Auguste Comte: differenze tra le versioni
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L'opera più celebre di Comte è ''Corso di Filosofia positiva'', il cui primo (di sei) volume appare nel [[1830]]. Nonostante il successo ottenuto dopo la pubblicazione del primo volume, Comte non ottiene nessun riconoscimento accademico.
Nel [[1844]] propone in occasione di un corso di astronomia popolare, una delle migliori sintesi del suo pensiero, ''Il Discorso sullo spirito positivo'', ma nello stesso anno perderà il posto di esaminatore riuscendo a vivere a stento grazie ai sussidi ottenuti da amici e discepoli. I suoi lavori successivi verranno pubblicati tra il [[1835]] e il [[1842]]<ref name=Vita/>.
Dopo il fallimento del matrimonio, conosce [[Clothilde de Vaux]], giovane sorella di un suo allievo, di cui si innamora, ma che morirà pochi mesi dopo, dopo aver rifiutato la sua proposta di matrimonio perché malata di [[tubercolosi]]; la vicenda accentuò il suo disagio psichico e ne influenzò il pensiero in senso mistico-religioso, senza che Comte tornasse alla religione tradizionale: nacque così la filosofia [[scientismo|scientista]] del ''Catechismo positivista'', che idealizzò la scienza e la figura di Clothilde.<ref name=Vita/> Il filosofo tornò a vivere con la madre Rosalie Boyer, e adottò la sua domestica Sophie.<ref>Henri Gouhier, ''La vie d'Auguste Comte'', Gallimard, 1931</ref>
Si entusiasmò inizialmente per la [[rivoluzione francese del 1848]], prendendone le distanze quando vide che la società non fu organizzata razionalmente e ordinatamente (errore che egli riscontrava anche nella prima [[rivoluzione francese]]), esprimendo criticità nei confronti di Luigi Napoleone, che invece sostenne quando Bonaparte ascese al trono imperiale con il nome di [[Napoleone III]].<ref name="Gouhier, op. cit.">Gouhier, ''op. cit.''</ref>
Comte morì a 59 anni nel [[1857]], a causa di un'[[emorragia interna]], forse conseguente ad un [[tumore allo stomaco]], lasciando incompiuta l'opera: ''Sistema soggettivo o sistema universale delle concezioni proprie dello stato normale dell'Umanità''.<ref name=Vita/><ref name="Gouhier,
[[File:Portrait of Auguste Comte by Louis Jules Etex.jpg|thumb|Louis Jules Etex, ''Auguste Comte'']]
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Nell'opera del [[1822]] ''Piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società'' (ristampato nel [[1824]] col titolo ''Politica positiva'') Comte aveva formulato la ''legge dei tre stadi'' che riprenderà poi nel ''Corso di filosofia positiva''.<ref name="Comte">A. Comte, ''Corso di filosofia positiva'', pag. 5-7</ref>
Comte considerava la sociologia come l'ultimo risultato di uno sviluppo di scienze, quali la [[biologia]], la [[chimica]], la [[fisica]]. Egli credeva che lo studio di tale disciplina avrebbe portato l'umanità ad uno stato di benessere, dato dalla comprensione e dalla conseguente capacità di controllo del comportamento umano. Comte si concentrò in particolare sul tentativo di ricostruzione della società francese, all'indomani degli sconvolgimenti provocati dalla [[Rivoluzione Francese]]. Per questo motivo mise a punto una teoria sull'[[evoluzione]] della società nella storia, che è anche evoluzione del pensiero, delle facoltà dell'uomo e della sua organizzazione di vita: con la ''legge dei tre stadi'' Comte prefigurava l'avvento dell'era positiva in cui la scienza avrebbe avuto un posto centrale nella vita degli uomini.<ref name="Comte"/>
