Dirar ibn al-Azwar: differenze tra le versioni
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Le forze dell'[[esercito dei Rashidun]] lasciarono la capitale di [[Medina]] probabilmente nell'autunno del 633 o agli inizi del 634. Essa dapprima impegnarono combattimento coi [[Bizantini]] e li sconfissero nella [[battaglia di Dathin]] il 4 febbraio. L'Imperatore [[Eraclio]], fermatosi a [[Emesa]] (ora [[Homs]], in [[Siria]]), ricevette rinforzi e li spedì a sud a protezione di [[Caesarea Maritima]]. Per reagire a ciò, il comandante [[Khalid ibn al-Walid]] ricevette l'ordine del califfo d'interrompere le operazioni contro l'[[Impero sasanide]] e di guadagnare il ''[[Grande Siria|Bilād al-Shām]]'', impegnando il nemico in battaglia. A metà di essa si tramanda che l'impetuoso Ḍirār abbia così apostrofato Khālid:
{{quote|Perché aspettiamo, quando Allah, l'Altissimo, è dalla nostra parte? Per Allah, i nostri nemici penseranno che noi abbiamo paura di loro. Li aggrediremo con te.<ref name="justislam36">Waqidi: p. 36 [http://www.justislam.co.uk/The%20Sword%20of%20Allah/29.05.html], Cap. 29 in: ''In Swords of Allah''. N.B. Questo dialogo è messo in dubbio dagli studiosi, dal momento che solo [[al-Waqidi]] lo riporta.</ref>}}
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Khālid decise di permettere che i singoli campioni musulmani combattessero contro i campioni bizantini anche perché, in caso di loro vittoria, sarebbero stati eliminati ufficiali bizantini abili, facilitando il compito delle forze islamiche. Pertanto Khālid permise a Ḍirār di agire secondo questo intendimento e Ḍirār prese quindi con sé [[corazza]] ed [[elmetto]] per proteggersi dagli [[arcieri]] bizantini, notoriamente molto abili, tenendo col braccio il suo [[scudo]] fatto di pelle d'[[elefante]], una volta appartenuto a un Bizantino. [[Waqidi]] afferma che Ḍirār lanciò il suo personale grido di battaglia quando s'avvicinò al nemico:
{{quote|"Io sono la morte dei Pallidi (vólti)<br>Io sono l'uccisore dei Bizantini<br>Io sono un flagello mandato su di voi<br>Io sono Ḍirār ibn al-Azwar!" <ref name="justislam36"/>}}
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As a few of the Roman champions advanced to answer his challenge, Dhiraar immediately abandoned his armor and garments and the Romans knew him at once as the Naked Champion. In the next few minutes, Dhiraar killed several Romans, including two generals, one of whom was the governor of [[Amman]] and the other the governor of [[Tiberias|Tiberius]]. this progress allow Khalid to seize the advantage Byzantine's rank disorder and morale breakdown after the death of many Rome soldiers or generals in the close combats due to Dhiraar's action.<ref>Book "Sword of Allah" written by Retd. Lt. Gen. A. I. "Sword of Allah" written by Retd. Lt. Gen. A. I. Ikram</ref>
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