Ratto da compagnia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo template {{categorie qualità}} obsoleto (v. discussione), replaced: quote → citazione (2)
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: Formattazione delle date
Riga 2:
I '''ratti da compagnia''' o '''ratti domestici''', detti anche '''''fancy rat''''' (secondo una denominazione [[lingua inglese|inglese]] largamente diffusa anche nella letteratura in lingua italiana<ref name="IRV">[http://www.irattivostri.com/ I Ratti Vostri]</ref>) sono [[Rattus norvegicus|ratti norvegesi]]<ref>In linea di principio, anche il [[ratto nero]] (''R. rattus'') è addomesticabile; tuttavia, sia a causa della rarità della specie che di una indole generalmente più timida, l'allevamento di ratti neri come animali da compagnia è estremamente raro. Vedi [http://members.madasafish.com/~cj_whitehound/Rats_Nest/Introduction.htm Introduction to the Rat Race]</ref> allevati e venduti come [[animale da compagnia|animali da compagnia]]. I ratti da compagnia presentano, rispetto ai loro simili selvatici, numerose differenze fisiche e comportamentali, ascrivibili sia a influssi ambientali che agli effetti della [[riproduzione selettiva]] negli allevamenti.
 
La pratica di tenere ratti come animali da compagnia ebbe origine nel [[Regno Unito]] nella prima metà dell'[[XIX Secolosecolo|Ottocento]] (la celebre scrittrice e illustratrice [[Regno Unito|inglese]] [[Beatrix Potter]], per esempio, possedeva un ratto bianco<ref name="bartash">{{en}} Linda M. Bartash-Dawley, ''[http://www.publicbookshelf.com/nonfiction/pet-names/pet-rats Good Pet Names and Pet History]''</ref>), ma si è diffusa in modo significativo solo a partire dagli ultimi decenni del [[XX secolo|Novecento]].<ref name="afrmastory">{{en}} [http://www.afrma.org/rminfo4a.htm The History of Fancy Rats]</ref> Oggi i ratti sono usati come animali da compagnia in gran parte del mondo, nonostante qualche resistenza culturale (legata soprattutto all'idea che siano portatori di malattie trasmissibili all'uomo) e, in alcuni casi, espliciti divieti legislativi.<ref name="Alberta">{{en}} [http://www1.agric.gov.ab.ca/$department/deptdocs.nsf/all/agdex3441 The History of Rat Control in Alberta]</ref>
 
== Storia del ratto da compagnia ==
=== Epoca vittoriana ===
[[File:Jack Black.jpg|thumb|right|Jack Black, Acchiapparatti di Sua Maestà la Regina Vittoria. Illustrazione del libro di Henry Mayhew ''London Labour and the London Poor'']]
L'uso sporadico di ratti norvegesi come animali da compagnia è attestato nel [[Regno Unito]] almeno dalla metà dell'[[XIX Secolosecolo|Ottocento]]; fu nell'Inghilterra [[epoca vittoriana|vittoriana]] che i ratti da compagnia iniziarono a differenziarsi da quelli selvatici attraverso la selezione operata da pochi pionieri del ''breeding'' (la selezione tramite incroci). Nel libro ''[[London Labour and the London Poor]]'' di [[Henry Mayhew]] sulla vita quotidiana della povera gente di [[Londra]] (1851) vengono citati almeno due personaggi che avevano a che fare con la selezione di ratti: [[Jack Black (acchiapparatti)|Jack Black]], "[[Acchiapparatti]] di Sua Maestà" (la [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]]), e Jimmy Shaw, direttore di un club di [[combattimento fra animali]]. Black, che si interessava tra l'altro del ''breeding'' di razze canine, prese l'abitudine di risparmiare alcuni dei ratti che catturava, scegliendo quelli con le colorazioni di pelo più insolite e incrociandoli per ottenere ratti particolarmente "carini" da vendere come animali da compagnia. I suoi clienti erano principalmente signorine benestanti dell'alta società vittoriana:
 
{{citazione|Ho ottenuto attraverso incroci la più bella selezione di ratti colorati mai vista al mondo. Ne ho avuti più di millecento - tutti variegati, di diverso colore e specie, e tutti inizialmente ottenuti dal ratto norvegese e dal ratto bianco, poi ulteriormente incrociati con altre specie.<ref>''Species'' nel testo originale. In realtà, l'unica specie diversa dal ratto norvegese di cui Black avrebbe potuto in linea di principio disporre era il [[Rattus rattus|ratto nero]], che però era già molto raro a quell'epoca; e la prole nata dall'incrocio fra ratto norvegese e ratto nero sopravvive raramente ed è sterile (vedi ''[http://www.ratbehavior.org/Hybridization.htm Can Norway rats (Rattus norvegicus) and roof rat (Rattus rattus) interbreed?]'' di Anne Hanson). Si deve quindi supporre che Black usasse il termine ''specie'' in senso informale, oppure che fosse semplicemente in errore nel ritenere che i suoi "ratti bianchi" o di altri colori fossero specie diverse. Una confusione simile si trova anche nel capitolo su Shaw (citato più sotto), il quale parla di "ratti di campagna", "ratti di nave", "ratti di fogna", vantandosi di saper riconoscere l'uno dall'altro "a colpo d'occhio".</ref> [...] Li ho color cerbiatto e bianchi, neri e bianchi, marroni e bianchi, blu-neri e bianchi, bianco-neri e rossi. [...] Ne ho venduti tantissimi a signore che li mettono in gabbie da scoiattoli.<ref>''I've bred the finest collection of pied rats which has ever been knowed in the world. I had above eleven hundred of them—all wariegated rats, and of a different specie and colour, and all of them in the first instance bred from the Norwegian and the white rat, and afterwards crossed with other specie. [...] I have 'em fawn and white, black and white, brown and white, red and white, blue-black and white, black-white and red. [...] I've sold many to ladies for keeping in squirrel cages.'' Mayhew, ''op. cit.'', capitolo "Jack Black" ([http://dl.tufts.edu/view_text.jsp?urn=tufts:central:dca:UA069:UA069.005.DO.00079&chapter=c1s5 e-text])</ref>|Jack Black intervistato da Henry Mayhew, ''London Labour and the London Poor'', cap. "Jack Black"}}