Valérie Kaprisky: differenze tra le versioni
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Valérie nasce nella [[banlieue]] parigina da un padre di origini turco-argentine e una madre di origini polacche, della quale adotterà in seguito il cognome. Quando Valérie ha 8 anni, la sua famiglia si trasferisce a [[Cannes]], dove alcuni amici dei suoi genitori le faranno scoprire la settima arte grazie al [[Festival di Cannes|Festival del Cinema]]. Nel 1975, assistendo al passaggio della splendida [[Romy Schneider]] sulla [[Croisette]], Valérie si persuade a tentare anche lei una carriera nel grande schermo: a 17 anni, ritorna da sola a Parigi e si iscrive alla scuola si recitazione di Florent. Dopo aver recitato in alcuni spot pubblicitari, viene notata da [[Jean-Marie Poiré]], che le offre il suo primo ruolo sul grande schermo nel film ''[[Les Hommes préfèrent les grosses]]''.
Nel [[1982]] Valérie ottiene il suo primo ruolo importante in ''[[Afrodite (film)|Afrodite]]'', cui seguirà il suo debutto a Hollywood con ''[[All'ultimo respiro]]'' - remake statunitense, diretto da [[Jim McBride]], del film ''[[Fino all'ultimo respiro (film)|Fino all'ultimo respiro]]'' di [[Jean-Luc Godard]] - nel quale è la sensuale partner di [[Richard Gere]], con cui ha una tempestosa relazione anche fuori dal set. Stroncata dalla critica, ma apprezzata dal pubblico per la bellezza del suo corpo, torna a lavorare in Francia, dove nel [[1984]] il suo ruolo di spregiudicata aspirante attrice che intrattiene una relazione sessuale con un regista nel film ''[[La Femme publique]]'' di [[Andrzej Żuławski]] le vale una candidatura al premio César per la migliore interprete femminile. Il film, in cui la Kaprisky si mostra a lungo nuda, si rivela un successo e contribuisce ampiamente a far decollare la sua carriera.
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