Panicale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 56:
 
== Geografia fisica ==
Panicale è situato in Umbria mae dista solamente 15 km dalla Toscana. Inoltre, è permanentemente connessa con Arezzo, Firenze e Siena, oltre ad esserlo con Perugia, soprattutto per la sua posizione geografica strategica e per la fertilità delle sue terre, favorita dal clima leggermente mitigato dalla presenza del [[lago Trasimeno]].
 
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2228 GR/G
Riga 68:
}}
 
Si ipotizza che l'origine di Panicale sia antichissima anche se non ci sono fonti certe che lo testimoniano. Nel [[Medioevo]] la storia del [[castello]] di Panicale è legata a quella di [[Perugia]], sia economicamente che militarmente: infatti Panicale è sia un importante centro per il rifornimento di cibo (pane e carne), sia un avamposto di [[Perugia]] verso ovest e la [[Val di Chiana]]. Nel [[XIII secolo]] si sottomette alla [[Signoria di Perugia]], anche se ha avuto una discreta autonomia. Nel [[1316]] risale un fatto importante: è testimoniato, infatti, il primo abbozzo della compilazione di uno Statuto vergato in lingua latina dal [[notaio]] [[Pietro di Vannuccio Vannucci]], che sarà eleborato e modificato negli anni 1356 e 1386. redatto. Successivamente, nel 1484, il suddetto documento sarà tradotto in volgare per facilitarne la comprensione ai cittadini. La città di [[Perugia]], dal [[1416]] al [[1424]], è dominata dal [[capitano di ventura]] [[Braccio da Montone]], il quale eserciterà il proprio potere anche su Panicale, che vedrà l'abitato al centro di una serie di Signorie, che la assoggetteranno per molti anni. Durante l'epoca [[rinascimentale]], Panicale vive un periodo di sviluppo economico, espansione territoriale e di generale benessere, che consente la realizzazione di diverse opere d'arte da parte di artisti celebri come [[Il Perugino]].
Si ipotizza che l'origine di Panicale sia antichissima anche se non ci sono fonti certe che lo testimoniano.
Nel [[Medioevo]] la storia del [[castello]] di Panicale è legata a quella di [[Perugia]], sia economicamente che militarmente. Infatti Panicale è sia un importante centro per il rifornimento di cibo (pane e carne), sia un avamposto di [[Perugia]] verso ovest e la [[Val di Chiana]].
Nel [[XIII secolo]] si sottomette alla [[Signoria di Perugia]], anche se ebbe una discreta autonomia.
Fatto molto importante è la prima compilazione di uno Statuto ([[1316]]), redatto in latino dal notaio Pietro di Vannuccio Vannucci, che sarà sviluppato e modificato nel [[1356]] e nel [[1386]]. Nel [[1484]] lo Statuto sarà tradotto in volgare per facilitarne la comprensione ai cittadini.
Dal [[1416]] al [[1424]] il [[capitano di ventura]] [[Braccio da Montone]] è signore di [[Perugia]] e di conseguenza governa anche Panicale, per la quale inizierà così una lunga serie di Signorie che la assoggetteranno per molti anni.
Durante il [[Rinascimento]] Panicale vive un periodo di sviluppo economico, espansione territoriale e di generale benessere, che consente la realizzazione di diverse opere d'arte da parte di artisti celebri come [[Il Perugino]].
 
Nel [[1540]] [[Perugia]] viene conquistata dallo [[Stato pontificio]] che manterrà il controllo sulla zona (- quindi Panicale compresa) - fino all'[[Unità d'Italia]], eccezion fatta per gli anni dell'occupazione [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]]. Vengono così introdotte nuove leggi, norme e regolamenti che sostituiranno il vecchio Statuto del 1316.
 
Il [[XVII secolo]] è per Panicale un secolo di lento declino: nei giorni dell'undici e del dodici maggio del [[1798]], l'esercito napoleonico entra in Panicale e decreta la sospensione del potere papale, e nel [[1860]] si assiste alla sua annessione al [[Regno d'Italia]].
L'11 e il 12 maggio [[1798]] l'esercito napoleonico entra in Panicale e decreta la sospensione del potere papale.
 
Nel [[1860]] viene annessa al [[Regno d'Italia]].
 
