Sandro Bolchi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 21:
Dal [[1956]] si dedicò soprattutto alla [[televisione]], esordendo con ''Frana allo scalo Nord'' di [[Ugo Betti]], realizzando con tecnica robusta e senso dello spettacolo numerose commedie e romanzi sceneggiati, produzioni di grande impegno e successo (''[[I miserabili (sceneggiato televisivo)|I miserabili]]'', ''[[I promessi sposi (sceneggiato televisivo 1967)|I promessi sposi]]'', ''[[Anna Karenina (sceneggiato televisivo)|Anna Karenina]]'', ''[[I fratelli Karamàzov (sceneggiato televisivo)|I fratelli Karamàzov]]'' e ''[[I Demoni]]'' di Fedor Dostoevskij con la sceneggiatura dello scrittore [[Diego Fabbri]]; ''[[Il crogiuolo]]'', ''[[Il mulino del Po (sceneggiato televisivo)|Il mulino del Po]]'', prima e seconda parte, per cui lavorò anche alla riduzione con l'autore del romanzo [[Riccardo Bacchelli]]. ''[[La coscienza di Zeno (miniserie televisiva)|La coscienza di Zeno]]'', dal [[la coscienza di Zeno|romanzo omonimo]] di [[Italo Svevo]], ''[[Le mie prigioni (sceneggiato televisivo)|Le mie prigioni]]'', di [[Silvio Pellico]], e ''[[Assunta Spina (miniserie televisiva 1992)|Assunta Spina]]''): per questo il grande pubblico lo ricorderà come il "regista degli [[sceneggiato televisivo|sceneggiati televisivi]]", il quale ebbe il merito di rendere popolari molti grandi classici della letteratura italiana ed internazionale, anche grazie alla partecipazione di grandi attori, quasi tutti di provenienza teatrale, del calibro di [[Luigi Vannucchi]], [[Tino Carraro]], [[Glauco Mauri]], [[Lilla Brignone]], [[Giancarlo Sbragia]], [[Gianni Santuccio]], per citarne alcuni.
Si
È morto il 2 agosto [[2005]] in una clinica romana per disturbi cardiovascolari. Ha destato un certo scalpore sui giornali l'assenza di rappresentanti ufficiali dei vertici della [[RAI]] alle sue esequie, nella [[Chiesa degli Artisti]] in [[piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]].
|