Acropoli di Alatri: differenze tra le versioni

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}}
{{quotecitazione|Allorquando mi trovai dinanzi a quella nera costruzione titanica, conservata in ottimo stato, quasi non contasse secoli e secoli ma soltanto anni, provai un'ammirazione per la forza umana assai maggiore di quella che mi aveva ispirata la vista del [[Colosseo]]… una razza che poté costruire tali mura, doveva già possedere un'importante cultura e leggi ordinate|[[Ferdinand Gregorovius]]}}
 
L''''[[Acropoli]] di Alatri''', nota localmente come '''Civita''', è posta nel cuore del [[centro storico]] di [[Alatri]], sulla cima del colle su cui sorge la città, a 502 {{m s.l.m.}} La [[rocca (fortificazione)|rocca]] è cinta da mura in [[opera poligonale]], dette ''mura ciclopiche'', nelle quali si aprono due porte.
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Raggiungono la massima elevazione nel ''Pizzale'', cioè l'angolo sud-orientale: rastremato verso l'alto, è costituito da quindici grandi blocchi sovrapposti; la pietra angolare di base presenta un [[bassorilievo]] che è stato interpretato come un globo solare, probabile omaggio al Sole che sorge da questo lato<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=rkPcAn0N-tE&feature=mr_meh&list=UU3icBYokWqo-mJC1cZmv72Q&lf=plcp&playnext=0 ALATRI, the Mysteries - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
La storicizzazione della costruzione delle mura è controversa, l’archeologo francese Louis Charles François Petit-Radel ([[1756]]-[[1836]]) pose la datazione della fondazione di Alatri prima della Seconda Colonia Pelasgica, risalente al 1539 a.C.,<ref>Recherches sur les Monuments Cyclopéens ou Pelasgiques, 1841.</ref> mentre la scienza archeologica ha sostenuto l'origine ernica e la complessiva ristrutturazione in età romana, mentre alcuni studiosi le collocano al [[VI secolo a.C.]], altri ben quattro secoli prima; l'archeologo [[Filippo Coarelli]] ha proposto una datazione al [[IV secolo a.C.|IV]]-[[III secolo a.C.]]<ref>Filippo Coarelli, ''Guida archeologica del Lazio'', Laterza.</ref>.
 
Per la fortificazione sono state supposte connessioni di tipo [[archeoastronomia|archeoastronomico]], secondo l'ipotesi che il suo perimetro ripercorrerebbe quello disegnato nel cielo dalla costellazione dei [[Gemelli (astronomia)|Gemelli]] al [[solstizio d'estate]]<ref>Giuseppe Capone, ''La progenie hetea. Annotazioni mitico – storiche su Alatri antica'', Alatri, 1982; Giuseppe Capone''Alatri. Il nome antico di una città più antica'', Alatri 2001; Giulio Magli, ''I segreti delle antiche città megalitiche'', Roma, 2006. L'assetto riscontrabile in molte città dell'antica Grecia e dell'Asia Minore, dimostrerebbe la tesi di un'origine mediorientale della città: a pianta radiale, cioè con il perimetro della cinta esterna poligonale riconducibile a una circonferenza facente capo a un unico centro (per Alatri, il punto denominato "Ierone", indicato, sul lato nord, da un possente tratto di roccia nuda emergente sotto il complesso poligonale alla base della Cattedrale San Paolo)</ref>, ma il particolare perimetro della cinta muraria dell'acropoli è più verosimilmente un adattamento alla naturale conformazione del colle.
 
L'area dell'Acropoli era stata restaurata nel [[1843]], soltanto pochi anni prima della visita dello scrittore: i cittadini di Alatri, in occasione della visita di [[papa Gregorio XVI]] lavorarono per dieci giorni consecutivi per ripulire le mura e costruire un accesso alla parte superiore della città antica, realizzando la strada che ne percorre il perimetro, che in onore del papa fu chiamata via Gregoriana.
 
 
La portata e l'ottima conservazione del recinto murario suscitarono grande ammirazione nello scrittore tedesco [[Ferdinand Gregorovius]].
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===Porta Minore===
La ''Porta Minore'' o ''Porta dei Falli'', collocata sul lato settentrionale è molto più piccola (m 2,12 x 1,16) ed immette in un angusto corridoio ascendente, perfettamente conservato, coperto con monoliti in progressivo aggetto: un sistema di copertura che trova riscontro solo nell'interno della [[piramide]] di [[Menfi (Egitto)|Menfi]].
 
Il nome di Porta dei Falli è legato alle incisioni che sovrastano la porta stessa: tre [[pene|falli]], ormai deteriorati dal tempo, che stanno a simboleggiare la fertilità. Nell'antichità, infatti, si ritiene che tale passaggio sia servito per i riti pagani, e il simbolo, comune ai tempi degli antichi romani, era di buon augurio per chiunque percorresse la scalinata della porta senza mai fermarsi. In alto a sinistra è possibile notare alcune iscrizioni in [[lingua osca]].
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==Collegamenti esterni==
*[{{cita web|url=http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&q=Via+del+Duomo+Alatri&sll=41.895888,12.489052&sspn=16.081495,40.869141&ie=UTF8&t=k&om=1&z=18&ll=41.724885,13.343904&spn=0.001958,0.006748&iwloc=addr |titolo=Veduta aerea dell'Acropoli su Google Maps]}}
 
{{Alatri}}