Patti Lateranensi: differenze tra le versioni
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Per la prima volta figura l'avvocato concistoriale [[Francesco Pacelli]] quale plenipotenziario per il Vaticano, fratello di [[Papa Pio XII|Eugenio Pacelli]], futuro segretario di Stato prima e papa Pio XII poi. Da parte italiana fu scelto [[Domenico Barone]].
L'11 febbraio ricorreva l'anniversario dell'apparizione di [[Nostra Signora di Lourdes]]; la scelta di firmare il concordato in quell'occasione intendeva rimarcare la soddisfazione da parte vaticana per i nuovi patti e poteva avere altri significati politici. Il 13 febbraio 1929 Pio XI tenne un discorso a un'udienza concessa a professori e studenti dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], che passò alla storia per un passaggio in cui [[Benito Mussolini]] è indicato come «l'uomo che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare»: {{
E così, insieme al Trattato, si è studiato un Concordato propriamente detto e si è potuto rivedere e rimaneggiare e, fino ai limiti del possibile, riordinare e regolare tutta quella immensa farragine di leggi tutte direttamente o indirettamente contrarie ai diritti e alle prerogative della Chiesa, delle persone e delle cose della Chiesa; tutto un viluppo di cose, una massa veramente così vasta, così complicata, così difficile, da dare qualche volta addirittura le vertigini. E qualche volta siamo stati tentati di pensare, come lo diciamo con lieta confidenza a voi, sì buoni figliuoli, che forse a risolvere la questione ci voleva proprio un Papa alpinista, un alpinista immune da vertigini ed abituato ad affrontare le ascensioni più ardue; come qualche volta abbiamo pensato che forse ci voleva pure un Papa bibliotecario, abituato ad andare in fondo alle ricerche storiche e documentarie, perché di libri e documenti, è evidente, si è dovuto consultarne molti. Dobbiamo dire che siamo stati anche dall’altra parte nobilmente assecondati. E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale, per gli uomini della quale tutte quelle leggi, tutti quegli ordinamenti, o piuttosto disordinamenti, tutte quelle leggi, diciamo, e tutti quei regolamenti erano altrettanti feticci e, proprio come i feticci, tanto più intangibili e venerandi quanto più brutti e deformi.
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Dopo gli accordi di Villa Madama {{chiarire|alcuni costituzionalisti|chi?}} ritengono che si sia rafforzata la tesi che il Concordato possa essere sottoposto a referendum, {{citazione necessaria|non avendo la valenza di un vero e proprio trattato internazionale fra stati ma solo di accordo con una confessione religiosa}}.
===Dibattito sulla possibilità di recesso unilaterale===
Oltre all'accordo bilaterale e alla modifica costituzionale unilaterale, esiste una terza strada, cioè la denuncia unilaterale del concordato e la dichiarazione di un governo di non rispettare più il trattato con paese estero (possibilità prevista anche dalla [[Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati|Convenzione di Vienna]]), per precisa scelta politica (dettata, ad esempio, dalla convinzione che la Chiesa avrebbe violato il trattato con alcune ingerenze politiche); inoltre, introducendo ad esempio il [[divorzio (ordinamento civile italiano)|divorzio]] o sottraendo alla legislazione ecclesiatica, come prescrive l'articolo 11 del Trattato Lateranense, la giurisdizione sul controverso caso delle [[
La dottrina giuridica rimane combattuta e incerta sulla possibilità, per questo la maggioranza dei giuristi risulta sostenere le prime due soluzioni rispetto alla terza.
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==Collegamenti esterni==
* Testi integrali delle due versioni del Concordato Lateranense - [http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19290211_patti-lateranensi_it.html 1929] e [http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19850603_santa-sede-italia_it.html 1984]
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* [http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/06/Quando_Papa_non_piu_prigioniero_co_9_090206001.shtml ''Quando il Papa non fu più prigioniero. I Patti che posero fine alla Questione romana''] articolo di [[Ernesto Galli Della Loggia]], dal ''Corriere della Sera'' del 6 febbraio 2009, p. 44. Archivio storico. <small>URL visitato il 18 novembre 2011</small>
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