Magazzini Nannucci: differenze tra le versioni

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Nel [[1966]], scomparve il fondatore dei Magazzini Nannucci.
 
Il timone dell'azienda passò ai figli, Giuseppe e Carla, i quali optarono per una radicale variazione di rotta: fu accantonato tutto ciò non di pertinenza al settore audio/ e video, con l'intento di convertire, di creare un negozio "generalista" che fosse in grado di coprire, per quanto attuabile, la piena gamma di generi del campo musicale.
 
Dall'esplorazione dei mercati esteri (in particolare, Stati Uniti, Inghilterra e Giappone) ed attingendo dall'ambito nazionale (come quello [[Fiera|fieristico]]), derivò l'opportunità di reperire articoli (anche aventi carattere di rarità e rivolti ai collezionisti), da proporre, in misura maggiore, a prezzi concorrenziali (come i [[disco in vinile|vinili]] in edizione originale, ma dalle copertine cosiddette ''[[Cut-out (industria musicale)|cut-out]]'', ovvero appositamente forate o tagliate direttamente dai produttori, in prossimità di uno dei bordi, per la vendita al pubblico ad un [[Sconto|valore fortemente ribassato]]<ref name="Nannucci, un'epopea su di giri">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/30/nannucci-un-epopea-su-di-giri.html ''Nannucci, un'epopea su di giri''], «la Repubblica.it», 30 novembre 2006</ref>).