La procedura è uno standard di Internet della [[IETF]], normato dal [[RFC]] 6797.
La politica HSTS<ref name="hsts-policy"><cite class="citation web" contenteditable="false">Hodges, Jeff; Jackson, Collin; Barth, Adam (November 2012).</cite></ref> è indicata dal server allo [[user agent]] specificando una particolare intestazione nei messaggi di risposta [[Hypertext Transfer Protocol|HTTP]], denominata «<code>Strict-Transport-Security</code>» che specifica il periodo di tempo durante il quale il client dovrà accedere al server in modalità necessariamente sicura.
== Storia della specifica ==
HSTS è la concretizzazione di uno degli aspetti della visione progettuale di Jeff Hodges e Andy Steingruebl per migliorare la sicurezza del web, e presentata nel 2010 all'interno del loro articolo 2010 intitolato ''The Need for Coherent Web Security Policy Framework(s)''.<ref name="web-sec-policy-frmwk"><cite class="citation web" contenteditable="false">Hodges, Jeff; Steinguebl, Andy (29 October 2010). </cite></ref>
Le specifiche HSTS si basano sul contributo originale di Jackson e Barth descritto nell'articolo ''ForceHTTPS: Protecting High-Security Web Sites from Network Attacks''.<ref name="forcehttps-paper"><cite class="citation web" contenteditable="false">[https://crypto.stanford.edu/forcehttps/ "ForceHTTPS: Protecting High-Security Web Site from Network Attacks"]. </cite></ref>
La prima bozza originale delle specifiche fu scritta da Jeff Hodges<ref name="jeffhodges-ext"><cite class="citation web" contenteditable="false">[http://kingsmountain.com/people/Jeff.Hodges/ "Jeff Hodges's homepage"]<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref> di [[PayPal]], Collin Jackson<ref name="collinjackson-ext"><cite class="citation web" contenteditable="false">[http://www.collinjackson.com/ "Collin Jackson's homepage"]<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref> e Adam Barth<ref name="adambarth-ext"><cite class="citation web" contenteditable="false">[http://www.adambarth.com/ "Adam Barth's homepage"]<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref> e pubblicata 18 settembre 2009.<ref name="draft-spec"><cite class="citation web" contenteditable="false">[//lists.w3.org/Archives/Public/www-archive/2009Sep/att-0051/draft-hodges-strict-transport-sec-05.plain.html "Strict Transport Security -05"]. 18 September 2009<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref>
La prima specifica di STS fu resa pubblica il 18 dicembre 2009 e corrispose all'ultima cosiddetta "versione della comunità", che beneficiava appunto del riscontro pubblico.<ref name="STS-draft-spec-2"><cite class="citation web" contenteditable="false">[//lists.w3.org/Archives/Public/www-archive/2009Dec/att-0048/draft-hodges-strict-transport-sec-06.plain.html "Strict Transport Security -06"]. 18 December 2009<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref>
In seguito all'approvazione del 2 ottobre 2012 da parte dell'[[Internet Engineering Steering Group|IESG]], la specifica di HSTS è stata pubblicata come [[Request for Comments|RFC]] ''Proposed Standard'' (standard proposto) il 19 novembre 2012 nel RFC 6797 <ref name="hsts-ps-rfc-approval-iesg-msg"><cite class="citation web" contenteditable="false">[https://www.ietf.org/mail-archive/web/websec/current/msg01401.html "[websec] Protocol Action: 'HTTP Strict Transport Security (HSTS)' to Proposed Standard (draft-ietf-websec-strict-transport-sec-14.txt)"].
2 Oct 2012<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref>.
La prima versione originale del documento fu però depositata già il 17 giugno 2010 come [[Internet Draft|Internet-Draft]], momento nel quale il titolo della specifica fu cambiato da "Strict Transport Security" (STS) al più preciso "HTTP Strict Transport Security".<ref><cite class="citation web" contenteditable="false">Jeff Hodges (30 June 2010).</cite></ref>
Ciononostante, l'intestazione HTTP definita dalle specifiche ha mantenuto il nome di "Strict-Transport-Security".
== Panoramica della procedura ==
Un server implementa la politica HSTS se emette la relativa intestazione in un messaggio di una comunicazione HTTPS (su HTTP tali intestazioni sono invece ignorate).<ref><cite class="citation web" contenteditable="false">[https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Security/HTTP_Strict_Transport_Security "HTTP Strict Transport Security"].</cite></ref>
Per esempio, un server potrebbe inviare un'intestazione che richieda che ogni richiesta a lui diretta nell'anno successivo sia trasmessa necessariamente tramite HTTPS.
