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=== Bindellera ===
It was built in 1761 and it was a property of Viganone, a tape-seller. It had a big room at the ground floor where tuns were placed.{{Cite book|quote=Cassina nuova o del bindellaro, perché appartenente al signor Viganone venditore di nastri, di Monza. Iniziata nel 1761. Ha camerone inferiore che serve alla tinara, un torchietto a stanghe per il vino, due altre stanze terrene cò suoi superiori, stalla, cassina, pozzo. Pertiche 200.}}<ref>{{cite book|title=Cronaca parrocchiale|language= Italian|author= don Paolo Antonio De Petri|date=1794}}</ref><ref name=gente/>
La cascina si trova a [[Brugherio]] tra viale Lombardia e [[Autostrada A4 (Italia)|l'autostrada A4]] ed è tuttora adibita ad attività agricole, ma in cattivo stato di conservazione.<ref>{{cite
=== Casecca ===
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''Cà secca'', come veniva anticamente chiamata a sottolineare la natura arida dei terreni circostanti, è situata nella zona nord-occidentale di [[Brugherio]], lambita dalla roggia Manganella.
È stata proprietà dei frati della Passione di Milano (che vi hanno costruito una chiesetta intitolata a Santa Maddalena) fino alla fine del [[XVIII secolo|1700]], poi è passata ai Pecchio Ghiringhelli. In tempi recenti ha ospitato la sede del centro sportivo "La mongolfiera" della GIVIDI<ref name=mancini/>, ma nel 2013 risultava ormai chiusa.<ref>{{
Ecco come veniva descritta nelle cronache redatte alla fine del [[XVIII secolo]] dal parroco Paolo Antonio De Petri:<ref name=gente/>
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Era conosciuta per la fabbricazione degli [[Zoccolo (calzatura)|zoccoli]], che venivano venduti a [[Monza]], comune di cui ha fatto parte fino al [[1866]], quando è stata annessa a [[Brugherio]].<ref name=mancini/>
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Dorderio era un località autonoma che fu annessa al comune di [[Moncucco di Monza|Moncucco]] nella seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]]. A quel tempo apparteneva ai marchesi Carpani, che vi possedevano, oltre alla cascina, un "aratorio ad uso di fornace" e i terreni circostanti.<ref name=luoghi/>
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Nel [[XIX secolo|1800]] la proprietà passò ai Butti, che fecero costruire accanto alla cascina una [[Villa Cambiaghi Butti|"casa di villeggiatura"]], che ancora oggi conserva sulla facciata pregevoli [[fregio|fregi]] [[affresco|affrescati]], pur essendo molto deturpata all'interno.<ref name=mongolfiera/>
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La cascina Guzzina, inglobata nell'abitato della zona meridionale di [[Brugherio]], di fronte al quartiere Edilnord e al confine con [[Cologno Monzese]], anticamente sorgeva isolata nelle campagne del comune di [[Moncucco di Monza|Moncucco]].<ref name=mancini/>
Il suo nome deriva da ''gussetta'', riferito ai [[Bozzolo|bozzoli]] non riusciti, testimonianza della vasta diffusione della [[bachicoltura]] in questi luoghi. Oltre che per l'allevamento dei bachi da seta, la cascina era conosciuta sin dal [[XVIII secolo|Settecento]] anche per la produzione di vino.<ref name=mongolfiera>{{
La Guzzina è un complesso di edifici che comprende, entro una cinta di mura intonacate di giallo intenso, alcune corti agricole, una villa di proprietà dei conti Venino, e una [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Brugherio)|cappella privata]] dedicata prima a [[Sant'Andrea]], poi a [[Santa Maria degli Angeli]] e infine ai [[Re Magi]]. Sia la villa che la chiesa risalgono al [[XVI secolo|1500]].<ref name=luoghi/><ref name=mongolfiera/>
=== Increa ===
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Così ne scrive il parroco don Paolo Antonio De Petri alla fine del [[XVIII secolo]]:<ref name=gente/>
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Le cronache storiche dei primi anni del [[XX secolo|Novecento]] documentano a cascina Moia la presenza di una fornace che rendeva i terreni particolarmente argillosi.
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=== Occhiate ===
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Dopo [[Cascina Sant'Ambrogio|Sant'Ambrogio]], ''Oclanum'' è la cascina più antica di [[Brugherio]]. Sorgeva nella località denominata ''Octavum'', perché si trovava all'ottavo [[Miglio (unità di misura)|miglio]] della strada che da [[Milano]] conduceva a [[Monza]]. Ora quel territorio è situato nella zona nord-ovest di [[Brugherio]], quasi al confine con [[Cologno Monzese]].
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Benché frazionata tra diversi affittuari, la struttura architettonica originale è abbastanza ben preservata, con il pozzo e il forno a legna che si presentano nella loro antica forma.<ref name=mongolfiera/>
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▲{{Citazione|dei conti Durini, è di pertiche 400. Sulla casa è dipinta una immagine di Gesù Bambino adorato dai Magi. E' abitata da una famiglia di massaro di 28 persone. E' rinomata per l'abbondante vino che produce.}}
=== San Cristoforo ===
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La cascina, che è situata nella zona a nord-ovest di [[Brugherio]], risale almeno al [[XVI secolo|'500]] e nel [[1751]] fu censita dal [[catasto teresiano]] come "una casa da massaro detta San Cristoforo", che era stata di proprietà prima dei conti [[Serbelloni (famiglia)|Serbelloni]], poi dei conti Alari di Milano.<ref name=luoghi/>
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=== Sant'Ambrogio ===
{{Vedi anche|Cascina Sant'Ambrogio}}
[[File:08BrugherioSAmbrogio.JPG|thumb|800×600pix|Cascina Sant'Ambrogio]]
La cascina Sant'Ambrogio è la più antica di [[Brugherio]]. È annessa alla [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Brugherio)|chiesa omonima]], con la quale ha condiviso i vari passaggi di proprietà. Si trova in via Dei Mille, che anticamente era in aperta campagna nel comune di [[Cassina Baraggia]], ma situata sull'[[Itinerarium burdigalense]].<ref name=mancini/><ref>{{
Voluta dal [[Sant'Ambrogio|vescovo di Milano]] come residenza estiva, alla sua morte fu ceduta al [[basilica di Sant'Ambrogio|monastero di Sant'Ambrogio]] con usufrutto alla sorella [[Santa Marcellina|Marcellina]], che vi si ritirò a vita claustrale.
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Fin dal [[XVI secolo]] la cascina si trovava isolata in mezzo alle campagne di proprietà di alcune [[Nobiltà milanese|nobili famiglie milanesi]] (prima i Marino, poi gli Alari, infine gli [[Paolo Andreani|Andreani-Sormani]]) ed era abitata esclusivamente da "massari" e braccianti che ne coltivavano i terreni.<ref name=mongolfiera/>
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Con l'andare del tempo il territorio si è urbanizzato e la zona è stata trasformata in quartiere residenziale, mutando la fisionomia della cascina. Nel [[1963]] sono state costruite alcune caratteristiche villette a schiera, mentre stalle e fienili sono stati adibiti ad autorimesse.<ref name=mancini/>
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