Laura Beatrice Oliva: differenze tra le versioni

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|Attività3 = poetessa
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalitàVirgolaPostNazionalità = nota anche come la ''Corinna Italica''
|Immagine = Laura Beatrice Mancini Oliva.jpg
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Con il ritorno di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]], suo padre fu costretto, con la sua famiglia, all'esilio in [[Francia]]. Laura trascorse la sua infanzia a [[Parigi]], venne educata dal padre, il quale iniziò ad infonderle il suo amore per la patria e per le lettere.
 
Dopo la morte di Ferdinando I, tornò a Napoli, dove, già all'età di quindici anni, conquistò la fama di poetessa, entrando nell'[[Accademia Filarmonica]]. Nel [[1837]], Rosa Taddei le dedicò una poesia ricca di ammirazione, pubblicata dal giornale ''Le ore Solitarie'', diretto dal marchese [[Pasquale Stanislao Mancini]] dei marchesi di Fusignano. Proprio grazie all'intervento di Rosa Taddei che Laura e Pasquale si incontrarono e si innamorarono. I due innamorati si sposano nel [[1840]], nonostante l’ostilitàl'ostilità dei genitori del Mancini.
Dalla loro unione nacquero undici figli, tra le quali [[Grazia Pierantoni Mancini]] e [[Flora Piccoli Mancini]], che seguirono entrambe le orme materne.