Congresso di Berlino: differenze tra le versioni

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Il Congresso rettificò, rispetto alla Pace di Santo Stefano, la destinazione dei territori turchi in [[Europa]]: ridimensionò e divise la nascente [[Storia della Bulgaria indipendente|Bulgaria]], [[Stato satellite|satellite]] della Russia, e stabilì l’amministrazione austriaca della [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]]. Confermò invece l’[[indipendenza]] della [[Regno di Romania|Romania]], della [[Principato di Serbia|Serbia]] e del [[Montenegro]].
 
La [[Impero tedesco|Germania]], che fece da mediatrice, per aver scongiurato la grave crisi fra la Russia e l’Austria aumentò il suo prestigio ma incrinò i suoi rapporti con la Russia che non fu soddisfatta dei negoziati.<br />La Turchia, pur perdendo estesi territori, limitò i danni rispetto alla Pace di Santo Stefano.
La Turchia, pur perdendo estesi territori, limitò i danni rispetto alla Pace di Santo Stefano.
 
Oltre alla Russia, alla Turchia, all'Austria e alla Germania, al Congresso di Berlino parteciparono la [[Regno Unito|Gran Bretagna]], la [[Terza Repubblica francese|Francia]] e l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]. Le decisioni prese costituirono il [[Trattato di Berlino (1878)|Trattato di Berlino]].
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[[File:SanStefanoBalkan.jpg|thumb|float|right|350px|L'area delle decisioni del Congresso di Berlino in una carta inglese. Le modifiche rispetto alla [[Pace di Santo Stefano]]: la riduzione e la divisione della [[Principato di Bulgaria|Bulgaria]] e l'amministrazione austriaca della [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]]. Le conferme: il passaggio alla [[Impero russo|Russia]] della [[Bessarabia]] meridionale e l'[[indipendenza]] di [[Montenegro]], [[Principato di Serbia|Serbia]] (''Servia'') e [[Regno di Romania|Romania]] (''Roumania'').]]
 
Vinto l’[[Impero ottomano|Impero turco]] nella [[Guerra turcorusso-russaturca (1877 - 1878)|guerra del 1877-1878]], la [[Impero russo|Russia]] concluse, il 3 marzo [[1878]], a Santo Stefano (oggi [[Yeşilköy]]) una [[Pace di Santo Stefano|pace]] molto vantaggiosa. Una delle clausole del trattato prevedeva la formazione, dalle ceneri dei possedimenti ottomani in Europa, di una grande [[Principato di Bulgaria|Bulgaria]], nominalmente costituita come principato turco, ma in realtà sotto il controllo militare della Russia. Il territorio del nuovo stato arrivava a comprendere tratti costieri dell’[[Mar Egeo|Egeo]], ciò che avrebbe consentito a San Pietroburgo di avvantaggiarsi di uno sbocco nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]. Questa circostanza, assieme alla promessa data prima della guerra e non mantenuta di cedere la [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]] all’[[Austria-Ungheria|Austria]], determinò una grave tensione internazionale.
 
Da un lato vi era, oltre all’Austria ingannata, la [[Regno Unito|Gran Bretagna]], che vedeva minacciati i suoi interessi in Asia. Dall’altro la Russia che, a un passo da [[Costantinopoli]] e i [[Dardanelli]], metteva sotto scacco la Turchia e aumentava il suo influsso nei [[Penisola balcanica|Balcani]], grazie anche ai nuovi stati amici a cui aveva permesso l’indipendenza: [[Principato di Serbia|Serbia]] e [[Montenegro]].