Grotte di Frasassi: differenze tra le versioni
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| Riga 27: ===Gli antefatti=== La scoperta delle Grotte di Frasassi (Grotta Grande del Vento) risale al 25 settembre [[1971]] ad opera di Rolando Silvestri del Gruppo Speleologico Marchigiano CAI di [[Ancona]] che ne individuò l'entrata durante la spedizione guidata da [[Giancarlo Cappanera]]. La prima grande scoperta speleologica nell'area di Frasassi, quella della Grotta del Fiume, avvenne precedentemente il 28 giugno 1948 ad opera del Dott.Mario Marchetti cofondatore del Gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona. Negli [[anni 1950]] e [[Anni 1960|1960]], i gruppi del CAI ([[Club Alpino Italiano]]) di [[Jesi]] e [[Fabriano]] esplorarono le cavità della zona, tra cui, nel [[1966]], una diramazione lunga più di {{M|1|k|m}} che parte dalla Grotta del Fiume. Nel luglio [[1971]] un gruppo di 7 esploratori [[ === La scoperta della Grotta Grande del Vento === Riga 45: In effetti le esplorazioni continuarono per tutto il resto dell'anno. L'8 dicembre [[1971]] venne scoperto un collegamento tra la Grotta del Fiume e la Grotta Grande del Vento, che venne ribattezzato "Condotta dei fabrianesi", si creò così il Complesso carsico "Fiume-Vento". Le scoperte si susseguirono negli anni e numerosi altri ambienti più o meno accessibili furono scoperti ed esplorati dagli [[Speleologo|speleologi]]. Al momento il complesso delle grotte di Frasassi ha una lunghezza di oltre 40 Anche l’apertura al pubblico del complesso di gallerie presentò non pochi problemi di ordine tecnico che ebbero inizio già dai calcoli necessari per stabilire il punto esatto in cui scavare il tunnel di accesso. Riga 63: All'interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali, formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all'opera dell'acqua e della roccia. L'acqua, veicolando il biossido di carbonio nelle rocce calcaree, crea un processo chimico che da origine all'idrogenocarbonato di calcio, un sale che esiste solamente in soluzione [H2O+CO2+CaCO3 = Ca(HCO3)]. Tale fenomeno determina il trasferimento di piccole quantità di carbonato di calcio da un posto all'altro e, nel corso di uno [[stillicidio]] che dura millenni, finisce per formare delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme completamente casuali e a volte anche curiose. Le concrezioni si dividono in [[Stalagmite|stalagmiti]] (colonne che crescono progredendo dal basso verso l'alto) e [[Stalattite|stalattiti]] (che invece scendono dal soffitto delle cavità). Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno "battezzate" denominandole in maniera curiosa. Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i "Giganti", il "Cammello" e il "Dromedario", l'"Orsa" , la "Madonnina", la "Spada di Damocle" (la stalattite più grossa, di 7,40 m di altezza e 150 All'interno delle grotte sono presenti anche dei laghetti in cui ristagna l'acqua dello stillicidio e dei "pozzi", cavità cilindriche profonde fino a 25 m che possono raccogliere l'acqua o convogliarla verso piani carsici inferiori. Riga 91: == Collegamenti esterni == * * {{Grotte Italia}} {{Controllo di autorità}} {{Portale|Marche|Scienze della Terra}} [[Categoria:Grotte delle Marche|Frasassi]] [[Categoria:Geografia della provincia di Ancona]] [[Categoria:Genga]] | |||