Mano invisibile: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua||La mano invisibile}}
La '''Mano Invisibile''' è una metafora creata da [[Adam Smith]] per rappresentare la ''Provvidenza ''(in qualche modo immanente), grazie alla quale nel [[libero mercato]] la ricerca egoistica del proprio interesse gioverebbe tendenzialmente all'interesse dell'intera società e mirerebbe a trasformare quelli che costituiscono "vizi privati" in "pubbliche virtù".
Successivamente, dopo [[Léon Walras]] e [[Vilfredo Pareto]], è stata normalmente intesa come metafora dei meccanismi economici che regolano l'[[economia di mercato]] in modo tale da garantire che il comportamento dei singoli, teso alla ricerca della massima soddisfazione individuale, conduca al [[benessere]] della società.
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== La mano invisibile in Adam Smith ==
L'espressione usata da [[Adam Smith]] in vari luoghi di tre delle sue opere maggiori, e più precisamente in ''Storia dell'astronomia'', ''Teoria dei sentimenti morali'' e infine nella più celebre ''[[Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni]]''.
=== ''Storia dell'astronomia'' ===
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{{Citazione|Il piantare o il dissodare spesso regolano, più che animare, l'attiva fertilità della natura; e dopo che queste operazioni sono state compiute, gran parte del lavoro è sempre lei a doverlo fare. I lavoratori e gli animali da lavoro impiegati nell'agricoltura, pertanto, non solo danno luogo, come gli operai delle manifatture, alla riproduzione di un valore uguale al loro consumo, ossia uguale al capitale che li impiega, aumentato dei profitti del suo proprietario, ma danno luogo a un valore molto maggiore [...] Nessuna uguale quantità di lavoro produttivo impiegata nelle manifatture può mai dar luogo ad una così grande riproduzione di valore. Nelle manifatture la natura non agisce affatto ed è l'uomo che fa tutto|''[[La ricchezza delle nazioni|Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni]]'' - Libro II, Cap. V, p. 358)}}
L'estensione delle colture porta ad un aumento sia delle [[Rendita (economia)|rendite]] dei proprietari terrieri (maggiore domanda di terra) sia dei [[salario|salari]] (maggiore domanda di lavoro).
Da ciò segue che l'interesse di coloro che vivono di [[Rendita (economia)|rendita]] e di [[salario]] «è strettamente e inseparabilmente connesso all'interesse generale della società» (Libro I, Cap. XI, p.
L'estensione del commercio e della manifattura, invece, comporta una riduzione dei [[profitto|profitti]] (maggiore offerta, minori prezzi):
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== La mano invisibile nell'Economia del benessere ==
Il [[Teoremi dell'economia del benessere|primo teorema dell'economia del benessere]] afferma che qualsiasi [[concorrenza perfetta|sistema economico perfettamente concorrenziale]] raggiunge un equilibrio [[Ottimo paretiano|Pareto-ottimale]], ovvero una situazione in cui non è possibile incrementare l'[[utilità (economia)|utilità]] di un agente, senza ridurre quella di almeno un altro agente.
Tale teorema, che sostituisce le leggi del mercato alle «inclinazioni naturali» di Smith, viene spesso considerato come una formulazione analitica della metafora della mano invisibile<ref>Ad esempio: Bruna Ingrao e Giorgio Israel, ''La mano invisibile. L'equilibrio economico nella storia della scienza'', ISBN 88-420-7977-4, Laterza, Bari, 2006
La mano invisibile viene pertanto assunta, sia dai sostenitori che dai critici del [[liberismo]] e del [[neoliberismo]], come il principio fondamentale di tali dottrine<ref>Ad esempio tra i sostenitori l'[http://www.adamsmith.org/about/ Adam Smith Institute], tra i critici [[Joseph Stiglitz]][http://www2.gsb.columbia.edu/faculty/jstiglitz/download/opeds/There_Is_No_Invisible_Hand.htm], ''[[I ruggenti anni Novanta]]'', ISBN 88-06-17651-X, Torino, Einaudi, 2005</ref>
Tuttavia, i lavori di [[Amartya Sen|Sen]], [[Herbert Scarf|Scarf]], [[Gérard Debreu|Debreu]] e Sonnenschein hanno dimostrato come tali teoremi siano falsi nei mercati reali, mancando il requisito della [[concorrenza perfetta]].
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== Bibliografia ==
* [[Adam Smith]]. ''An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations''. 1776
* [[Kenneth Arrow|Arrow, K. J.]] e Hurwicz, L., ''"On the stability of the competitive equilibrium"'', Econometrics, n. 22, pp
* [[Herbert Scarf|Scarf, H. E.]], ''[http://cowles.econ.yale.edu/~hes/pub/analysis.pdf An analysis of markets with a large number of participants]'', 1962, Princeton University Conference Paper. Presente in ''Recent Advances in Game Theory'', Philadelphia, The Ivy Curtis Press, 1962 ISBN 0-691-07902-1 (ristampa)
* Sen, A. K. ''The Impossibility of a Paretian Liberal'', Journal of Political Economy, n. 78, 1970, pp
* Sen, A. K. ''The Impossibility of a Paretian Liberal: Reply'', Journal of Political Economy, n. 79, 1971, pp
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
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* {{en}}[http://cowles.econ.yale.edu/~hes/ Sito personale] di [[Herbert Scarf]]
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[[Categoria:Storia del pensiero economico]]
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