=== Simboli ===
Lo [[stemma araldico]] di Panicale è diviso in due parti: nella parte destra è raffigurato il Castello (si tratta nello specifico di una torre con tre torricelle a merlatura [[guelfa]], con ai fianchi due spighe di [[Panicoideae|panìco]]<!-- Da queste due spighe di panìco, deriverebbe una delle ipotesi sul nome del paese: si farebbe riferimento ad un tipo di cerale, il panìco appunto. Secondo un'altra testimonianza, invece, che sembrerebbe più veriteria rispetto alla prima, il nome si ispirerebbe alla frase latina "Pani calet", ovvero "Luogo dove ardono are al Dio Pan". -->); a sinistra, invece, c'è il [[Grifone (araldica)|grifo]] perugino:, infattia Panicaletestimonianza combattédelle molteinnumerevoli battaglie combattutte al fianco di [[Perugia]], che,tra incui particolare,la in occasione dellamemorabile vittoriosa difesa di Perugia, dall'assedioassalita deidai Bretoni (nel 1378), daad parteopera deldi un condottiero panicalese, Boldrino Paneri, (1331-1391)<ref>Gino Franceschini. Boldrino da Panicale (1331?-1391). Contributo alla storia delle milizie mercenarie italiane. Deputazione di Storia Patria per l'Umbria. Perugia. 1949.</ref>. inIn segno di gratitudine, Perugia concesse a Panicale di usare il suo simbolo in quanto città dominante; a destra c'è una torre avente tre torricelle con merlatura [[guelfi|guelfa]] e ai fianchi due spighe di. [[Setaria italica|panìco]], dalle quali deriverebbe una delle ipotesi riguardo l'origine del nome di Panicale.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== Palazzi storici ===
* '''Palazzo del Podestà''' (XIII - XIV secolo), ubicato in Piazza Masolino, è costruito in stile gotico-lombardo dal genio dei [[maestri comancini]], è la sede dell'[[archivio storico]] e quello notarile del [[Comune (Italia)|comune]]<ref>{{Cita web|url = http://www.comune.panicale.pg.it/it/home|titolo = Home Page {{!}} Comune di Panicale|accesso = 2015-12-07|sito = www.comune.panicale.pg.it}}</ref>, al cui interno sono conservati atti che risalgono al 1312<ref>{{Cita web|url = http://www.comune.panicale.pg.it/it/taxonomy_menu/2/111|titolo = Arte e Storia {{!}} Comune di Panicale|accesso = 2015-12-07|sito = www.comune.panicale.pg.it}}</ref>.
* Palazzo del Podestà (XIII - XIV secolo)
* '''Casa di Boldrino Paneri''' (XIII secolo)
* [[Antica Posta di Braccio]] ([[XV secolo]])
* '''Palazzo Landi - sede comunale''' (XV - XVI secolo). Al suo interno ospita la Pinanoteca, composta da 31 sale che prende il nome dal suo ideatore, Francesco Mariottini, nella quale si ha la possibilità di vedere volti noti di Panicale: dal condottiere Boldrino, al gesuita Virgilio Ceppari, fino allo stesso Mariottini.
* Palazzo Landi - sede comunale (XV - XVI secolo)
* '''Palazzo Pretorio''' (XIV secolo)
[[File:PanicalePanorama.JPG|thumb|Panicale ]]
=== Teatro Cesare Caporali (XVII - XIX secolo) ===
[[File:Panicale teatro.jpg|thumb|Teatro Cesare Caporali]]
I panicalesi il 14 agosto 1692 fondarono una società di giovani, che “''Per fuggire l'ozio ed unire gli animi (…) avendo portato a buon termine un nuovo teatro''”, come recita il documento originale, si impegnò a rappresentare ogni anno nuovi drammi. Nel 1786, grazie ad una nuova accademia teatrale, il teatro venne ricostruito da Francesco Tarducci e fu denominato Teatro del Sole. La sala rettangolare era composta da un palcoscenico, una platea e da una galleria sorretta da colonne. Nel 1856 il Teatrino venne arricchito di 24 [[palchetti]] e sei barcacce, distribuiti in due ordini, da [[Giovanni Battista Caproni|Giovanni Caproni]] che ampliò il palcoscenico e sopra i palchi progettò un [[Loggione (architettura)|loggione]] con ringhiera di ferro fuso. Il pittore perugino [[Alceste Ricci]] ne decorò l'interno con ornati a colori, dorature e stucchi, conferendo eleganza al nuovo teatro [[Cesare Caporali]] (1530-1601), così denominato per celebrare il [[capitolo bernesco|poeta “bernesco”]], di probabili origini panicalesi. Nel 1869 Mariano Piervittori, celebre pittore marchigiano attivo in zona, dipinse il sipario rappresentando il capitano di ventura Boldrino Paneri da Panicale mentre riceve le [[chiavi della città]] di Perugia da lui liberata dall'assedio dei Bretoni, tuttora visibile. In questo spazio, per 318 anni, la tradizione teatrale si è perpetuata, anche se nel 1957, per un trentennio, si è trasferita presso il teatrino parrocchiale (ex chiesa di San Giovanni Battista) a causa della chiusura per inagibilità. Il Caporali è stato riaperto al pubblico nel novembre del 1994 dopo un radicale restauro e ospita ogni anno molteplici spettacoli grazie alla Compagnia del Sole che lo gestisce, e all'associazione TéathronMusikè, la quale mette in scena ogni anno rare produzioni di prosa e musica.
I panicalesi il 14 agosto 1692 fondarono una società di giovani, che “per fuggire l'ozio ed unire gli animi (…) avendo portato a buon termine un nuovo teatro”, come recita il documento originale, si impegnò a rappresentare ogni anno nuovi drammi.
Nel 1786, grazie ad una nuova accademia teatrale, il teatro venne ricostruito da Francesco Tarducci e fu denominato Teatro del Sole.
La sala rettangolare era composta da un palcoscenico, una platea e da una galleria sorretta da colonne. Nel 1856 il Teatrino venne arricchito di 24 palchetti e sei barcacce, distribuiti in due ordini, da Giovanni Caproni che ampliò il palcoscenico e sopra i palchi progettò un loggione con ringhiera di ferro fuso. Il pittore perugino Alceste Ricci ne decorò l'interno con ornati a colori, dorature e stucchi, conferendo eleganza al nuovo teatro [[Cesare Caporali]] (1530-1601), così denominato per celebrare il [[capitolo bernesco|poeta “bernesco”]], di probabili origini panicalesi.
Nel 1869 Mariano Piervittori, celebre pittore marchigiano attivo in zona, dipinse il sipario rappresentando il capitano di ventura Boldrino Paneri da Panicale mentre riceve le [[chiavi della città]] di Perugia da lui liberata dall'assedio dei Bretoni.
In questo spazio, per 318 anni, la tradizione teatrale si è perpetuata, anche se nel 1957, per un trentennio, si è trasferita presso il teatrino parrocchiale (ex chiesa di San Giovanni Battista) a causa della chiusura per inagibilità. Il Caporali è stato riaperto al pubblico nel novembre del 1994 dopo un radicale restauro e ospita ogni anno molteplici spettacoli e, grazie alla Compagnia del Sole che lo gestisce e all'associazione TéathronMusikè, ogni anno rare produzioni di prosa e musica.
 
