Dialetto alvernese: differenze tra le versioni

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m /* Letteratura{{Fr}} Albert Dauzat, "Les parlers auvergnats anciens et modernes. Bibliographie critique (jusqu'en 1927)", Revue de linguistique romane, IV (1928), 62-117, online sul sito Gallica{{Fr}} Capitolo sulla letteratura di Jean Roux, L'auvergna...
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[[Jean-Baptiste-Claude Abraham]] (1768-1815) pubblica nel 1799 ''La grando joyo do père Duchêne de parla un pitit à quo poreis bougreis de paysans soubre la chosa que liur faron diablomin plasai'', una traduzione del giornale del Père Duchêne.<ref>{{Fr}} Francisque Mège, "Les troubadours, poètes et écrivains de langue d'Auvergne", III, pp. 26-45, ''La Revue d'Auvergne'', 1884</ref>
 
All'inizio del XIX secolo, gli autori più conosciuti sono [[Jules Roy]], di Gelles, [[Charles Antoine Ravel]], di Clermont e [[Jacques Jarsaillon]] di Aubignat vicino [[Ambert]]. Roy è un monarchico che descrive le controversie ideologiche di questo periodo tormentato. Ravel è conosciuto per la sua ''Lètra d'un poëta d'Auvèrnha au poëta de la Gasconha'', inviata a [[Jasmin]], nella quale rivela la sua conscienzacoscienza di appartenere a una cultura più estesa della sola Alvernia. La traduzione della sua lettera (“lettera ''[[patois]]e'' di un poeta d'Alvernia a una poeta ''patois'' di Guascogna”) riflette la situazione diglossica dell'occitano nel XIX secolo.
Jarsaillon, anche se preceduto da Clet, è un grande autore del teatro alverniate. Sacerdote a Chabreloche (a est del Puy-de-Dôme) ha scritto cinque celebri componimenti, dei quali il più conosciuto è ''La Claudina''.
Tra gli altri autori si possono citare [[Alexandre Bigay]] (che canta i coltellinai di Thiers) o [[Antoine Giband]], originario del [[Velay]] (l'ivronhassa, gli abitanti del Puy in guerra con quelli di Espaly).