Cucina zanzibari: differenze tra le versioni

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La '''cucina zanzibariana''' (o '''cucina zanzibari''') è una cucina ricca di influenze eterogenee, riconducibili alle numerose culture che hanno caratterizzato la storia dell'isola e del [[cultura swahili|mondo swahili]] in generale. Combina sapori e tradizioni della [[cucina araba]], [[cucina portoghese|portoghese]], [[cucina indiana|indiana]], [[cucina inglese|inglese]] e [[cucina cinese|cinese]].
 
==Storia==
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Gli abitanti di Zanzibar provenivano dall'[[Africa]] ed erano soprattutto [[pesca (attività)|pescatori]]. La loro dieta era quindi basata soprattutto su prodotti del mare come [[tonno]], [[sgombro]], [[aragosta]], [[polpo]], [[calamaro]] e [[ostrica|ostriche]]. Nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]] giunsero a Zanzibar gli [[arabi]] e i [[persia]]ni, che portarono una tradizione culinaria molto più sofisticata, e nuovi ingredienti (tra l'altro [[spezie]], [[palma da cocco|cocco]], [[Mangifera indica|mango]], [[agrumi]], [[Riso (alimento)|riso]]). Uno dei piatti tipici di Zanzibar, il riso [[pilau]] speziato (con cocco, noci e spezie) è uno dei piatti in cui è più evidente il retaggio arabo.
 
A cavallo fra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVI secolo]] i [[portoghesi]] estesero rapidamente il proprio dominio sulle regioni costiere dell'[[Africa orientale]], Zanzibar inclusa. L'influenza portoghese sulla cucina zanzibari è legata soprattutto all'introduzione di quelle che oggi sono le tre colture principali di Zanzibar: la [[manioca]], il [[mais]] e l'[[ananas]].
 
Nel [[1651]] i portoghesi furono scacciati dagli arabi del [[sultanato]] di [[Oman]]. Sotto il governo degli omaniti furono introdotti numerosi tipi di spezie. Inoltre, si intensificarono notevolmente i rapporti con i mercanti [[india]]ni, che iniziarono a stabilirsi sull'isola e portarono la propria tradizione culinaria, con sapori come il [[chutney]], il [[biriyani]], il [[curry]], le torte di pesce, i [[samosa]] e via dicendo. Tutte queste ricette tradizionali indiane, in generale, furono modificate in funzione degli ingredienti localmente disponibili, dando origine a soluzioni originali che sono fra le più tipiche della cucina dell'isola.
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Anche il [[schiavismo in Africa|commercio degli schiavi]] ha influito sulla cucina zanzibari. Molti degli odierni abitanti di Zanzibar sono discendenti di schiavi provenienti dall'entroterra africano, e hanno mantenuto alcune delle loro abitudini alimentari tradizionali. A questa cultura appartengono per esempio le patatine di manioca, [[fagiolini]] bolliti, [[patata dolce|patate dolci]], [[pannocchia|pannocchie]] arrosto e [[igname|ignami]].
 
Nel [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]] l'Africa orientale passò sotto il controllo prima dei [[Germania|tedeschi]] e poi degli [[Regno Unito|inglesi]]. Rispetto ai precedenti colonizzatori, gli [[Europa|Europei]] si mischiarono poco con la popolazione locale, ed ebbero un'influenza sulla cultura (anche culinaria) complessivamente molto minore, anche se alcuni piatti comuni a Zanzibar, come la [[bistecca]] al [[Piper nigrum|pepe]], si possono definire genericamente di origine europea.
 
Dopo l'indipendenza, la Tanzania strinse forti rapporti di collaborazione con la [[Cina]], che inviò a Zanzibar medici, ingegneri e consulenti militari. La popolazione cinese sull'isola oggi è minima, ma alcuni alimenti come la [[salsa di soia]] continuano ad avere una certa diffusione.
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==Collegamenti esterni==
* {{en}}[cita web|http://www.zanzibar.org/emersons/site/cuisine.html |Zazibari cuisine]|lingua=en}}
* [{{cita web|url=http://www.mondointasca.org/nonsoloviaggio/articolo.php?ida=1778&articlePAG=2 |titolo=Zanzibar, l'isola dei buongustai]}}
{{Portale|cucina}}