Orciano di Pesaro: differenze tra le versioni

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Sui lati destro e sinistro troviamo tre nicchie per parte che si estendono fino alla cornice in pietra e due di esse ospitano opere di rilievo. La prima sulla destra ospita la statua lignea del [[Cristo]] Risorto che mostra un [[Gesù]] splendente di luce sopra la propria tomba con la bandiera della vittoria che abbaglia un soldato. Tale opera è attribuita a un'artista della scuola romana del [[XVII secolo]]. Tra la seconda e la terza nicchia di destra è possibile vedere l'affresco della "Madonna del parto" che rappresenta Maria con Gesù suggente e due angeli che la incoronano. Dell'autore non si sa nulla ma si conosce il committente, un tale Paolo da Gaifa di Fossombrone e l'anno di esecuzione, [[1510]]. La prima nicchia sulla sinistra invece ospita il fonte battesimale in pietra e al di sopra un'opera in cartapesta di Gesù Crocifisso datata [[1600]]. A sinistra è collocata la statua della Madonna Addolorata mentre sulla destra v'è [[sant'Agnese]] con un agnellino sul braccio destro. Scorrendo tra la seconda e la terza nicchia si trova un dipinto incorniciato di Paolini del [[1820]] che rappresenta la visita di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] alla cugina [[Elisabetta (madre del Battista)|Elisabetta]].
 
La chiesa di Santa Maria Novella nel [[1766]] fu promossa a [[basilica]] [[collegiata]] da [[papa Clemente XIII]] e a ricordo di questa proclamazione vi sono tuttora due lapidi all'ingresso della cappella di sinistra. In occasione dell'evento fu donata dal [[cardinale]] [[Nicolò Maria Antonelli]], come recita letteralmente una un'[[epigrafe]], la reliquia di "''SANCTI STERCORIS MARTIRIS''", conservata oggi all'interno dell'[[altare]] maggiore. Nel corso dei secoli il titolo di collegiata fu perso. L'annessa [[sacrestia]] venne realizzata cinquant'anni dopo la costruzione della chiesa, in particolare nell'anno [[1542]], nella metà casa adiacente alla chiesa come da atto notarile firmato dal [[notaio]] Camillo Gabucci.
 
== Società ==