Via Nazionale (Roma): differenze tra le versioni

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Lungo la nuova strada furono edificati, negli ultimi tre decenni dell'[[XIX secolo|800]], grandi alberghi nella parte iniziale, la [[Chiesa di San Paolo dentro le Mura]] (1880, prima chiesa cristiana non cattolica costruita a Roma dopo l’unità d’Italia), immobili d'abitazione destinati alla nuova borghesia della capitale, e anche edifici a destinazione pubblica come il [[Palazzo delle Esposizioni]] (1883), il [[Teatro Eliseo]] (1900), [[Palazzo Koch]] - sede della Banca d'Italia (1892).
 
I lavori per la costruzione e l'urbanizzazione della via Nazionale richiesero, fra l'altro, la demolizione del [[teatro Drammatico Nazionale]] e lo sbancamento della parte nord del giardino della [[Villa Aldobrandini (Roma)|Villa Aldobrandini]], con la costruzione dell'attuale muro di contenimento. Nel corso di questi stessi lavori (1875) emersero le tracce della [[Porta Sanqualis]] attualmente visibili nell’aiuola centrale di largo Magnanapoli.
 
Alla fine dell'antica strada di San Vitale fu realizzato, all'inizio del Novecento (1902-1906), il traforo Umberto I, sotto la pendice orientale del [[Quirinale (colle)|Quirinale]]. L'opera, già prevista nel primo piano regolatore di Roma capitale del [[1873]], nel piano regolatore del 1909 doveva costituire l'ultimo tratto di una traversa (via Milano) che, tagliando via Nazionale all'altezza del Palazzo delle Esposizioni, fornisse un collegamento diretto tra il [[Laterano]] e il Parlamento (attraverso via del Tritone). Il progetto non fu poi realizzato, e via Milano si fermò alla confluenza con l'antica strada di [[San Lorenzo in Panisperna]].