Linea Curzon: differenze tra le versioni

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I termini del [[Patto Molotov-Ribbentrop]] dell'agosto [[1939]] assegnarono all'[[Unione Sovietica]] i territori annessi dalla [[Polonia]] con il [[Trattato di Riga]] con il progetto di portare la frontiera lungo la linea dei fiumi [[San (fiume)|San]], [[Vistola]] e [[Narew (fiume)|Narew]]. In settembre, dopo la [[Campagna di Polonia|sconfitta della Polonia]], l'[[Unione Sovietica]] annesse i territori ad est della linea Curzon, più [[Białystok]] e la [[Galizia (Europa centrale)|Galizia orientale]]. I territori acquistati furono incorporati nelle [[RSS Bielorussa]] e [[RSS Ucraina]]. Nel luglio [[1941]] questi territori furono conquistati dalla [[Germania nazista|Germania]] nel corso dell'[[Operazione Barbarossa|invasione dell'Unione Sovietica]]. Durante l'occupazione tedesca, la maggior parte degli ebrei fu uccisa.
 
Nel [[1944]] le forze armate sovietiche ricacciarono i tedeschi. I sovietici dichiararono unilateralmente che l'ex confine russo-tedesco (corrispondente all'incirca alla linea Curzon) dovesse essere la nuova frontiera tra [[Unione Sovietica|URSS]] e [[Polonia]]. Questa volta, però, [[Białystok]] rimase nei confini polacchi. Il [[Governo in esilio della Polonia]] a [[Londra]] si oppose aspramente e, durante le [[conferenza di Teheran|Conferenze di Teheran]] e [[Conferenza di Jalta|di Jalta]] tra [[Stalin]] e gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] anglo-americani, chiese di modificare il confine, specialmente per la città di [[Leopoli]]. [[Stalin]] oppose il proprio rifiuto chiedendo: "Volete che dica al popolo russo che sono meno russo di Lord Curzon?". La linea Curzon "A" divenne la frontiera con alcune correzioni di 5/8 km a favore della Polonia;<ref name="Ewan W. Anderson" /> infatti, un comitato polacco formatosi nel villaggio di Sapotskin chiese ed ottenne da Stalin alcune correzioni di confine e così, il 29 settembre 1944, 17 dei 23 centri abitati della regione di [[Białystok|Belastok]], con la città di [[Białystok]], e altre tre cittadine della regione di [[Brėst]] — [[Siemiatycze]], [[Hajnówka]] e [[Kleszczele]] — passarono dalla [[Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa|Bielorussia]] sotto l'amministrazione del [[Comitato Polacco di Liberazione Nazionale]]. In ottobre anche [[Lubaczów]], [[Horyniec-Zdrój]], [[Laszki]] e [[Sieniawa]] furono trasferiti dall'[[oblast']] ucraino di [[oblast' di Leopoli|Leopoli]] alla Polonia. Nel marzo 1945 anche le regioni di [[Distretto di Bieszczady|Bieszczady]], [[Distretto di Lesko|Lesko]] e gran parte del [[rajon]] di Przemyśl (con la città di [[Przemyśl]]) furono trasferiti dall'Ucraina al [[Governo provvisorio della Repubblica di Polonia]]. Il confine così ottenuto fu riconosciuto dagli Alleati nel luglio [[1945]]. Con l'accordo del 16 agosto 1945 fra Unione Sovietica e Polonia, il confine fu spostato ulteriormente più ad est da 17 a 30 km rispetto alla linea Curzon.<ref name="Historical Dictionary of Ukraine" /><ref>Edmund Jan Osmańczyk, Anthony Mango, ''Encyclopedia of the United Nations and International Agreements: N to S'', Taylor & Francis, 2003, p. 1816</ref>
 
Ulteriori aggiustamenti si ebbero nel 1948, con il trasferimento di [[Medyka]] dall'Ucraina alla Polonia, e nel 1951, con l'accordo del 15 febbraio fra Polonia e URSS che vide lo scambio di 478 km² di territorio polacco nei distretti di [[distretto di Hrubieszów|Hrubieszów]] e [[Distretto di Zamość|Zamość]] per una regione sovietica di analoga estensione nella regione dei Monti Bieszczady.<ref>Piotr Wróbel, ''Historical Dictionary of Poland 1945-1996'', Routledge, 2014, p. 2049</ref>