Sa'd Zaghlul: differenze tra le versioni
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Il 9 marzo [[1919]], quella che numerosi egiziani definiscono come la ''prima rivoluzione'' scoppiò in Egitto. Le proteste si accesero al [[Il Cairo|Cairo]] e si propagarono in tutto il Paese. Gli egiziani si ribellarono in modo ancor più determinato a causa dell'espulsione di Zaghlūl e di tre altri dirigenti del [[Wafd]] a [[Malta]]. Il bilancio di tre settimane di moti è di più di 800 egiziani uccisi. I britannici decisero allora di liberare Zaghlūl il 7 aprile.<br/>
L'11 aprile il Wafd partecipa alla [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|conferenza di pace di Parigi]] per chiedere l'indipendenza dell'[[Egitto]] ma
Nel [[1921]] è di nuovo messo in prigione dalla potenza occupante, che lo fa deportare ad [[Aden]], poi alle [[Seychelles]].
Nel [[1922]], in seguito a un'intensa pressione popolare, i britannici accettano di porre fine al Protettorato, ma si trattò in realtà di una decisione puramente simbolica, dal momento che essi mantengono uno stretto controllo dei dicasteri degli Esteri e della Difesa.
Nel [[1923]] è di nuovo deportato, stavolta a [[Gibilterra]]
Zaghlūl prende parte alle elezioni del [[1924]] sotto il simbolo del [[Wafd|partito Wafd]] e le vincerà con una schiacciante maggioranza. Diventa [[Primo ministro]] ma è costretto a presentare le proprie dimissioni in quello stesso
È stato membro della [[Massoneria]]<ref>Saad Zaghloul sul Sito del Grande Oriente arabo [http://www.grandorientarabe.org/index.php?news&nid=1]</ref>.
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