Projekt Riese: differenze tra le versioni

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Nessuno tunnel è stato completato; tutti sono in diversi stati di completamento con solo una piccola percentuale rinforzata con il cemento.
 
L'obiettivo del progetto rimane incerto a causa della mancanza di documentazione.<ref>{{Cita |Albert Speer |p. 217 |harv1 }}</ref><ref>{{Cita |Nicolaus von Below |p. 352|harv2 }}</ref><ref>{{Cita |Neil Short |p. 14, 23|harv3 }}</ref> Alcune fonti suggeriscono che tutte le strutture erano parte del quartier generale del Führer; secondo altre, era una combinazione di quartier generali e industrie per armi,<ref>{{Cita |Franz Seidler | pp. 218–219|harv7}}</ref><ref>{{Cita |Kosmaty|p. 146|harv8}}</ref> ma rispetto a strutture simili può indicare che solo il castello è stato adattato come un quartier generale o altro residenza ufficiale e che le gallerie dei monti Owl sono state pianificati come una rete di fabbriche sotterranee.<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 143|harv4 }}</ref><ref>{{Cita |Bella Gutterman |p. 143|harv5 }}</ref><ref name="ReferenceA">{{Cita |Jacki Kalarus |p. 5|harv6 }}</ref>
 
I lavori di costruzione furono eseguiti da [[Lavoro forzato|lavoratori forzati]], [[Prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]], e [[Prigione|prigionieri]] dei [[Campo di concentramento|campi di concentramento]], e molti hanno perso la vita per lo più a causa di malattie e malnutrizione.
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[[File:Riese Rzeczka korytarz 344.jpg|thumb|Complesso Rzeczka]]
[[File:Castle Fürstenstein.JPG|left|thumb|Il [[castello di Książ]]]]
In presenza di crescenti incursioni aeree [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleate]], la Germania nazista trasferì gran parte della sua produzione di armamenti strategici in regioni più sicure tra cui il distretto [[Sudetenland]].<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 5|harv4 }}</ref><ref name="ReferenceB">{{Cita |Jacki Kalarus |p. 3|harv6 }}</ref><ref>{{Cita |Piotr Kałuża |p. 4|harv9 }}</ref> I piani per la protezione delle infrastrutture critiche coinvolse anche il trasferimento delle fabbriche di armi ai [[bunker]] sotterranei<ref name="ReferenceB"/><ref>{{Cita |Bella Gutterman |pp. 121–122|harv5 }}</ref><ref>{{Cita |Jacki Kalarus |p. 3|harv6 }}</ref> e la costruzione dei [[Rifugio antiaereo|rifugi antiaerei]] per i funzionari governativi.<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 3|harv4 }}</ref>
 
Nel settembre 1943, il ministro degli armamenti e della produzione bellica [[Albert Speer]] e il capo dell'[[Organizzazione Todt]] iniziarono a discutere del progetto Riese.<ref>{{Cita |Franz Seidler | pp. 218|harv7}}</ref> Di conseguenza, la ''Schlesische Industriegemeinschaft AG'' (''Slesia Industrial Company'') fu creata per svolgere i lavori di costruzione.<ref name="ReferenceC">{{Cita |Bella Gutterman |pp. 120|harv5 }}</ref><ref>{{Cita |Jacki Kalarus |p. 4|harv6 }}</ref><ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 14-15|harv10 }}</ref> Nel mese di novembre sono stati stabiliti i campi collettivi (''Gemeinschaftslager'') per i lavoratori forzati, utilizzando prigionieri di guerra dall'Italia,<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 24|harv4 }}</ref><ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 16|harv10 }}</ref> dall'Unione Sovietica,<ref>{{Cita |Jacki Kalarus |p. 5|harv6 }}<name="ReferenceA"/ref><ref>{{Cita |Piotr Maszkowski |p. 10|harv11 }}</ref> e più tardi dalla Polonia, all'indomani della [[rivolta di Varsavia]].<ref>{{Cita |Franz Seidler | pp. 223|harv7}}</ref><ref>{{Cita |Neil Short |p. 14|harv3 }}</ref>
 