=== Chiese, santuari e collegiate ===
* [[Collegiata di San Michele Arcangelo (Panicale)|Collegiata di San Michele Arcangelo]] (X-XVIII secolo)
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Panicale)|Chiesa di Sant'Agostino]] (XVI secolo)
* [[Chiesa di San Sebastiano (Panicale)|Chiesa di San Sebastiano]] (XIV-XVI secolo), al cui interno si può ammirare il ''[[Martirio di san Sebastiano (Perugino)|Martirio di san Sebastiano]]'' (1505) del [[Perugino]]. Tale opera, che occupa un'intera parete dell'edificio, colpisce per la sua leggerezza nei colori del paesaggio che ne fa da sfondo, definito da molti come la ''danza degli arcieri'', intorno al santo. All'interno della chiesa, inoltre, si può ammirare anche un affresco, la ''Madonna in trono'', che è stata attribuito allo Spagna, proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino.
* [[Chiesa di San Sebastiano (Panicale)|Chiesa di San Sebastiano]] (XIV-XVI secolo)
**[[Perugino]], ''[[Martirio di san Sebastiano (Perugino)|Martirio di san Sebastiano]]'' (1505)
* [[Chiesa di Santa Maria Regina]] o [[Chiesa di Santa Lucia (Panicale)|di Santa Lucia]] (XVII secolo)
* [[Chiesa della Madonna della Sbarra]] (XVI-XVII secolo)
Riga 114 ⟶ 101:
* [[Santuario delle Grondici]] - in frazione Tavernelle (XIV-XX secolo)
 
=== Monumenti [[storici]] ===
* Fontana del XV secolo
* Porta Perugina (XIX secolo)