Raid di Tondern: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→L'attacco: aggiunte e ref |
aggiunte e ref |
||
Riga 22:
}}
Il '''raid di Tondern''' fu
==Le condizioni==
[[File:HMS Furious-3.jpg|La ''Furious'' nel 1918 con lo schema mimetico, esteso alle palizzate in legno di protezione al ponte di volo.|thumb|left]]
Durante tutta la [[prima guerra mondiale]], i [[dirigibile|dirigibili]] [[Zeppelin]] furono una costante minaccia per le forze navali alleate in generale e per l'Inghilterra nel suo stesso territorio metropolitano. In particolare la base di Tondern, all'epoca in territorio tedesco ed oggi danese<ref name =
Poiché all'epoca non esistevano [[radar]] né [[aereo|aerei]] a lungo raggio, i dirigibili, già in grado di effettuare trasvolate di migliaia di chilometri portando un carico utile, erano in grado di pattugliare e colpire per mare e per terra, soprattutto di notte, con la garanzia della quasi assoluta impunità.
Pertanto il modo più efficace di eliminare la minaccia consisteva nel colpire le loro basi; ma questo divenne possibile solo quando comparve la [[portaerei]], arma offensiva capace di arrivare ad una distanza dall'obiettivo compatibile con l'autonomia dei velivoli, recuperarli e tornare alla base. I nuovi Sopwith Camel 2F.1 avevano una autonomia estesa rispetto alla versione precedente per cui si prese in seria considerazione un attacco dall'aria con partenza dalla "nuova" HMS ''Furious'' appena rientrata in squadra dopo la sua trasformazione in portaerei<ref name = Yeulett/>. Nel frattempo il [[Royal Flying Corps]] si era fuso con il [[Royal Navy Flying Service]] nella neonata [[Royal Air Force]], ed i piloti del nuovo servizio stavano crescendo con l'addestramento di nuovi piloti. Ma la difficoltà dell'operazione come era stata ideata consisteva principalmente nel fatto che doveva essere effettuata una navigazione notturna all'andata ed al ritorno, con decollo dalla portaerei ed ammaraggio vicino ad essa, visto che l'idea di appontaggio notturno non poteva essere presa in considerazione<ref name = Yeulett/>. I piloti sarebbero poi stati ripescati dalle navi di scorta. La forza d'attacco doveva essere composta da otto ''Camel'', ma uno dei piloti addestrati, il Flight Commander Moore, venne destinato a comandare la nuova base aerea di RAF Turnhouse, e non c'era tempo per addestrare un rimpiazzo per cui si ridusse a sette aerei<ref name = Yeulett/>.
La ''Furious'' avrebbe avuto una scorta diretta di cacciatorpediniere e della ''Force A'' che comprendeva il 1st Light Cruiser Squadron con gli incrociatori [[HMS Caledon|HMS ''Caledon']]', [[HMS Galatea|HMS ''Galatea'']], [[HMS Royalist|HMS ''Royalist'']], [[HMS Phaeton|HMS ''Phaeton'']] ed [[HMS Inconstant|HMS ''Inconstant'']]. Come protezione distante sarebbe stata in mare anche la ''Force B'' comprendente il 1st Battle Squadron con le navi da battaglia [[HMS Revenge|Revenge]], [[HMS Royal Sovereign|Royal Sovereign]], [[HMS Ramillies|Ramillies]], [[HMS Royal Oak|Royal Oak]] and [[HMS Resolution|Resolution]], il 7th Light Cruiser Squadron con gli incrociatori HMS ''Carysfort'', ''Aurora'', ''Penelope'' ed ''Undaunted'' ed una scorta di cacciatorpediniere<ref name = Yeulett/>.
==L'attacco==
[[File:HMS Furious-8.jpg|thumb|I [[Sopwith Camel]] pronti all'azione sul ponte della Furious prima del raid su Tondern]]
Il 18 luglio con la portaerei britannica [[HMS Furious (47)|HMS ''Furious'']] in navigazione a 18,5 [[nodo|nodi]] e la prua al vento, una tempesta di vento non permise il decollo dei velivoli, e la missione venne rimandata di 24 ore. Pertanto la ''Furious'', protetta dai cinque incrociatori della Forza A, ''HMS Caledon'', ''HMS Galatea'', ''HMS Royalist'', ''HMS Phaeton'' ed ''HMS Inconstant'', ed alcuni cacciatorpediniere, tra cui HMS ''Violent'' e HMS ''Viceroy'', portò i nove biplani [[Sopwith Camel]] a distanza utile dalla base nella notte del 19 luglio ad 80 miglia a nord-ovest di Tondern<ref name =
I biplani, divisi in due ondate di tre e quattro velivoli, armati con 2 bombe Cooper da 50 [[libbra|libbre]] (circa 25 kg) poste in rastrelliere sotto l'abitacolo, decollarono dalle 0300 alle 0320; il capitano Thyne ebbe problemi al motore e rientrò verso la formazione navale, ammarando e venendo ripescato dal cacciatorpediniere ''Viceroy''. Gli altri salirono dapprima ad una quota di 5000 piedi e poi a 6000 per il tratto finale ed il primo gruppo arrivò sul bersaglio alle 0435. Ad iniziare dal capitano Dickson, i piloti attaccarono la base costituita da tre hangar e relative piste di volo, distruggendone uno con due dirigibili, precisamente l'L54 e lo L60, danneggiandone un altro con un pallone all'interno<ref name = Yeulett/>.
|