Cuore cattivo: differenze tra le versioni

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*[[Kim Rossi Stuart]]: Claudio Scalise
*[[Cecilia Genovesi]]: Esther Cipriani
*[[Massimo Ghini]]: ilIl Commissario
*[[Massimo Wertmüller]]: Massimo Salvadori
*[[Ludovica Modugno]]: madreMadre di Esther
*[[Massimo Popolizio]]: Ministro
*[[Federico Scribani]]: giudiceGiudice Isernia
*[[Mauro Leuce]]: capitanoCapitano dei NOCS
*[[Clarita Gatto]]: Miriam
*[[Romolo Passini]]: Poliziotto Gullotta
*[[Valerio Mastandrea]]: poliziottoPoliziotto Inzerillo
*[[Stefania Rocca]]:
*[[Giuseppe Zarbo]]:
*[[Barbara Livi]]: Sonia
*[[Paolo Calabresi]]: giornalistaGiornalista televisivo
*[[Dario Sgreccia]]: secondoSecondo rapinatore
|fotografo= [[Alessio Gelsini Torresi]]
|montatore= [[Simona Paggi]]
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'''''Cuore cattivo''''' è un [[film]] del [[1995]] diretto da [[Umberto Marino]], tratto dalla commedia ''Dove nasce la notizia''.
 
==Trama==
Estate, periferia di [[Roma]]: due ragazzi si preparano a rapinare una tabaccheria ma vengono prontamente bloccati dalla polizia. Uno dei due rapinatori, '''Claudio Scalise''', riesce a scappare trovando rifugio nell'appartamento di '''Esther Cipriani''' fingendosi un tecnico della Sip. Claudio è un ragazzo "sbandato", disoccupato e cocainomane, trovatosi rapinatore per pagare un grosso debito. Esther è una ragazza timida, chiusa e vive volontariamente reclusa a causa di un incidente che l'ha costretta alla sedia a rotelle. Mentre Claudio temporeggia cercando una via di fuga, l'arrivo inaspettato della madre di Esther uscita momentaneamente per fare la spesa, crea panico ed agitazione nel giovane che in uno scatto d'ira caccia la donna e trattiene Esther in ostaggio barricandosi in casa. La polizia, già in allerta, arriva prontamente e circonda la casa tentando di convincerlo a costituirsi. Unico interlocutore di Claudio è il '''Commissario''' a cui chiede, quasi in stato confusionale, un giudice per poter trattare respingendo le accuse di violenza carnale su Esther. Dopo una lunga attesa, impegnata tra disperate telefonate d'aiuto e continui scatti d'ira (dovuta anche all'assunzione di cocaina), l'arrivo del giudice Isernia, inesperto e formale, non convince Claudio ulteriormente irritato per l'uso da parte della polizia di lacrimogeni durante la trattativa. il Commissario, dopo aver letto la scheda su Claudio e Sabelli (il complice), si convince di avere a che fare con un emarginato ma non un violento e tenta un ulteriore mediazione che non va a buon fine. Nel mentre Esther, vedendo in televisione i servizi al telegiornale, ha l'intuizione di proporre una soluzione chiamando il giornalista '''Massimo Salvadori''', conduttore del programma televisivo "Dove nasce la notizia", in modo tale che Claudio può chiarire di non essere stato lui a sparare sul tabaccaio. La richiesta viene esaudita e Salvadori arriva con il suo cameraman realizzando l'intervista-confessione con la promessa di ritornare la sera per filmare in diretta la resa di Claudio. La telefonata di Stefano, amico e accompagnatore per disabili, sconvolge Esther che tenta il suicidio tagliandosi le vene con le lamette ma viene fermata prontamente da Claudio che, quasi intenerito, incomincia ad avvicinarsi a lei. Claudio le mostra la foto della sua fidanzata, Sonia, riflettendo sulla reale conoscenza che si può avere con una persona, mentre Esther ha un sentimento nascosto e contrastato per Stefano e sogna un'operazione in Svizzera che non si può permettere. La sera nei dintorni della casa si raggruppano gruppi di disabili, di "borgatari", Sonia, Stefano e si allestisce tutto per la diretta televisiva, diretta che viene preceduta dall'intervista al Ministro (formalmente banale e cinico) ed ai familiari di Claudio. Un imprevisto, un grave attentato a Milano con morti e feriti, fa rimandare la diretta causando l'esasperazione di Claudio che punta la pistola (scarica) alla tempia di Salvadori intimando la ripresa della diretta televisiva: uscendo sulla veranda, facendosi scudo del giornalista, viene colpito mortalmente da un cecchino.