Discussione:Centrale nucleare: differenze tra le versioni
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::termo = calore + nucleare è il funzionamento delle centrali nucleari dove la fissione controllata dell'uranio produce calore, da lì in poi che sia nucleare a gas o a carbone non cambia nulla. Comunque, la mia obiezione non è sul tremo- o elettro- ma sull'opportunità di spostare direttamente a '''centrale nucleare''' che è enormemente più diffuso di entrambi. [[Discussioni utente:Noieraieri|noi]] 13:22, 18 mag 2012 (CEST)
::P.S. dei 405 link entranti 207 provengono da redirect, di questi 191 sono da [[Centrale nucleare]] o [[Centrali nucleari]] e altri 5 da [[Impianto nucleare]].
== Storpiatura della indipendenza dall'estero del nucleare ==
Nel paragrafo [[Centrale elettronucleare#Sviluppo | Sviluppo]], c'era un intero capoverso assolutamente privo di senso, che pare scritto dalla propaganda antinuclearista. Ovvero l'affermazione che Francia e Giappone non siano indipendenti dall'estero, sia per il reperimento dell'uranio, sia per la produzione elettrica. In altre parole, sembra una frase in risposta a qualche tesi sempliciotta precostituita, per poi demolirla facilmente. Per esempio, il fatto che la Francia sarebbe costretta ad importare energia elettrica dai paesi confinanti d'inverno, non ha nulla a che fare con il nucleare, bensì con la potenza elettrica totale (nucleare e non nucleare) installata, evidentemente insufficiente per soddisfare la domanda. Del resto, alla fine del capoverso, leggiamo ''anche a causa del contestuale fuori servizio di 11 reattori su 59 operanti''. dove possiamo tranquillamente togliere l'''anche'' (11 reattori su 59 ? ma ci rendiamo conto ?!!!). Inoltre, se la Francia aveva importato (una volta e non cronicamente) grandi quantità di energia, come si dovrebbe definire quella italiana, cronica, ed in rapporto alla sua domanda ? *immane* ?! In quanto alla “dipendenza” per il reperimento dell'uranio, al contrario dei combustibili fossili, e' solo una problematica commerciale. Infatti è pienamente fattibile accumulare scorte di uranio per decenni di funzionamento. Con i combustibili fossili, al contrario, per ragioni di volume, è già un grosso problema arrivare a 3-6 mesi di scorte. Quindi, se un paese non ha giacimenti di uranio (come l'Italia), è pur vero che si possa raggiungere una relativa indipendenza, potendo almeno proteggersi da eventuali picchi delle quotazioni dell'uranio. Ad esempio, il Giappone, dal 2012 in poi, ha quietamente accumulato grosse quantità di uranio, usufruendo dei bassi prezzi conseguenti alla sua stessa decisione di chiusura provvisoria dei propri numerosi reattori. Ed ora può operarli per svariati anni, anzi, quando, nel futuro, in seguito all'entrata in servizio mondiale di una sessantina di reattori, che oggi sono in varie fasi di sviluppo, i prezzi dell'uranio subirano un aumento, il Giappone potra' attendere l'esaurimento del picco delle quotazioni, che segue sempre fasi del genere, dato che le industrie minerarie reagiscono ai picchi delle quotazioni con l'apertura di nuove miniere. Osservo altresì che il capoverso era stato cancellato, in una precedente versione, nel 2009, e pare che sia stato reintrodotto per la campagna referendaria. Evitiamo di fare politica su wikipedia. --[[Utente:Robertiki|Robertiki]] ([[Discussioni utente:Robertiki|msg]]) 06:17, 23 dic 2015 (CET)
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