Vitigno autoctono: differenze tra le versioni

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Il '''vitigno autoctono''' è una particolare varietà di [[Vitis|vite]] utilizzata per la produzione di [[vino]], coltivato e diffuso nella stessa zona storica di origine del [[vitigno]] stesso, trattasi quindi di un vitigno non trapiantato da altre aree.
 
Ogni vitigno [[autoctono (biologia)|autoctono]] presenta una sua caratteristica e distintiva forma e colore del [[grappolo]], del [[cariosside|chicco]] e delle [[foglia|foglie]] e conferisce al vino, da esso ottenuto, alcune caratteristiche organolettiche ben precise e tipiche.
 
La coltivazione e la difesa dei vitigni autoctoni, ed anche la riscoperta di vitigni quasi scomparsi dal panorama agricolo viene intrapresa nell'ambito dello sviluppo dell'industria enologia verso la creazione di prodotti di qualità, a denominazione locale, in grado di combattere l'importazione di vini provenienti dal altre regioni o aree del [[mondo]] ed anche a contrastare, se possibile, la commercializzazione dei vini commerciali a basso costo e privi di specifiche proprietà organolettiche.