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== Storia ==
La Manifattura Festi Rasini si costituisce ufficialmente, come [[società in accomandita semplice]], il [[9 marzo]] [[1889]], con lo scopo di esercitare ''«l'industria e il commercio dei filati di cotone ed affini»''. I [[Socio accomandante|soci accomandatari]] sono il conte Giovanni Festi<ref>{{cita web|url=http://www.cavalieridellavoro.it/cavaliere/#!numero_di_brevetto=157|titolo=Giovanni Festi|editore=Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro}}</ref> e il signor Cesare Rasini<ref>{{cita web|url=http://www.cavalieridellavoro.it/cavaliere/#!numero_di_brevetto=569|titolo=Cesare Rasini|editore=Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro}}</ref>, entrambi nominati in seguito [[cavaliere del lavoro|cavalieri del lavoro]].
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Il successo dell'azienda portò a [[Villa d'Ogna]] un gran numero di operai, provenienti da tutta la [[Bergamo|bergamasca]].
Si pensi che la popolazione residente a [[Villa d'Ogna]] era di 1908 persone nel 1941.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.gromo.bg.it/IT/images/PGT/documento-di-piano/DP_01-Relazione.pdf|titolo=Popolazione residente al censimento 1941. Si veda tav. 1, p. 69}}</ref> Nel 1940, solamente gli operai che lavoravano nell'azienda erano 1400.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/novembre/18/Per_oltre_secolo_sinbolo_dell_co_0_20121118_ee13e65a-314d-11e2-98c9-b56ac61abce7.shtml|titolo=Per oltre un secolo un simbolo dell'industria nell'alta Valle Seriana|autore=Corriere della Sera}}</ref>
Congiuntamente agli interventi economici per accrescere il potenziale commerciale, l'azienda si occupò della realizzazione di case alloggio per i dipendenti, del [[convitto]] per le operaie residenti in paesi lontani, di un asilo infantile e di una scuola elementare. L'idea era quella di creare un [[villaggio operaio]], sulla base dell'esperienza di altre manifatture tessili, prima fra tutte quella a [[Crespi d'Adda]].
[[File:Festi Rasini, fine anni 50.jpg|350px|miniatura|sinistra|La Manifattura Festi Rasini e il villaggio operaio alla fine degli anni 50]]
<small>{{Colonne}}
'''<big>V</big>'''''eggo scender dai monti alle pendici''<br>
'''<big>I</big>'''''n balda schiera gente come a festa'';<br>
'''<big>L</big>'''''attrae un nuovo Fato: gli opifici''<br>
'''<big>L</big>''''''antica forza hanno in suo cor ridesta''.<br>
'''<big>A</big>'''''ll'onde palpitanti, alla sorgente''
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'''<big>D</big>'''''el fiume ond'essa tragge "Forza e Luce"<br>
'''<big>O</big>'''''ra si specchia la novella gente,<br>
'''<big>G</big>'''''iuliva in cor per l'opra che l'adduce<br>
'''<big>N</big>'''''ella corrente di gagliardi imprese<br>
'''<big>A</big>'''''ll'agiatezza del natio paese.
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([[Acrostico]] di Luigi Tinelli in: {{cita libro|autore= A. Bonicelli|titolo= Cent'anni di banda a Villa d'Ogna |anno= 2000 |p= 13}})</small></small>
Negli [[anni 70]] la fabbrica rischia di chiudere. Dopo tre mesi di occupazione dagli operai, l'azienda rimane aperta grazie all'intervento del Comune di [[Villa d'Ogna]], della [[Provincia di Bergamo]] e della [[Camera di commercio]] di [[Bergamo]], i quali ne rilevano il controllo, almeno fino al [[1979]] quando ritorna in mani private.<br>
Nel [[2011]] l'azienda cessa di funzionare.
== Note ==
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