Fiat Doblò: differenze tra le versioni

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Presentato nell'[[autunno]] del [[2000]]<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli">[http://www.motorbox.com/Auto/VisteeProvate/Le_Nostre_prove/357.html Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli]</ref> il Doblò ha sostituito all'interno della gamma di prodotti offerti dalla Fiat il modello [[Fiat Fiorino|Fiorino]] il quale è stato venduto in [[Italia]] fino al 2000 ma continuerà ad essere assemblato per i mercati emergenti. Il Doblò nasce come un veicolo multispazio che con una [[carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] che ricorda per certi tratti una [[station wagon]], una [[monovolume]] e un [[Sport Utility Vehicle|Suv]] e prosegue sulla strada dei piccoli [[veicolo commerciale leggero|veicoli commerciali]] aperta dalla [[Renault Kangoo]] e dalla [[Citroën Berlingo]]. Nasce principalmente come un veicolo da lavoro, concepito per trasportare carichi anche molto grandi, ma ha una connotazione più [[automobile|automobilistica]] rispetto ai [[furgone|furgoni]] del passato, fattore che ne decreta il successo non solo nella versione ''Cargo'', ma anche in quella familiare che dispone di un abitacolo in grado di trasportare fino a sette persone.
 
Il [[progettazione di autonobili|design]] frutto del [[Centro Stile Fiat]] di [[Torino]] è stato sviluppato seguendo una forma della carrozzeria monovolume. Lunga 4,16 metri le linee sono spigolose ma grazie al frontale bombato lo stile risulta abbastanza piacevole e al tempo stesso inedito<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli"/>. L'anteriore si lascia osservare grazie all'ampia [[calandra (veicoli)|calandra]] che incorpora il marchio Fiat e una banda che si estende lungo tutta la larghezza del frontale, i paraurti anteriori non sono verniciati in modo da evitare graffi durante i piccoli urti cittadini e al tempo stesso la manutenzione risulta meno costosa, la [[Fanale (veicoli stradali)|fanaleria]] sdoppiata possiede uno stile squadrato ma con i vertici smussati. La fiancata presenta come unici elementi distintivi alcuni accenni ai passaruota, le porte laterali-posteriori sono ad apertura scorrevole. La coda invece viene caratterizzata dall'ampia fanaleria di forma rettangolare in posizione verticale (ispirata alla [[Fiat Punto]]) e un ampio portellone del bagagliaio che si presenta a seconda delle versioni incernierato dall'alto o diviso in due ante apribili ad [[armadio]]. Dal [[2002]] la Fiat ha proposto la versione speciale ''Malibù'' caratterizzata da rifiniture interne specifiche, mascherina frontale e altri dettagli verniciati in [[colore]] [[argento]], paraurti in tinta carrozzeria e cerchi in [[leghe di alluminio|lega]] specifici. Il ''Doblò Malibù'' è stato prodotto fino al [[2005]] in oltre 19.000 esemplari<ref name="Ritorna il Doblò Malibù, dedettagli ile Doblòdati di vendita"/>.
 
laLa strumentazioneplancia èviene realizzata con [[plastiche]] di faciequalità letturasolo lamodesta e retroluminazioneassemblaggi imprecisi, infatti è proprio nell'abitacolo che si notano le maggiori economie del progetto che ha visto nascere il Doblò<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli"/>. Il disegno della strumentazione è di colorefacile impatto con retroilluminazione [[arancione]]. La plancia possiede un mobiletto centrale che ospita l'autoradio oppure il [[navigatore satellitare]] con schermo monocromatico o a colori posizionato in alto, i comandi del [[climatizzatore (veicoli)|climatizzatore]] manuale sono posti nella parte bassa della zona centrale mentre di fronte al passeggero troviamo un ampio vano portaoggetti con sportellino proposto tra gli accessori. Nel vano posteriore l'assenza di ampi pannelli nelle portiere mette in mostra la [[lamiera]] della carrozzeria.
 
Come [[telaio (meccanica)|pianale]] di base il Doblò utilizza una versione modificata del telaio a [[trazione anteriore]] adottato dalla prima serie di Punto e utilizzato anche dalla famiglia [[Fiat Palio|Palio]]. L'avantreno utilizza uno schema di [[sospensioni]] a ruote indipendenti tipo [[MacPherson (meccanica)|MacPherson]], con bracci oscillanti ancorati ad una traversa ausiliaria, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice, il retrotreno invece utilizzo uno schema a ruote interconnesse ad assale rigido con balestre longitudinali che garantisce bassi costi produttivi e una notevole robustezza soprattutto sullo sconnesso ma penalizza sia il [[comfort]] che la tenuta di strada. L'[[freno|impianto frenante]] adotta dei [[freno a disco|dischi]] all'anteriore e dei [[freno a tamburo|tamburi]] al posteriore<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli"/>.