Una rete di strade, ponti, ferrovie a [[scartamento ridotto]] e fu creato per collegare i siti di scavo con le vicine stazioni ferroviarie. I prigionieri riciclarondo materiali da costruzione, tagliando alberi e scavando serbatoi e canali di scolo. Alcune piccole dighe furono costruite per ottenere riserve idriche e sistemi fognari. In seguito, per lo scavo dei tunnel si usarono esplosivi e dopo rafforzati con cemento e acciaio.<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 26-28|harv4 }}</ref> A tale scopo, sono stati impiegati specialisti per l'estrazione, per lo più tedeschi, italiani, ucraini, e cechi ma il lavoro più pericoloso e faticoso fu eseguito dai prigionieri.<ref>{{Cita |Kosmaty|p. 151|harv8}}</ref>
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[[File:Komplex Osówka in 2014 (15).JPG|thumb|upright|Complesso Osówka]]
 
Nel mese di aprile 1944, insoddisfatto per l'avanzamento del progetto, Adolf Hitler ha deciso di consegnare la direzione dei lavori all'Organizzazione Todt e assegnare i lavori ai prigionieri dei [[Lager|campi di concentramento]].<ref name="ReferenceC"/><ref>{{Cita |Franz Seidler | pp. 219-220|harv7}}</ref><ref>{{Cita |Bella Gutterman |pp. 120|harv5 }}</ref><ref>{{Cita |Jerzy Cera|pp. 26|harv14 }}</ref> Furono impiegati tredici campi di lavoro (''Arbeitslager'', AL), alcuni posti in prossimità delle gallerie. La rete di questi campi fu chiamata ''Arbeitslager Riese'' e faceva parte del [[campo di concentramento di Gross-Rosen]].<ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 16|harv10 }}</ref> L'amministrazione del AL Riese e del comandante del campo, SS-[[Hauptsturmführer]] Albert Lütkemeyer,<ref>{{Cita |Bella Gutterman |pp. 125|harv5 }}</ref> si trovavano nel AL Wüstegiersdorf. Da dicembre 1944 a gennaio 1945 i detenuti furono sorvegliati da 853 soldati delle [[SS]].<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 6|harv4 }}</ref>
 
Secondo i dati incompleti, almeno 13.000 prigionieri hanno lavorato per il progetto,<ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 20|harv10 }}</ref> la maggior parte di loro sono stati trasferiti dal [[campo di concentramento di Auschwitz]].<ref>{{Cita |Jacki Kalarus |p. 13|harv6 }}</ref> I documenti consentono l'identificazione di 8.995 prigionieri.<ref>{{Cita |Bella Gutterman |pp. 126-127|harv5 }}</ref> Tutti loro erano ebrei,<ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 16|harv10 }}</ref> circa il settanta per cento dall'Ungheria, il resto da Polonia, Grecia, Romania, Cecoslovacchia, Paesi Bassi, Belgio e Germania.<ref>{{Cita |Cybulski|p. 277|harv15 }}</ref><ref>{{Cita |Bella Gutterman |pp. 127|harv5 }}</ref> La mortalità era molto alta a causa di: malattie, malnutrizione, stanchezza, lavori pericolosi e il trattamento dei detenuti da parte delle guardie tedesche.<ref>{{Cita |Mariusz Aniszewski |p. 48–57|harv4 }}</ref><ref>{{Cita |Jerzy Cera|pp. 21-22|harv14 }}</ref> Molti prigionieri esausti furono re-inviati al campo di concentramento di Auschwitz.<ref>{{Cita |Bella Gutterman |pp. 127-128|harv5 }}</ref><ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 17|harv10 }}</ref> La deportazione di 857 prigionieri è documentata, così come 14 esecuzioni dopo tentativi di fuga falliti. Un totale stimato di 5.000 vittime hanno perso la vita.<ref>{{Cita |Abraham Kajzer |p. 20|harv10 }}</ref>
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}}cita [web|url=http://www.riese.krzyzowa.org.pl/?lang=en&ref=start&rt= |titolo=Progetto Riese]|lingua=en}}
* {{en}}cita [web|http://en.gross-rosen.eu/historia-kl-gross-rosen/historia-al-riese/ |Museo di Gross-Rosen ]|lingua=en}}
 
{{portale|nazismo}}