La legge è articolata in tre fasi (ispirate alle tre età di "corsi e ricorsi" [[tempo ciclico|temporalmente ciclici]] - degli dei, degli eroi e degli uomini - esposte da [[Giambattista Vico]] nella ''Scienza nuova'', che il Vico aveva tratto a sua volta dal greco [[Esiodo]]<ref>[http://www.lintellettualedissidente.it/tempo-e-divenire-leta-delloro-da-esiodo-gian-battista-vico/ Tempo e divenire: l'età dell'oro da Esiodo a Gian Battista Vico]</ref>) che riguardano sia lo sviluppo dell'individuo che quello dell'umanità intera<ref name="Comte"/>:
* Stadio [[teologia|teologico]]: chiamato anche ''età teologica'' o «fittizia», corrisponde al periodo dell'[[infanzia]] dell'[[Storia dell'uomo|umanità]]; nella quale la ricerca delle cause dei [[fenomeno|fenomeni]] viene attribuita ad esseri soprannaturali, dapprima ai [[Feticcio|feticci]] delle religioni [[Animismo|animistiche]] poi a pluralità di divinità ([[politeismo|politeista]]) e alla fine all'unico Dio ([[monoteismo|monoteista]]). <br />Questa è l'età dell'immaginazione in cui gli uomini sono sottoposti a regimi come il Papato, che detiene il potere spirituale, e la casta militare, che detiene quello temporale (es. [[Medioevo]]).▼
▲* Stadio [[teologia|teologico]]: chiamato anche ''età teologica'' o «fittizia», corrisponde al periodo dell'[[infanzia]] dell'[[Storia dell'uomo|umanità]]; nella quale la ricerca delle cause dei [[fenomeno|fenomeni]] viene attribuita ad esseri soprannaturali, dapprima ai [[Feticcio|feticci]] delle religioni [[Animismo|animistiche]] poi a pluralità di divinità ([[politeismo|politeista]]) e alla fine all'unico Dio ([[monoteismo|monoteista]]).
* Stadio metafisico: chiamato anche ''età metafisica'' o «astratta», corrisponde al periodo dell'[[adolescenza]] o giovinezza del [[pensiero]]; in cui gli agenti soprannaturali sono rimpiazzati da forze astratte: la «Natura» di [[Baruch Spinoza|Spinoza]], il «Dio-geometra» di [[René Descartes|Cartesio]], la «Materia» di [[Denis Diderot|Diderot]] e [[d'Holbach]], la «Ragione» dell'intero [[Illuminismo]], l'''Orologiaio'' - ''Grande Architetto'' di [[Voltaire]] e della [[Massoneria]].Questa epoca è un'evoluzione rispetto al pensiero [[antropomorfismo|antropomorfico]] anteriore ed anche sul piano politico porta ad una maggiore consapevolezza degli uomini, con libertà di coscienza e sovranità popolare. Ma il [[pensiero]] resta prigioniero dei [[concetto|concetti]] [[filosofia|filosofici]] astratti e universali. Si rapporta la [[realtà]] a dei principi primi. È il «Metodo del filosofo».
* Stadio positivo: chiamato anche ''età positiva'', è descritto come «lo stato virile della nostra intelligenza», esso comporta lo sviluppo della filosofia positiva. In questa fase, l'uomo smette di sognare: la ragione non divaga più, bensì viene finalizzata alla prassi. L'umanità è arrivata sulla strada di questo stadio grazie all'opera di uomini come [[Galileo Galilei]], [[Cartesio]] e [[Francesco Bacone|Bacon]], passando per l'illuminismo e approdando al positivismo nel [[XIX secolo]], come inizio di questa nuova era.
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====I significati della parola "positivo====
Comte individua 5 ''significati diversi'' del termine positivo, i quali concorrono tutti a definire il carattere della nuova concezione filosofica; positivo può significare<ref>A. Comte, ''Discorso sullo spirito positivo''
* ''Reale'', cioè l'ambito di conoscenza umana in opposizione al chimerico ricercare essenze ultime della metafisica.
* ''Utile'', la ricerca deve esser finalizzata, invece che all'astratta speculazione, al miglioramento concreto delle condizioni umane.