In tal caso, dato che il parametro ''max-age'' è espresso in secondi e che 31.536.000 secondi sono una buona approssimazione di un anno, l'intestazione sarebbe:
:<code>Strict-Transport-Security: max-age=31536000; includeSubDomains;</code>.
Quando un'applicazione web<ref name="webapp"><cite class="citation web" contenteditable="false">Nations, Daniel.</cite></ref> dichiara agli ''user agent'' una politica HSTS, i client che supportano il meccanismo si comportano come descritto di seguito.<ref name="hsts-mech"><cite class="citation web" contenteditable="false">Hodges, Jeff; Jackson, Collin; Barth, Adam (November 2012). </cite></ref>
# Ogni collegamento non sicuro è trasformato in un collegamento sicuro, cioè, per esempio, <code><nowiki>http://example.com/some/page/</nowiki></code> è modificato in <code><nowiki>https://example.com/some/page/</nowiki></code> ''prima'' che tale risorsa utilizzata.
# Se la sicurezza della connessione non è considerata affidabile, ad esempio se il certificato [[Transport Layer Security|TLS]] non è tale, un messaggio d'errore è mostrato all'utente e l'accesso all'applicazione web è impedito.<ref name="hsts-no-user-recourse"><cite class="citation web" contenteditable="false">Hodges, Jeff; Jackson, Collin; Barth, Adam (November 2012). </cite></ref>
La politica HSTS aiuta a proteggere gli utenti delle applicazioni web da certi attacchi passivi (''eavesdropping'') o attivi:<ref name="hsts-threats-addressed">{{Cita web|url= https://tools.ietf.org/html/rfc6797#section-2.3|titolo= 2.3. Threat Model|sito= RFC 6797|editore= IETF|cognome= Hodges|nome= Jeff|autore2= Jackson, Collin|autore3= Barth, Adam|data= November 2012|accesso= 21 novembre 2012}}</ref> in un [[Attacco man in the middle|attacco man-in-the-middle]] è molto più difficile intercettare domande e risposte tra l'utente e l'applicazione web quando il primo è in modalità HSTS rispetto alla seconda.
== Applicabilità ==
La vulnerabilità di sicurezza più importante che possa essere scongiurata da HSTS è il cosiddetto [[Attacco man in the middle|man-in-the-middle]] con la tecnica di ''SSL-stripping'', illustrata pubblicamente per la prima volta nel 2009 da Moxie Marlinspike nel suo intervento «''New Tricks For Defeating SSL In Practice»'' (Messa in pratica dei nuovi trucchi per sconfiggere SSL) presentato al ''BlackHat Federal''.<ref>{{Cita pubblicazione|url= https://blackhat.com/presentations/bh-dc-09/Marlinspike/BlackHat-DC-09-Marlinspike-Defeating-SSL.pdf|titolo= New Tricks For Defeating SSL In Practice}}</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=MFol6IMbZ7Y Defeating SSL Using Sslstrip]<span contenteditable="false"> on </span>[[YouTube]]</ref>
Questo attacco consiste nel convertire silenziosamente una connessione HTTP sicura, appoggiata a [[Transport Layer Security|SSL]] o a [[Transport Layer Security|TLS]], in una connessione HTTP in chiaro: l'utente può verificare che effettivamente la connessione non sia sicura, ma non ha alcun modo di sapere che essa debba esserlo.
Dato che diversi siti non usano TLS/SSL, infatti, non c'è modo di capire, se non conoscendo a priori lo specifico sito, se l'insicurezza della connessione sia l'effetto di un attacco, o se invece è il comportamento abituale dell'applicazione web.
Inoltre il processo di regressione di sicurezza non genera alcun messaggio d'avvertimento all'utente, rendendo l'attacco discreto agli occhi di quasi chiunque. Lo strumento sslstrip di Marlinspike automatizza completamente tale attacco.
HSTS si occupa di questo problema<ref name="hsts-threats-addressed"/> informando il browser che le sue connessioni al sito dovrebbero fare sempre uso di TLS/SSL.
