Garbatella: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Sin dal Medioevo il territorio su cui sorge il nucleo originario del quartiere della Garbatella era interessato dalla presenza di diversi proprietari laici ed ecclesiastici, tra questi ultimi probabilmente il più importante era il [[Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio|monastero di Sant’Alessio all’Aventino]]<ref>Felice Maria Nerini, ''De templo et coenobio sanctorum Bonifacii et Alexii historica monumenta'', Roma 1752. in part. p.402 e 466</ref> che sin dal XII secolo possedeva beni nelle contrade Bagnaia, Formello e valle Cupula, tutte comprese nell’area compresa dall’alveo del fiume [[Almone]] o Acquataccio, dalla [[via Ostiense]] e da via delle [[Sette chiese di Roma|Sette Chiese]]. A queste si aggiunsero nel tempo altri proprietari come [[Nicola Maria Nicolai]]<ref> Enrico Recchi, ''Monsignor Nicolò Maria Nicolai: un precursore della Garbatella'', in Cara Garbatella Anno 9 - Aprile 2013</ref>.
Agli inizi del secolo XX quando iniziarono gli espropri per la costruzione del quartiere le maggiori proprietà risultavano essere quelle della famiglia [[Torlonia]] proprietaria della tenuta di Monte Bagnaia e quella degli eredi di [[Mariano Armellini]], oltre alle vigne delle famgile Rosselli, Belardi e Bellini<ref>Flavio Conia, ''Gli archivi raccontano la genesi di un quartiere: Garbatella, la Tenuta di Monte Bagnaia e le proprietà Armellini''; Il mondo degli archivi, 2015.</ref>.
Il quartiere fu fondato negli [[anni 1920|anni venti]] sui questi territori posti sui colli che dominano la [[basilica di San Paolo fuori le mura|basilica Papale di San Paolo fuori le mura]] e che da questa avevano preso il nome di Colli di San Paolo.
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