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==== La classificazione delle scienze ====
[[File:Comte_teoria.png|thumb|left|Divisione delle scienze secondo Comte]]
Ogni scienza per poter esser ritenuta tale deve giungere allo ''stato positivo''. Tale meta viene raggiunta seguendo un criterio preciso: il "principio della complessità crescente e della semplicità decrescente".<ref name=Comte2>[http://www.loescher.it/librionline/risorse_portalefilosofia/download/oltremanuale/2013_3A_04_Comte_2013.pdf Comte: contro il culto metafisico della sovranità popolare]</ref> Comte vuol dimostrare con questa classificazione che il pensiero positivo, che si è sviluppato dapprima nelle materie semplici, prima o poi dovrà necessariamente estendersi ad altre materie quali la politica, giungendo così alla nascita di una scienza positiva della società, la sociologia. Il filosofo propone inoltre un nome di un personaggio celebre per ogni scienza, una sorta di "[[patrono]]".<ref name=Comte2/>
In base al criterio di semplicità/generalità la classificazione è la seguente:
astronomia, fisica, chimica, biologia e sociologia.<ref name="Comte"/>
[[Astronomia]] (o fisica celeste), [[fisica]] e [[chimica]] hanno per oggetto la materia inorganica, meno complessa e più generale di quella organica, esse sono anche dette discipline sintetiche o analitiche. L'Astronomia riguarda solo il movimento matematico degli astri: il nome proposto per questa scienza è [[Niccolò Copernico]]; la fisica, il movimento meccanico dei corpi e la chimica studiano la composizione degli elementi e le loro relazioni: il nome proposto da Comte per questa scienza è [[Galileo Galilei]]; infine vi è la chimica classica: il nome di personaggio celebre proposto dal filosofo per questa scienza è quello di [[Antoine-Laurent de Lavoisier]], anche se lo criticherà per certi versi.<ref name=Comte2/><ref>The Positive Philosophy of Auguste Comte, pag. 19 e segg.</ref
A questa prima distinzione seguono poi le scienze che hanno per oggetto la materia organica. La [[biologia]] (o fisica organica) la quale si occupa delle strutture e del movimento degli organismi naturali (il nome associato è [[Xavier Bichat]]) e infine la [[sociologia]] (o fisica sociale) che studia invece gli organismi sociali ed è una dottrina in grado di affiancarsi alle altre scienze esplicative: Comte fa riferimento a lui stesso riguardo a questa nuova scienza.<ref name=Comte2/><ref>[http://digilander.libero.it/syntmentis/Filosofia/Comte.html Auguste Comte e il positivismo]</ref
Dalla sua [[classificazione]] Comte esclude però quattro discipline<ref name=Comte2/>:
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Come tutti i [[sociologia|sociologi]], Comte inizia le sue riflessioni studiando la società del suo tempo. La crisi del suo tempo secondo lui era determinata da ciò: un certo tipo di società (''[[ancien régime]]''), definita teologica e militare, sta per scomparire, mentre un altro tipo di società, scientifica e industriale, sta per nascere e sostituirsi all'esistente.<ref name=Comte2/>
Comte quindi fa proprie le posizioni del maestro [[Henri de Saint-Simon|Saint-Simon]] ma ritiene che l'auspicato passaggio alla costruenda società industriale richieda una riorganizzazione culturale e scientifica che tenga conto del processo storico attraverso cui le scienze raggiungono lo stato positivo (cioè la loro definitiva validità [[epistemologia|epistemologica]]).