Visto che l'intestazione HSTS può però essere comunque manomessa da un attaccante nel momento della prima visita da parte di un utente, [[Google Chrome]], [[Mozilla Firefox]], [[Internet Explorer]] e [[Microsoft Edge]] cercano di limitare la problematica inserendo un elenco preliminare dei siti HSTS.<ref name="preloading_hsts_chromium">{{Cita web|url= https://www.chromium.org/sts|autore= Adam Langley|titolo= Strict Transport Security|sito= The Chromium Projects|data= 8 luglio 2010|accesso= 22 luglio 2010}}</ref><ref name="preloading_hsts_mozillla"><cite class="citation web" contenteditable="false">David Keeler (1 November 2012). </cite></ref><ref name="iepreload">{{Cita web|url= http://blogs.msdn.com/b/ie/archive/2015/02/16/http-strict-transport-security-comes-to-internet-explorer.aspx|titolo= HTTP Strict Transport Security comes to Internet Explorer|accesso= 16 febbraio 2015|autore= Bell, Mike; Walp, David|data= 16 febbraio 2015}}</ref>
Nel prossimo paragrafo [[Strict Transport Security|Limiti]] si discuterà anche di come questa soluzione sia necessariamente insufficiente, dato che il suddetto elenco non può essere esaustivo.
HSTS aiuta anche a evitare il furto di credenziali di accesso a siti web basati su [[Cookie|cookie HTTP]], un attacco praticabile con strumenti facilmente disponibili, quale [[Firesheep]].<ref>{{Cita web|url= http://identitymeme.org/archives/2010/10/29/firesheep-and-hsts-http-strict-transport-security/|autore= Jeff Hodges|titolo= Firesheep and HSTS (HTTP Strict Transport Security)|data= 31 ottobre 2010|accesso= 8 marzo 2011}}</ref>
Dato che HSTS ha limiti temporali, il protocollo è sensibile ad attacchi che prevedono di spostare l'orologio della vittima, per esempio inviando falsi pacchetti . using false [[Network Time Protocol|NTP]] packets.<ref>{{Cita web|url= https://www.blackhat.com/docs/eu-14/materials/eu-14-Selvi-Bypassing-HTTP-Strict-Transport-Security.pdf|titolo= Bypassing HTTP Strict Transport Security|data= 17 ottobre 2014|accesso= 22 ottobre 2014|autore= Jose Selvi}}</ref>
Di fronte ad attacchi attivi, la presenza di HSTS non è in grado di proteggere la prima richiesta ad un'applicazione web, quando quella sia veicolata su un protocollo non sicuro come HTTP in chiaro o quando il relativo [[Uniform Resource Identifier|URI]] è stato ottenuto su un canale insicuro.<ref name="hsts-bootstrap-mitm">{{Cita web|url= https://tools.ietf.org/html/rfc6797#section-14.6|titolo= Section 14.6. Bootstrap MITM Vulnerability|sito= RFC 6797|editore= IETF|cognome= Hodges|nome= Jeff|autore2= Jackson, Collin|autore3= Barth, Adam|data= November 2012|accesso= 21 novembre 2012}}</ref>
Lo stesso vale per la prima richiesta che sia effettuata dopo la scadenza del periodo precisato dal parametro <code><nowiki>max-age</nowiki></code> annunciato nella politica HSTS.
I siti dovrebbero pertanto impostare una durata di diversi giorni o di diversi mesi, a seconda dall'attività e comportamento degli utenti.
I browser [[Google Chrome]], [[Mozilla Firefox]] e [[Internet Explorer]]/[[Microsoft Edge]] si occupano di questo limite del protocollo implementando una «lista preliminare STS»: un elenco di siti noti che supportano HSTS<ref name="preloading_hsts_chromium"/><ref name="preloading_hsts_mozillla"/><ref name="iepreload"/> che è distribuito direttamente all'interno del browser e che fa sì che questo usi HTTPS anche per la prima richiesta.
Ciononostante, come precedentemente accennato, tale lista non può elencare ogni sito web presente su Internet.
Una possibile soluzione potrebbe essere realizzata usando i record [[Domain Name System|DNS]] per dichiarare la politica HSTS ed accedendo a tali informazioni col protocollo [[DNSSEC]], eventualmente avvalendosi di impronte digitali dei certificati per garantirne la validità, che a sua volta richiede un client di risoluzione DNS che verifichi quest'ultima per evitare problematiche nell'[[Ultimo miglio|ultimo miglio di connessione]].<ref><cite class="citation web" contenteditable="false">Butcher, Simon (11 September 2011). </cite></ref>
Anche quando provvisto della «lista preliminare STS», il meccanismo HSTS non è comunque in grado di proteggere da attacchi che riguardino lo stesso livello di sicurezza TLS, quali ad esempio il [[Transport Layer Security|BEAST]] o il CRIME ideati da Juliano Rizzo e Thai Duong: il mantenimento della politica HSTS è ininfluente e irrilevante di fronte a questo tipo di attacchi.
