli ultimi 70 anni era andato assumendo delle consuetudini non molto aderenti al proprio ministero.
Appena insediato si attivò per la riorganizzazione della curia catanese, la ricostruzione delle [[parrocchia|parrocchie]] dopo il [[terremoto]] del [[1693]], la costruzione di nuovi edifici e di una stamperia per il Seminario. Seguì la riforma dell'insegnamento nel medesimo Seminario, rivolgendosi al [[Alessandro Bandiera|Bandiera]] e al canonico [[Giovanni Agostino De Cosmi]], geniale pedagogista e illuminista<ref>C. Mutini, «BANDIERA, Alessandro». ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', Vol. V, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1963, ([http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL05/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_Vol05_003427.xml on-line])</ref>, la riorganizzazione dell'[[Università degli Studi di Catania|Università di Catania]] e non ultima, la scrittura di un [[Catechismo]] in [[lingua siciliana|siciliano]] per far sì che la popolazione non istruita potesse accedere alle [[sacre scritture]] ed ai principi di una giusta [[catechesi]].
[[ImageFile:Catania - Duomo - 25-Jan-2006 - Foto di Giovanni Dall'Orto.jpg|thumbnail|left|Il Duomo di Catania.]]
{{Citazione|Il mio primo pensiero è stato sempre quello di fugare le tenebre dalla mente degli uomini con la luce della fede, di applicarmi a divulgare gli insegnamenti di Cristo e di istruire i fedeli|Salvatore Ventimiglia vescovo di Catania}}
 
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==La sua azione a favore dei poveri==
[[ImageFile:Salvatore Ventimiglia Arcivescovo di Nicomedia.jpg|thumbnail|left|Salvatore Ventimiglia di Belmonte, Vescovo di Catania e Arcivescovo di Nicomedia, nell'incisione presente nel repertorio bibliografico della Biblioteca Ventimiliana. La biblioteca personale del Ventimiglia - aperta al pubblico già nel [[1755]] - fu donata il 16 settembre [[1783]] all'Università degli Studi di Catania, costituendo un ricchissimo fondo di opere rarissime - comprendente manoscritti, incunaboli e cinquecentine - di argomento classico, umanistico e patristico, per un totale di circa 11.000 volumi.]]
La sua attenzione fu sempre centrata all'aiuto dei poveri e dei vecchi, spesso privi di ogni cosa, per una vita dignitosa. A questo scopo, nel [[1760]], fondò l'Ospizio mons. Salvatore Ventimiglia (Albergo Generale dei Poveri) che costituì la prima struttura di questo tipo ad essere realizzata in città. Subito dopo, durante la [[carestia]] del [[1763]], [[pegno|impegnò]] la sua argenteria per far fronte alle maggiori necessità di ricovero, prendendo in affitto case e magazzini. L'Albergo Generale dei Poveri fu beneficiato - dal patrimonio privato del Ventimiglia - di una rendita annua di once d'oro 401, della casa in Contrada degli Ammalati e fu infine istituito erede universale dei beni familiari spettanti a Salvatore.
 
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{{Portale|biografie|cattolicesimo|Religione}}
 
[[Categoria:Vescovi e arcivescovi di Catania]]