Comte riprende il concetto di [[Montesquieu]] sul determinismo dei fenomeni storici e sociali e collegandolo con l'idea del progresso di [[Condorcet]].<ref>A. Comte, ''Sistema di politica positiva''</ref>
Quindi, per Comte, la società si evolverà inevitabilmente, e la storia dell'umanità percorrerà la via del progresso. Questo progresso è inevitabile, può solo essere rallentato o accelerato, ed è compito dei [[sociologia|sociologi]] accelerarlo, affinché la crisi del genere umano finisca una volte per tutte.<ref name=Comte2/>
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==== La "religione" positivista ====
[[File:Templo positivista.jpg|thumb|Tempio positivista a [[Porto Alegre]] (Brasile) con iscritti sul frontone gli ideali del positivismo: «O amor por principio, e a ordem por base, o progresso por fin» traduzione del motto di Comte: «L'Amour pour principe et l'Ordre pour base; le Progrès pour but.»<ref>A.Comte, ''Système de politique positive'' (1852)</ref> («L'amore per principio, l'ordine per fondamento, il progresso per fine.»). Il motto ''ordem e progresso'' si ritrova anche nella bandiera brasiliana<ref>G.Allegretti, ''Porto Alegre tra democratizzazione e ricerca della sostenibilità. Radici locali e replicabilità di un’utopia realizzata'' In ‘Democrazia fai-da-te’, Ed. Carta-Cantieri Sociali, Roma-Napoli, 2000 pag.2</ref>.]]
Il Comte maturo, rielaborando quindi alcune concezioni mistiche ed ideali del [[romanticismo]] ([[de Maistre]], [[Mazzini]], [[Hegel]], ecc.), le spoglia dalla derivazione religiosa e cristiana fondendole con la visione [[illuminista]], per costruire una sorta di religione [[laicismo|laicista]] e [[scientismo|scientista]] (Comte intende il termine in senso buono, ovviamente), la Chiesa positivista<ref>da non confondere con il [[cristianesimo positivo]] o il [[cristianesimo scientista]].</ref>. Nel ''Calendario positivista'' (che prevede tredici mesi) e nel ''Catechismo positivista'', il filosofo francese traspone gli elementi dottrinali, liturgici ed etici della Chiesa nella sua nuova religione dell'umanità di cui il sociologo, l'intellettuale positivista e lo scienziato sono i nuovi sacerdoti. Qua Comte si allontana dal [[liberalismo]] dell'individuo del collega [[John Stuart Mill]], pur mantenendo un'impronta [[utilitarismo|utilitaristica]], per avvicinarsi ad una concezione di Essere Supremo-Umanità, che ricorda vagamente il [[Leviatano]] di [[Hobbes]] e lo [[Stato]] di Hegel, il ''Grand Etre'' (Grande Essere), un concetto derivato da quello del [[culto della Ragione|Culto della Ragione e di quello dell'Essere Supremo]] di [[Robespierre]].<ref>Raquel Capurro, ''Auguste Comte. Attualità di un'eresia''</ref> La triade positivista, oltre al ''Grande Essere'' (l'[[Umanità]]), è composta dal ''Grande Feticcio'' (la [[Terra]]) e dal ''Grande Ambiente'' o ''Grande Mezzo'' (lo [[Spazio (fisica)|Spazio]]).<ref>A. Comte, ''Catechismo positivista''</ref><ref>[http://www.bibliomanie.it/auguste_comte_filosofia_positiva_religione_progresso_monda_cinti.htm Un amore febbrile di progresso. Comte dalla filosofia positivista alla religione dell'umanità]
Anziché sopprimere la religione, come vorrebbero [[Marx]] e [[Max Stirner|Stirner]], l'[[ateo]] Comte ne inventa una che veneri l'Uomo: al culto dei santi sostituisce quello degli eroi [[laici]] della storia scientifica e civile. Comte propose un'alleanza temporanea ai [[gesuiti]], da questi rifiutata.
A Parigi esiste ancora una cappella positivista in funzione, mentre in [[Brasile]] è tuttora attiva una Chiesa Positivista, con alcuni templi.
