MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo: differenze tra le versioni

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Concluso il concorso, le linee guida e le forme iniziali sono coerentemente sviluppate nel corso della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, che confermano l'idea di un [[campus]] urbano, in cui la tradizionale nozione di edificio si amplia in una dimensione più vasta, che investe tanto lo spazio della città quanto quello interno, a prevalente destinazione museale. L'articolazione funzionale, strutturata in aree con connotazioni precise, percorsi e zone polivalenti e flessibili, prevede sostanzialmente i due musei – MAXXI arte e MAXXI architettura – che ruotano intorno alla grande hall a tutta altezza attraverso la quale si accede ai servizi di accoglienza, alla caffetteria e alla libreria dedicata, ai laboratori didattici, all'auditorium e alle sale per eventi dal vivo e per convegni, alle gallerie dedicate alle esposizioni temporanee e alle collezioni di grafica e fotografia.
 
Il progetto si confronta con il sistema urbano delle caserme, adottandone il profilo contenuto e orizzontale. La circolazione interna confluisce in quella urbana, sovrapponendo più strati di percorsi intrecciati e di spazi aperti alle condizioni specifiche del luogo. Le complessità delle forme, il variare e l'intrecciarsi delle quote determinano una trama spaziale di grande complessità. L'andamento rigato della copertura contiene una memoria degli shed dei capannoni preesistenti. Il percorso pedonale – che all'interno diverrà museale – attraversa il sito seguendo la sagoma arrotondata del museo e scivolando sotto i volumi in aggetto degli edifici. Il progetto sembra alludere alle stratificazioni storiche e archeologiche della città di Roma che si presentano con la metafora dei layers digitali.
 
[[File:MAXXI Museum interior 05.JPG|thumb|Scorcio interno]]
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=== Il cantiere ===
Sono in [[calcestruzzo]] le pareti che caratterizzano la forma e la struttura del MAXXI, come pure le superfici orizzontali, le lame di copertura, interamente rivestite in cemento fibrorinforzato (GRC), e gran parte delle finiture (superfici a vista, pavimenti, arredi).
 
[[File:cantiere Galasso.jpg|thumb|left|Il cantiere del MAXXI nel febbraio del 2006]]
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L'impiego dell'acciaio è destinato ai collegamenti verticali e ad altri elementi architettonici come le travi di collegamento tra le pareti in calcestruzzo e i pilotis che sostengono i volumi in aggetto.
 
Il carattere fondamentale del progetto architettonico e strutturale è contenuto nell'idea di parete, {{chiarire|intesa come elemento ordinatore dello spazio.}} Gli spazi interni delle gallerie sono racchiusi da {{chiarire|coppie di pareti }}che corrono parallele secondo la configurazione spaziale dell'edificio. Generalmente {{chiarire|cieche}} (prive di aperture), queste pareti superano la distinzione tra struttura portante e tamponatura riassumendole in un unico elemento in calcestruzzo armato.
 
Il sistema di copertura è interamente prodotto fuori opera: integra gli elementi di serramento, i dispositivi di controllo dell'illuminazione naturale, gli apparecchi per l'illuminazione artificiale, i meccanismi per il contenimento del calore da irraggiamento solare. Composto da una doppia vetrata superiore e da un'ulteriore vetrata inferiore, è protetto all'esterno da un frangisole costituito da griglie metalliche che, oltre a schermare la luce, diventano passerelle percorribili a fini manutentivi.
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=== Programma culturale ===
[[File:MAXXI Museum interior 10.JPG|thumb|upright|Panoramica interna]]
 
Il programma culturale del MAXXI architettura si sviluppa secondo le due linee di attività distinte. La prima linea d’intervento considera la documentazione e la ricerca il punto di avvio delle riflessioni critiche sul presente e sul passato prossimo della cultura architettonica, sul paesaggio italiano, considerando le opere, i personaggi, le storie che lo hanno disegnato nel corso del [[Novecento]]. Fa capo al Centro archivi di architettura, istituito nell’ambito del Museo di architettura, che opera con un arco cronologico di riferimento che va dal Novecento a oggi studiando e curando le collezioni di architettura e le proprie raccolte di documenti. È anche un laboratorio sperimentale che svolge compiti di promozione culturale per favorire la ricerca storica e l’indagine sistematica sulla ricchissima vicenda italiana del Novecento, mettendo a punto strategie, standard e strumenti per la conservazione, il restauro, l’accesso alle fonti documentarie.
 
La seconda linea di intervento è rivolta ai temi emergenti sull’architettura. Attraverso un confronto dinamico intende incoraggiare ed evidenziare gli sconfinamenti dell’architettura verso la vasta gamma di esperienze proprie della cultura contemporanea come quelle discipline creative di progetto che vanno dall’industrial design alla comunicazione visiva, alle installazioni artistiche e ambientali.
 
=== Le collezioni di architettura ===
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== Bibliografia ==
{{C|Lunga elenco non selezionato di testi non citati nella voce, tutti rilevanti?|architettura|settembre 2014}}
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* [{{cita web|url=http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=720&lang=it |titolo=Recensione di una delle mostre inaugurali del MAXXI, dedicata all'architetto Luigi Moretti]}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.fondazionemaxxi.it |Sito ufficiale]}}
* [{{cita web|http://www.beniculturali.it |MiBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali]}}
* [{{cita web|http://www.parc.beniculturali.it/ita/appuntamenti/mostre/net_space.htm |Net-Space al Maxxi]}}
* [{{cita web|http://www.arte.rai.it/articoli/affaire-maxxi/14215/default.aspx |Affaire MAXXI, sul portale RAI Arte]}}
* [http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it/maxxi/home "MAXXI B.A.S.E."] Archivi e collezioni
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