Elegie (Properzio): differenze tra le versioni
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Le '''''Elegie di Properzio''''' (in [[Lingua latina|latino]] '''''Elegiarum libri IV''''' o più semplicemente '''''Elegiae''''') sono una raccolta di [[poesie]] [[elegia]]che pubblicate nella seconda metà del I secolo a.C. dal [[poeta]] [[Antica Roma|latino]] [[Sesto Properzio]].
{{Citazione|Cinzia per prima con i cari occhi mi prese, misero,<br
== Contenuti ==
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Nei venticinque componimenti di cui consta il terzo libro, invece, alle poesie d'amore si affiancano dichiarazioni di poetica e poesie d'argomento politico e civile.
Nel quarto libro, il meno corposo (undici componimenti), i temi civili e la propaganda augustea diventano preponderanti, in particolare nelle cosiddette ''Elegie romane''. Qui Properzio intende ispirarsi al modello principale dell'alessandrinismo, Callimaco, riprendendo in particolare gli "Aitia" (Le Cause), in cui si illustravano le origini di miti e culti religiosi. Lo stesso si propone di fare il "Callimaco Romano" nel suo Libro IV.
== La figura di Cynthia ==
I tentativi di ricostruire la realtà [[biografia|biografica]] della protagonista assoluta della "Monobiblos" di Properzio è stato da sempre un compito difficile e delicato per via del fatto che inevitabili deformazioni si vengono a creare nel passaggio dalla realtà alla finzione letteraria.<br />
Un'antica testimonianza dello [[scrittore]] latino [[Apuleio]] (Apologia, 10) identifica questo personaggio con una certa Hostia. Tale testimonianza pare avvalorata da diverse osservazioni: in primo luogo l'equivalenza di [[sillaba|sillabe]] tra il nome fittizio e il nome reale; il nome di Cynthia inoltre poteva ben gareggiare con lo [[pseudonimo]] dato da altri poeti elegiaci alle donne amate in quanto rievocava [[Apollo]] Cinzio (ovvero nato sul [[Monte Cinto]], nell'[[isola]] di [[Delo]]).
Lo stesso Properzio accenna alla presenza di un antenato poeta nella famiglia della donna, il quale potrebbe essere identificato con Hostius, autore, probabilmente poco dopo il [[129 a.C.]], di un [[poema]] [[epica|epico]]-[[storia|storico]] sul [[Bellum Histricum]] e ancora una volta appartenente alla stessa famiglia riportata da [[Apuleio]] <ref>Properzio, ''Elegie'', III, 20, v. 8</ref>.
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== Collegamenti esterni ==
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{{Portale|Antica Roma|Letteratura|Lingua latina}}
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