Dialetto ionico: differenze tra le versioni
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=== Vocalismo ===
'''1.''' Rispetto all'attico, lo ionico muta sistematicamente in '''η''' l''''α''' lungo (''etacismo''), anche quando esso è preceduto da '''ε, ι,''' o '''ρ'''. Pertanto lo ionico, a differenza dell'[[Dialetto attico|attico]] non ammette la sistematica distinzione fra ''α puro'' e ''α impuro'', il che ha conseguenze determinanti sul piano morfologico. Per questa ragione, lo ionico ha ad esempio '''πείρη''' dove l'attico ha '''πείρα''', o '''Πιερίη''' dove l'attico ha '''Πιερία'''.
Tale innovazione linguistica è propria solo e soltanto dello ionico. Essa si è verificata verosimilmente nella Ionia microasiatica (costa anatolica sul mare Egeo) intorno al X secolo a.C. al più tardi. In quell'epoca infatti i Greci ebbero contatti con i Medi. In iranico, il nome dei Medi è Mādā. Ma, poiché gli [[Ioni]] li chiamano '''Mῆδoι''', evidentemente, la trasformazione dell'α lungo in η era in atto quando il contatto indiretto fra le ''poleis'' greche e i popoli iranici avvenne. In [[Attica]] l'innovazione risparmiò i cosiddetti casi di '' α puro''. Questo accadde perché l'Attica si trovava al confine fra la zona dell'innovazione linguistica (il mondo ionico) e la [[Grecia]] continentale e l'area degli [[Eoli]], dove la α, se si allunga, resta immutata di timbro (cfr. ad esempio ciò che accade in dorico). Per tale ragione, l'Attico ha una sorta di situazione "mista".
'''2.''' Un'altra caratteristica dello ionico è la generalizzazione di fenomeni di dittongazione delle vocali '''ε '''e''' ο''', che si presentano spesso come '''ει''' e '''ου''' (in realtà, si dovrebbe parlare di allungamento delle vocali brevi chiuse, poiché già in età classica i dittonghi '''ει''' e '''ου''' corrispondevano, in tutto il mondo ellenico, ai suoni /e:/ e /o:/) là dove l'attico spesso presenta una semplificazione dei dittonghi. Per tale ragione si hanno le seguenti equivalenze:
*Attico '''κόρη''', "fanciulla", in ionico diviene '''κούρη'''
*Attico '''πέρας''', "termine, limite", in ionico diviene '''πείρας''' (tale evoluzione si riflette nei derivati: attico {{unicode | '''ὰ''πέρ''αντος'''}}, "illimitato" -in [[Euripide]], ''Medea''-, ionico antico {{unicode | '''ὰ''πείρ''ιτος'''}} "illimitato" -in [[Omero]]- {{unicode | '''ἄ''πειρ''ον'''}} -in [[Anassimandro]] "illimitato")
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Tali fenomeni di dittongazione e allungamento sono dovuti spesso alla caduta del [[digamma]], o di una nasale davanti al '''ς''' interno o finale, e determinano in alcuni casi, fra attico e ionico, vere e proprie oscillazioni prosodiche fra lunga e breve. La situazione è poi complicata dal fatto che spesso, le oscillazioni fra lunga e breve si estendono per analogia articolatoria, senza che sia sempre chiara ed evidente la caduta pregressa di una consonante, e il fenomeno di un [[allungamento di compenso]].
'''3.''' Lo ionico inoltre tende a limitare il fenomeno della [[Abbreviazione|contrazione]] fra [[vocali]] interne di [[parola]] e della [[crasi]] al confine di [[parola]], a favore della conservazione di forme non contratte o di contrazioni più trasparenti. Così, nel pronome di prima persona al genitivo, lo ionico avrà ἐμεῦ, dove l'attico ha ἐμοῦ, da ἐμέο. Nei genitivi singolari di temi in sibilante di III declinazione avremo γένεος, invece di γένους (e in generale, tutta la declinazione di questi temi non è contratta). La limitazione dei fenomeni di contrazione fa sì che in ionico la coniugazione dei verbi contratti e la declinazione dei sostantivi contratti sia molto ridimensionata, mentre in attico assume caratteristiche proprie su larga scala.
'''4.''' Diffusissimi sono i fenomeni di [[sineresi]] e di [[metatesi (linguistica)|metatesi]] di [[quantità vocalica]], nei genitivi singolari di I declinazione maschili e nei genitivi plurali femminili (es.: Καμβύσεω, da Καμβυσῆο, Μούσεων -diffusamente attestato, ad esempio in [[Archiloco]]- da Μουσάων, arcaismo relitto di età micenea diffusamente attestato in [[Omero]] ed [[Esiodo]]).
'''5.''' Mancano per converso i fenomeni di metatesi di [[quantità vocalica]], che caratterizzano la declinazione attica di nomi come λαός, "popolo", che in attico suona λεώς.
'''6.''' Lo ionico tende inoltre a limitare il fenomeno della ''prostesi vocalica'', cioè dell'aggiunta di una vocale iniziale alla radice: ad esempio, il pronome di mostrativo κεῖνον "quello", sostituisce l'attico ἐκεῖνον.
'''7.''' In ionico appare la [[monottongazione]] di αυ in ω: così ad esempio θῶμα "prodigio, meraviglia" per θαῦμα.
'''8.''' Talora, per converso, nello ionico più arcaico, attestato nell'epica, i dittonghi lunghi non si semplificano in vocali lunghe (mancano i dittonghi impropri). Così Omero attesta forme antichissime come '''ῥηίδιος''', "facile", e '''Θρηίκιος''' "tracio, trace, nato in Tracia".
=== Consonantismo (approssimanti e contoidi) ===
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