Mesoraca: differenze tra le versioni

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Le origini della chiesa sono ignote, i documenti storici più antichi e certi, riguardanti l'edificio religioso, risalgono al 1700, quando fu istituita la confraternita dell'Immacolata che cura tutti gli anni la processione del Venerdì Santo. Alcuni studiosi di inizio Novecento teorizzarono la sua fondazione nel periodo romanico, quindi ancor prima della adiacente chiesa dell'Annunziata, in riferimento al fatto che il quartiere dove si trova, insieme al castello risulterebbe la zona più antica del paese. Fu edificata su uno sperone roccioso in una posizione elevata rispetto alla strada pubblica, per cui si accede salendo due alte rampe di scale ad ellisse, la chiesetta è di piccole dimensioni a pianta centrale, con un unico altare dove si può ammirare la statua settecentesca della Madonna Immacolata, ai due lati due affreschi ottocenteschi, il soffitto originariamente a botte, è stato coperto da un secondo più basso e dritto, la facciata e il campanile, con l'orologio, sono stati rifatti in stile [[romanico pisano]] nel novecento in riferimento agli studi storici eseguiti sulla struttura.
* monastero medioevale di s.to stefano del vergari (XIII-XIV)
S.to Stefano del Vergari fù un' antico monastero greco che sorgeva in prossimità dell’attraversamento del fiume Vergari, dove passavano importanti vie che collegavano l’abitato di Mesoraca ed altri con alcuni passi sul Tacina, lungo il secolare percorso che facevano le mandrie nel loro andirivieni stagionale tra i pascoli silani e quelli delle marine del Marchesato. Il monastero diventò cistercense dopo travagliati passaggi dai monaci greci a quelli latini intorno al 1205. Nella seconda metà del XIV dovuta la decadenza di [[Abbazia di Sant'Angelo de Frigillo|s.to angelo de frigillo]] e dell' ordine stesso (di cui ne aveva il controllo) il monastero fu affidato ad un curatore, che poi successivamente non si ebbereebbero più notizie di una vita attiva da parte del monastero che continuò a seguire le vicende dell’abbazia di [[Abbazia di Sant'Angelo de Frigillo|S.to Angelo]]. Durante il [[Regno di Napoli|regno aragonese]] quest’ultima fu data dal papa in commenda e per tale motivo, ben presto fu abbandonata dai monaci. Ancora oggi sopra una collina nei pressi del fiume Vergari, in località “Erbebianche”, nelle vicinanze di una sorgente, si rinvengono diversi frammenti ceramici ed altro materiale fittile sparso sul terreno che individuano il sito del monastero.
 
=== Architetture civili ===