Repubblica Popolare di Bulgaria: differenze tra le versioni

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Il 9 settembre [[1944]], con la ritirata delle truppe dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]], un colpo di Stato instaurò un governo guidato da [[Kimon Georgiev]] che abolì, a seguito di un plebiscito, la monarchia. A partire dalla fine della [[Seconda guerra mondiale|guerra]], la Bulgaria fu governata da [[Georgi Dimitrov]], fino alla sua morte nel luglio [[1949]]. L'improvvisa morte di Dimitrov generò sospetti viste le sue simpatie titoiste. La morte coincise con l'espulsione di [[Josip Broz Tito|Tito]] dal [[Cominform]] e fu seguita dalla "caccia alle streghe" titoiste in Bulgaria. Questa situazione culminò con il processo farsa e l'esecuzione del Primo Ministro [[Trajčo Kostov]]; il vecchio Kolarov morì nel [[1950]] e il potere passò pertanto a un estremo stalinista, [[Vălko Červenkov]].
 
Il processo di [[industrializzazione]] subì un'accelerazione fino al punto dell'insostenibilità; l'[[agricoltura]] fu [[Collettivizzazione|collettivizzata]] e le ribellioni dei contadini furono soppresse con la forza. Circa 12.000 persone passarono attraverso i campi di lavoro tra la fine della seconda guerra mondiale e la morte di [[Iosif Stalin|Stalin]] nel [[1953]].<ref>Association for Asian Research, 21 settembre [[2003]]: [http://www.asianresearch.org/articles/1555.html La dinamica della repressione: l'impatto globale del modello stalinista, 1944-1953], del dr. Balazs Szalontai</ref> Il Patriarca Ortodosso fu confinato in un monastero e la Chiesa fu posta sotto controllo statale. Nel [[1950]] furono rotte le relazioni diplomatiche con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. La minoranza [[Turchia|turca]] fu perseguita e in questo periodo rinacquero le dispute territoriali con [[Grecia]] e [[Jugoslavia]].
 
Inoltre, il sostegno di Červenkov anche nel Partito Comunista era troppo limitato affinché lui potesse sopravvivere a lungo dopo la morte di Stalin. Nel marzo [[1954]], un anno dopo la morte del dittatore, Červenkov fu deposto dalla carica di Segretario del Partito con l'approvazione della nuova leadership di [[Mosca (Russia)|Mosca]] e fu sostituito dal giovane [[Todor Živkov]]. Červenkov rimase Primo Ministro fino all'aprile [[1956]], quando fu definitivamente deposto e sostituito da [[Anton Jugov]].