Sus scrofa domesticus: differenze tra le versioni
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Il '''suino
È uno degli animali da macello più diffusi e più utilizzati dall'uomo, anche in ragione dell'ampia gamma di sottoprodotti derivati, che vanno da articolatissime specifiche lavorazioni delle sue carni, allo sfruttamento delle setole (secondo un antico adagio, del resto, «del maiale non si butta via niente»). Il maiale domestico e il selvatico [[cinghiale]] appartengono entrambi a un'unica [[specie]], essendo interfecondi.
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Il termine "maiale" deriva dal latino ''majalem'' ("porco castrato"), così chiamato poiché era spesso utilizzato come sacrificio a [[Maia (divinità)|Maia]], madre di [[Mercurio (divinità)|Mercurio]]. È anche possibile che il termine abbia un legame con la radice indoeuropea ''mad''- che ha in sé il senso di "esser quieto", "tranquillo".<ref>{{cita web|url=http://www.etimo.it/?term=maiale&find=Cerca|titolo="Maiale" (etimo.it)|accesso=30 novembre 2015}}</ref>
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Nell'anatomia
Le razze più antiche di maiale dovevano essere molto simili ai cinghiali selvatici, come testimoniato per esempio dalle [[Pittura vascolare|pitture vascolari]] greche. La selezione artificiale ha tuttavia modificato numerosi caratteri che hanno fatto sì che molte razze attuali presentino aspetti peculiari. In primo luogo, trattandosi di un animale da carne, si è cercato di accelerarne la crescita e di aumentarne il peso: esistono razze con esemplari che raggiungono e superano i 300 kg, ossia più del doppio di un grosso cinghiale maschio adulto.
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