Massimo Cialente: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 56:
Nel [[2007]] si è presentato alle [[elezioni amministrative italiane del 2007|elezioni comunali del 2007]] con [[L'Unione]] ed è stato eletto [[sindaco dell'Aquila]] al primo turno ottenendo il 53% dei voti contro il 31% del principale sfidante, Maurizio Leopardi. Dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009]] è stato nominato vice commissario straordinario alla ricostruzione con delega all'assistenza alla popolazione, carica dalla quale si è dimesso nel settembre [[2010]], lamentando la poca chiarezza delle nomine dei vice-commissari e le conseguenti difficoltà di gestione della struttura<ref>{{cita web|url= http://www.ilcapoluogo.com/site/News2/Attualita/Cialente-si-dimette-da-vicecommissario-alla-ricostruzione|titolo= Cialente si dimette da vicecommissario alla ricostruzione|autore= Il Capoluogo|accesso= 22-9-2010}}</ref>.
Il 7 marzo [[2011]], in seguito a problematiche interne alla sua maggioranza che hanno fatto mancare più volte il numero legale in Consiglio su importanti provvedimenti oltre che alle difficoltà riscontrate nell'operato post-terremoto e nella reperibiltà dei finanziamenti per la ricostruzione, ha annunciato in
Il 4 marzo [[2012]] ha vinto le [[primarie]] del centrosinistra, svolte per scegliere il candidato sindaco; ha infatti ottenuto il 71% dei voti ed era appoggiato da [[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Socialisti]] e [[Comunisti Italiani]] mentre il suo avversario, Vittorio Festuccia, ha ottenuto il 29% dei consensi ed era sostenuto da [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]] e [[Rifondazione Comunista]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/03/04/news/primarie_a_l_aquila_vince_cialente-30956409/?ref=HREA-1|titolo=Primarie all'Aquila, vince Cialente|autore=[[la Repubblica]]|accesso=4-3-2012}}</ref>.
Alle [[elezioni amministrative italiane del 2012#L'Aquila|elezioni comunali del 2012]] Massimo Cialente sostenuto da [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], [[Federazione della Sinistra]], [[Sinistra Ecologia Libertà]], [[Alleanza per l'Italia]] e [[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]] ha poi ottenuto il 40,8% contro il 29,6% del principale sfidante, Giorgio De Matteis (sostenuto dal [[UDEUR]], [[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]], [[Movimento per le Autonomie]], [[La Destra]] e liste civiche), con cui ha successivamente affrontato il turno di [[ballottaggio]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/static/speciale/2012/elezioni/comunali/laquila.html#risultati|titolo=Risultati elezioni amministrative 2012 (primo turno)|autore=[[la Repubblica]]|accesso=10-3-2012}}</ref>, vinto con il 59,2% dei voti.
Il 17 maggio [[2012]] minaccia nuovamente le sue dimissioni, ad un solo mese della rielezione, se il Presidente della Regione Abruzzo [[Gianni Chiodi]] rimarrà commissario unico alla ricostruzione de l'Aquila fino al 31 dicembre perchè significherebbe ''non è più necessario ci siano un sindaco e un Consiglio comunale, vorrebbe dire che anche per questo governo L'Aquila ha perso il diritto alla sua autonomia" ricordando le sue dimissioni da vice-commissario nel 2010 lamentando la poco chiarezza. Tuttavia il Ministro della Coesione Territoriale del [[Governo Monti]] con delega sul post-sisma [[Fabrizio Barca]] ha rassicurato sulla fine del commissariamento di Chiodi rassicurando il sindaco.
L'11 gennaio [[2014]], in seguito agli sviluppi di un'inchiesta che ha portato all'arresto degli ex assessori Pierluigi Tancredi ([[Popolo delle Libertà|Pdl]]) e Vladimiro Placidi (tecnico) ed in cui è indagato anche il suo vicesindaco, Roberto Riga ([[Alleanza per l'Italia|Apl]]), annuncia le dimissioni da Sindaco<ref name="Dimissioni">{{cita web|url=http://www.abruzzo24ore.tv/news/Massimo-Cialente-si-dimette-Pago-io-per-tutti/132627.htm|titolo=Massimo Cialente si dimette: "Pago io per tutti"|autore=Abruzzo 24 Ore|accesso=11-1-2014}}</ref>, ma le ritira dopo alcuni giorni dopo una manifestazione del centrosinistra in suo sostegno.<ref>{{cita web▼
A maggio [[2013]] ha inscenato una plateale protesta contro la mancanza di fondi stanziati per la ricostruzione minacciando di nuovo le sue dimissioni e restituendo la fascia tricolore al Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] e rimuovendo tutti i tricolori dalla città perchè ''l'Italia si è disinteressata all'Aquila'' e invitando Capo dello Stato e Governo a venire in città per parlare con la gente e scagliandosi contro Prefetto e Questore in quanto non hanno ''capito il clima di rabbia e disperazione che si respira in citta’'dopo che lo stesso Sindaco pochi giorni prima si era scagliato contro la ''burocrazia romana che ammazza l'Aquila'' e chiedendo al Ministro dei Beni Culturali del [[Governo Letta]], [[Massimo Bray]] di convocare un Consiglio dei Ministri straordinario per i fondi de l'Aquila. Tuttavia pochi giorni dopo, il Presidente della Repubblica restituisce la fascia a Cialente con la promessa di maggiore ascolto chiudendo il caso.
Il 24 settembre [[2013]] dopo che la maggioranza era andata in pezzi sulla ratifica dell'accordo per la realizzazione del Parco di Piazza d'Armi, il Sindaco propone un patto tra ''gentiluomini'' per ridurre al minimo la fase di commissariamento e tornare subito alle urne dopo le sue dimissioni. Nello stesso giorno il Sindaco si scaglia contro il Ministro della Coesione del [[Governo Letta]], [[Carlo Trigilia]] accusandolo di ''vivere su un altro pianeta'' dopo che lo stesso aveva promesso fondi a detta del sindaco, inesistenti.
▲L'11 gennaio [[2014]], in seguito agli sviluppi di un'inchiesta che ha portato all'arresto degli ex assessori Pierluigi Tancredi ([[Popolo delle Libertà|Pdl]]) e Vladimiro Placidi (tecnico) ed in cui è indagato anche il suo vicesindaco, Roberto Riga ([[Alleanza per l'Italia|Apl]]),
|autore=
|url= http://www.corriere.it/cronache/14_gennaio_22/aquila-sindaco-cialente-ritira-dimissioni-c654fa7a-8366-11e3-9ab1-851e2181383b.shtml
|