Sincronicità: differenze tra le versioni
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Il concetto di sincronicità appare per la prima volta il 18 novembre 1928 nel verbale del seminario sull'analisi dei sogni.<ref>Jung, <nowiki>''</nowiki>Dream Analysis<nowiki>''</nowiki>, p. 44-45</ref> Nel 1934, uno dei suoi pazienti aveva visto in sogno un'aquila che mangiava le proprie piume, poi, qualche tempo dopo, Jung, al [[British Museum]], aveva scoperto un manoscritto alchemico attribuito a Ripley, che rappresentava un'aquila che mangiava le proprie piume. Ciò appare in una lettera al fisico [[Pascual Jordan]], del [[10 novembre]] [[1934]].<ref>Deirdre Bair, <nowiki>''</nowiki>Jung. Une biographie<nowiki>''</nowiki>, Flammarion, p. 559, 1155. Jung, <nowiki>''</nowiki>Correspondance 1906-1940<nowiki>''</nowiki>, Albin Michel, 1992</ref>
Jung approfondisce il lavoro di Kammerer, con l'aiuto del fisico [[Wolfgang Pauli|Wolfgang Ernst Pauli]], uno dei fondatori della [[meccanica quantistica]] tra il 1923 e il 1929, [[Premio Nobel per la fisica|Premio Nobel per la Fisica]] nel 1945.<ref>W. Pauli, C. G. Jung, ''Correspondance 1932-1958'', trad. Françoise Périgault, Albin Michel, 2000.</ref> Pauli seguita dal 1931 al 1934, un trattamento analitico con un'allieva di Jung. Nel 1932, vide Jung ogni lunedì per discutere i suoi sogni, studiati da Jung poi in ''Psicologia e alchimia''.
Più recentemente lo scienziato [[Rupert Sheldrake]] ha formulato la teoria del «campo morfico» per spiegare lo sviluppo e la crescita di [[piante]] e [[animali]], descritti dalla [[genetica]] in una maniera ritenuta incompleta, e dovuti in realtà secondo Sheldrake a zone di [[risonanza (fisica)|risonanza]] entro cui un [[evento (teoria della probabilità)|evento]], un'[[informazione]], o anche un semplice [[pensiero]], ha la capacità di ripercuotersi su di un altro in maniera non meccanica o causale. Diversi esempi di sincronicità si possono trovare nel mondo animale, in particolare nel comportamento degli [[stormo|stormi di uccelli]] o di un banco di [[pesci]], all'interno dei quali ogni singolo esemplare si muove all'unisono con gli altri, senza alcuna mediazione di tipo comunicativo, seguendo il comportamento del gruppo come se questo fosse un [[organismo|tutto omogeneo]] dotato di una propria intelligenza.<ref name="chopra" />
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