Nonostante il grande successo dell’Audi A6 C6 che consolida la posizione del marchio tra le vetture del segmento E, la settima generazione dell'Audi A6 debutta all’inizio del 2011 in versione berlina. La nuova serie propone molti contenuti dell’Audi A7 e si allinea ai nuovi contenuti stilistici e contenutistici del brand dei quattro anelli, come la realizzazione di molti elementi in lega d’alluminio, per contenere il peso.
===Design e interni===
La nuova serie deriva della [[Audi A7|A7]] e propone forme a metà strada tra la [[Audi A4|A4]] e la [[Audi A8|A8]] rafforzate da accenti più sportivi. L’auto grossomodo non viene stravolta anche se si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un’auto nel complesso più affilata e sportiva. Le dimensioni rimangono sostanzialmente le stesse del modello precedente (si segnala solo un +1,5cm in larghezza), mentre lo stile è più moderno pur senza intaccare minimamente la sua identità di berlina di rappresentanza con i [[berlina 3 volumi|tre volumi]] ben definiti. Il muso riprende la calandra Single Frame, tipicamente Audi, e i fari hanno un profilo “mosso” grazie alla geometria delle luci diurne a led, che diventa particolarmente “cattiva“cattiva” con l’optional delle luci interamente a led. La fiancata è invece forse meno aggressivoaggressiva e muscolosomuscolosa ma guadagna notevolmente in eleganza soprattutto per le superfici della carrozzeria, lisce, pulite e raccordate, e per il tetto ad arco. La coda invece appare più cattiva del modello precedente: è infatti più corta, c’è un accenno di [[spoiler (veicoli)|spoiler]] sul cofano posteriore e i fari sono estesi in larghezza per dare l’impressione di un’auto più piantata al suolo. Anche internamente l’auto riprende gli stilemi dell’Audi A7, pur mantenendo gli spazi della generazione precedente e l’alto livello per le finiture e la scelta dei materiali. Nei posti anteriori si sta molto comodi e seduti piuttosto in basso, con l’ampio tunnel centrale che separa nettamente i due sedili. Il quadro strumenti è più esteso del modello precedente e integra un grande schermo, in opzione anche a colori, per il computer di bordo. La plancia pur non avendo forme particolari è diversa da quella del modello precedente, soprattutto per l’adozione di un monitor a scomparsa per l’infotaiment e i servizi di bordo, e si caratterizza per gli estesi inserti in legno o alluminio. Un piccolo difetto è rappresentato dai tanti comandi raggruppati subito dietro la leva del cambio: essi servono a gestire la radio, l’eventuale navigatore e la risposta di sterzo, cambio, motore e sospensioni ma sono molto numerosi e costringono ad abbassare lo sguardo per trovare il comando giusto. I posti posteriori sono altrettanto comodi (anche grazie al clima quadrizona opzionale con cui ciascuno può crearsi il giusto ambiente), ma si viaggia bene in quattro, e meno in cinque, a causa del tunnel della trasmissione. Si registra un piccolo passo indietro rispetto alla precedente versione nel vano bagagli, non tanto per la sfruttabilità e la regolarità, e nemmeno per le ottime finiture, ma per la capienza inferiore. (530 l contro 546 l).
===Struttura, meccanica e motori===
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