Per una più estesa discussione della sicurezza di HSTS, si veda il RFC 6797.<ref name="hsts-seccons">{{Cita web|url= https://tools.ietf.org/html/rfc6797#section-14|titolo= Section 14. Security Considerations|sito= RFC 6797|editore= IETF|cognome= Hodges|nome= Jeff|autore2= Jackson, Collin|autore3= Barth, Adam|data= November 2012|accesso= 21 novembre 2012}}</ref>
== Supporto da parte dei browser ==
[[File:Chromium HSTS settings screenshot.png|alt=Pagina di impostazioni per HTTPS Strict Transport Security in Chromium 45, che mostra lo stato della politica di sicurezza per il dominio di Wikipedia in inglese.|thumb|right|428x428px|Pagina di impostazioni per HTTPS Strict Transport Security in Chromium 45, che mostra lo stato della politica di sicurezza per il dominio di Wikipedia in inglese.]]
*[[Chromium]] e [[Google Chrome]] dalla versione 4.0.211.0<ref name="chromium_sts">{{Cita web|url= https://dev.chromium.org/sts|autore= The Chromium Developers|titolo= Strict Transport Security - The Chromium Projects|data= 17 novembre 2010|accesso= 17 novembre 2010}}</ref><ref><cite class="citation web" contenteditable="false">Jeff Hodges (18 September 2009). [http://lists.w3.org/Archives/Public/public-webapps/2009JulSep/1148.html "fyi: Strict Transport Security specification"]<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref>
* [[Mozilla Firefox|Firefox]] dalla versione 4;<ref><cite class="citation web">[https://blog.mozilla.org/security/2010/08/27/http-strict-transport-security/ "HTTP Strict Transport Security"]. </cite></ref> la versione 17 contiene una lista di siti che supportano HSTS.<ref name="preloading_hsts_mozillla"/>
* [[Opera (browser)|Opera]] dalla versione 12<ref name="opera_presto">{{Cita web|url= http://www.opera.com/docs/specs/presto2.10/#m210-244|autore= Opera Software ASA|titolo= Web specifications support in Opera Presto 2.10|data= 23 aprile 2012|accesso= 8 maggio 2012}}</ref>
* [[Safari (browser)|Safari]] da [[OS X Mavericks]]<ref><cite class="citation web">@agl__ (Adam Langley). </cite></ref>
* [[Internet Explorer 11]] su [[Windows 8.1]] e [[Windows 7]] qualora sia installato [https://support.microsoft.com/kb/3058515 KB 3058515] (pubblicato nel giugno 2015).<ref>{{Cita web|url= http://blogs.windows.com/msedgedev/2015/06/09/http-strict-transport-security-comes-to-internet-explorer-11-on-windows-8-1-and-windows-7/|titolo= HTTP Strict Transport Security comes to Internet Explorer 11 on Windows 8.1 and Windows 7|sito= windows.com|accesso= 12 giugno 2015}}</ref>
* [[Microsoft Edge]] e [[Internet Explorer 11]] su [[Windows 10]].<ref>{{Cita web|url= https://status.modern.ie/httpstricttransportsecurityhsts|titolo= Internet Explorer Web Platform Status and Roadmap|accesso= 14 aprile 2014}}</ref><ref><cite class="citation web" contenteditable="false">[http://blogs.msdn.com/b/ie/archive/2015/01/22/project-spartan-and-the-windows-10-january-preview-build.aspx "Project Spartan and the Windows 10 January Preview Build - IEBlog"]<span class="reference-accessdate">. </span></cite></ref>
== Buone norme per la messa in opera ==
A seconda della specifica messa in opera, certe buone norme consentono di evitare alcune minacce alla sicurezza, come gli attacchi con iniezione di cookie.
* Gli host HSTS dovrebbero dichiarare la politica HSTS nel loro nome di livello massimo: per esempio, un server in ascolto su <nowiki>https://sub.example.com</nowiki> dovrebbe rispondere con l'intestazione HSTS anche per richieste a <nowiki>https://example.com .</nowiki>
* Un host che serve <nowiki>https://www.example.com</nowiki> dovrebbe aggiungere una richiesta ad una risorsa di <nowiki>https://example.com</nowiki> , cosicché HSTS sia impostato anche per il dominio padre. In tal modo l'utente è protetto da eventuali ''cookie injection'' effettuati da un ''man-in-the-middle'' che potrebbe iniettare un riferimento verso il dominio superiore o un altro dello stesso livello (come <nowiki>http://nonexistentpeer.example.com</nowiki>) dove risponderebbe.
== Note ==
|