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==Influenze sul pensiero di Comte==
[[File:Henri_de_Saint-simon_portrait.jpg|thumb|[[Henri de Saint-Simon]]]]
Comte volle essere il profeta di una nuova "[[età dell'oro|epoca d'oro]]" dell'umanità, innestando le proprie idee personali nella sua filosofia universale e generale, non sempre con successo. Essendo egli stesso una personalità complessa e facile ad entusiasmi e cambi d'umore, pessimista nella vita privata e ottimista per l'umanità (se essa seguirà i precetti positivisti), spesso si trovano influenze disparate sulla sua filosofia, che tentano di conciliare idee poco conciliabili, in un originale amalgama di pensiero.<ref name=Homolaicus>[http://www.homolaicus.com/teorici/comte/comte.htm Comte e il positivismo dal sito Homolaicus: 1] e [http://www.homolaicus.com/teorici/comte/comte2.htm 2]</ref>
Egli fonde le filosofie razionaliste con quelle spirituali, tramite il progresso e gli vuole realizzare l'ordine sognato dai reazionari, ma egli è convinto, a differenza dei controrivoluzionari e tradizionalisti, che tale ordine non possa scaturire da idee vecchie e ormai superate (questo è il suo inappellabile giudizio sul cristianesimo e le religioni): occorre una nuova guida, che è la scienza interpretata dal positivismo, che fonde i vari rami del sapere.<ref>Nikolaj Berdiaev, ''Nuovo Medioevo'', pag. 37</ref> Molteplici e conflittuali, ma fuse ecletticamente tra loro, sono le idee che egli accoglie: dai citati [[Immanuel Kant]], [[Gottfried Leibniz]] e [[Benjamin Franklin]]<ref>Durant, op. cit.</ref> a [[Giambattista Vico]] da cui trae la [[filosofia della storia]] fino a [[Jean-Jacques Rousseau]] con la concezione della nuova società, il [[contrattualismo]] e la pedagogia [[naturalismo (filosofia)|naturalistica]].<ref name=Homolaicus/> per la filosofia della scienza, lo [[scetticismo scientifico]], l'amore del [[progresso]] e la [[riformismo|volontà di riformare]] [[razionalismo|razionalmente]] la società, egli attinge dagli [[illuministi]] come il [[Marchese di Condorcet]], [[David Hume]], [[Voltaire]], [[Denis Diderot]] (per la concezione della filosofia sistematica delle scienza e la loro catalogazione enciclopedica), [[Montesquieu]] (precursore della sociologia) e da utopisti vari come [[Henri de Saint-Simon]], principale ispiratore della [[sociologia]], la nuova scienza dell'uomo di Comte, e autore di una concezione [[collettivismo|collettivistica]], pseudo-[[utilitarismo|utilitaristica]] e [[socialista|socialisteggiante]].<ref name=Homolaicus/> Da [[Jeremy Bentham]] trae una netta visione utilitaristica.<ref name=Homolaicus/>
La sua concezione del metodo scientifico come fonte di verità certa gli deriva da [[Francesco Bacone|Francis Bacon]], [[Galileo Galilei]] e [[Cartesio]], esaltati nel ''Corso''.<ref>Maurizio Ferraris, ''Storia dell'ermeneutica'', 2.2.1</ref> Comte si ispira anche a [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]]<ref>[http://www.centrostudilaruna.it/la-concezione-della-storia-di-comte.html La concezione della storia di Comte]</ref>, per l'idea dello stato "sacralizzato", rappresentante dell'[[Assoluto]] (per lui non spirituale ma materialistico), ricavato anche dalla lettura di [[Thomas Hobbes]], [[statalista]], contrattualista, e, a tratti, quasi [[totalitarismo|totalitario]] (Hobbes è in realtà "[[assolutismo monarchico|assolutistico]]", in accordo con la sua epoca)<ref name=Homolaicus/>, e a [[Xavier Bichat]] e [[Franz Joseph Gall]]. In campo economico è stato influenzato dalle figure di [[Adam Smith]], circa il progresso derivato dalla divisione del lavoro e [[Jean-Baptiste Say]], sulla creatività, essenziale per lo sviluppo industriale, degli imprenditori.
