Discussione:Pandosia Bruzia: differenze tra le versioni

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Carissimo MM
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La bibliografia è redatta confusamente e vi sono mescolate cose di valore assai diverso. Andrebbero citati solo libri in cui si parla di Pandosia (la bibliografia sulle monete c'è già nella voce di approfondimento; non andrebbe citata la bibliografia sull'altra Pandosia, quella di Tursi; i testi seicenteschi e settecenteschi, se danno notizie rilevanti dovrebbero essere citati nelle note del testo che vi si riferisce e non in generale; possibilmente andrebbero citati solo gli articoli più rilevanti e più recenti. Appiano se dice qualcosa (quale passo?) andrebbe citato all'inizio. Norman Douglas non è uno storico, ma un romanziere. Si prega di reinserire ''solo gli articoli essenziali e che parlino diffusamente di Pandosia'', possibilmente citando correttamente luogo e data di edizione e pagine: nella bibliografia di una enciclopedia non si possono riportare tutti i libri che citano una località, ma solo quelli che ne parlano con una qualche dettaglio e i più recenti: altrimenti si confonde solo il lettore. Inoltre se un libro o un articolo non parla ''solo'' di Pandosia, andrebbero citate le pagine dove se ne parla.
 
== Carissimo MM ==
 
Sono in parte daccordo che tu abbia tolto buona parte del testo iniziale,del resto non e affatto opera mia,ma di altri,il mio lavoro era semplicemente un acceenno,alla storia del racconto di Strabone e di Tito livio,che tu ben conosci,e poi si trattava l'ipotesi che Acri potrebbe essere Pandosia Bruzia,almeno alla luce dei cospicui ritrovamenti archeologici,diffusi su parrecchi ettari di terreno sulla dorsale destra ad e sinistra del fiume Mucone ad Acri,poi forse non è più presente, ma le pubblicazioni anche se pur limitate ci sono,che indicano un vasto insediamnte pertinente dal periodo preistorico a quello del bronzo finale,nonchè al ritrovamento di monete greche e romane per i momento solo 36 esemplari,ma che attestano una frequentazione che va dal 500 av.C di Thurio e Metaponto ed Illiriche al periodo tardo Bizantino con monete di Leone VI il Saggio 886-912 d.C.oltre a tracce di ville romane (forse due) ,sulla pianura del socondo ritrovamento nel 2002.L'ultima pubblicazione e stata presentata dall'Istituto Itlaiano di Preistoria e Protostoria,Negli Atti della XXXVII riunone scientifica della Calabria pubblicati nel settembre 2002 e riedizione a Firenze 2004 su finanziamento della Fondazione Vincenzo Padula di Acri.Naturalmente se di Cosenza che poi fu la nuova capitlale dei Bruzi dopo il 330 av.C. circa sono venute alla luce pochissimi resti,e qualche moneta,la quantità di ritrovamenti sul terrritorio di Acri in proporzione è rilevante,perchè i siti indagati sono privi di costruzioni recenti,almeno per il secondo e terzo sito,quello per intenderci in località Policaretto di Acri e Cupone di Spezzano Sila ,ai confini del territorio di Acri,ma sempre sulla dorsale del Mucone.Comunque nei prossimi giorni contattero la sovrintendenza di Sibari così cercherò di avere quanto di più dettagliato possibile sulle scoperte fin ora rinvenute.Nel frattempe ti saluto.--[[Utente:Explorer|Explorer]] 15:47, 27 mar 2007 (CEST)
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