Nella fase "religiosa" egli si ispira a vari ideologi romantici e spiritualisti, [[Louis de Bonald]] e [[Joseph de Maistre]] (studiato anche da Saint-Simon)<ref>Carolina Armenteros, Richard Lebrun, ''Joseph de Maistre and His European Readers: From Friedrich Von Gentz to Isaiah Berlin'', 2011, pag. 30 e segg.</ref>, per la visione misticheggiante-[[teocrazia|teocratica]], in Comte spogliata da ogni dimensione dimensione cristiana cattolica e trascendente, e sostituita dalla visione [[mistica]] e [[immanenza|immanentistica]] della scienza e delle sue scoperte; per Comte non è la Provvidenza che guida l'umanità, ma la spinta al progresso.<ref name=Homolaicus/> Inoltre egli ammira la visione [[controrivoluzione|controrivoluzionaria]] del filosofo della [[restaurazione]]: Comte considera una buona cosa la [[rivoluzione francese]] dell'inizio ([[1789]]), ma la condanna nettamente, in quanto apportatrice di disordine e violenza, per tutto ciò che accadde dopo il [[1791]], soprattutto nel periodo del [[regime del Terrore|Terrore]] ([[1793]]-[[1794]]); Comte critica inoltre la [[rivoluzione di luglio]], mentre all'inizio appoggia invece la [[rivoluzione francese del 1848]], per diventare però subito un suo oppositore, e poi un [[Napoleone III|neo-bonapartista]] sostenitore dell'[[Secondo Impero francese|Impero]], per paura di nuovi disordini, in quanto i vecchi rivoluzionari sono diventati i garanti di un ordine nuovo, più moderno. Come de Maistre affida la tutela giuridica ''[[super partes]]'' sugli Stati al [[Papa]], Comte la affida invece al filosofo-sociologo positivista, come una sorta di Pontefice laico, il quale dà le indicazioni alla società, giudica senza essere giudicato, in senso morale e non dittatoriale: egli conosce la verità scientifica e sa interpretarla, e solo egli può guidare "spiritualmente" i governanti. La mistica cattolica diventa mistica scientifica, la Società Futura di Saint-Simon (che riprende l'utopista [[socialista]] [[Robert Owen]]) e il Regno dello Spirito di [[Gioacchino da Fiore]] diventano lo Stato Positivo, il regno dell'Uomo sul mondo sognato da Comte.<ref>Berdjaev, op. cit</ref><ref>Jean Servier, Gianfranco de Turris, ''Storia dell'utopia. Il sogno dell'Occidente da Platone ad Aldous Huxley'', p.167</ref><ref>A. Comte, ''Corso di filosofia positiva'', IV, 46</ref> Però, come già detto, per il suo culto si rivolge anche alle idee del rivoluzionario [[giacobino]] [[Maximilien de Robespierre]], ispirandosi a [[culto dell'Essere supremo|quello dell'Essere supremo]] di intonazione romantico-razionalista.<ref>Capurro, ''op. cit.''</ref>
L'impronta romantica verso il progredire della storia, destino che si dovrà prima o poi avverare, è simile anche a quella di [[Giuseppe Mazzini]], per la concezione dei "[[doveri dell'uomo]]" e dell'umanità come unione mistica e immanente, incarnazione della divinità, e la concezione [[romanticismo|romantica]] del progresso e [[concezione romantica della storia|della storia]].<ref>Massimo Scioscioli, ''Giuseppe Mazzini: i princìpi e la politica'', 1995, pag. 305, nota 34</ref>
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== Bibliografia ==
* Angèle Kremer-Marietti, ''L’anthropologie positiviste d’Auguste Comte'', Thèse Paris IV, 1977.
* [[Realino Marra]], ''La proprietà in Auguste Comte. Dall’ordine fisico alla circolazione morale della ricchezza'', in «Sociologia del diritto», XII-2, 1985, pp.
* Terence R. Wright, ''The religion of humanity: the impact of comtean positivism on Victorian Britain'', Cambridge University Press, Cambridge, 1986.
* [[Henri Gaston Gouhier]], ''La philosophie d'Auguste Comte: esquisses'', Vrin, Paris, 1986
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== Collegamenti esterni ==
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{{Filosofia della scienza}}
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