Franco Martinengo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 77716630 di 83.211.68.207 (discussione) |
|||
Riga 20:
Nel [[1928]] trova occupazione negli [[Stabilimenti Farina]], all'epoca importante carrozzeria torinese, dove le sue doti di disegnatore vengono subito notate dal fratello del fondatore. [[Battista Farina]], infatti, era un abilissimo modellatore della materia, ma totalmente negato nel disegno e con Martinengo instaura un'immediata intesa artistica, destinata a durare e produrre capolavori nei successivi quattro decenni.
Nel [[1930]] Battista Farina decide di mettersi in proprio fondando la ''[[Pininfarina|Società anonima Carrozzeria Pinin Farina]]''. Martinengo prosegue la sua attività presso gli [[Stabilimenti Farina]] e
Quando l'ormai attempato ''Pinin'' decise di attenuare gradualmente il suo ruolo aziendale, iniziando il trasferimento delle responsabilità dirigenziali al figlio e al genero, affidò la direzione del Centro Stile a Martinengo, incarico che egli ricoprì ininterrottamente dal [[
Sotto la direzione di Martinengo e la supervisione artistica di ''Pinin'', sempre più libero da gravami imprenditoriali, il Centro Stile Pininfarina diviene una sorta di [[falansterio|falansterio estetico]] in cui si muovono giovani e talentuosi disegnatori del calibro di [[
L'ultima opera nata dalla collaborazione tra ''Pinin'' e Martinengo, su disegno di quest'ultimo, fu il [[prototipo]] dell'[[Alfa Romeo Spider (Duetto)|Alfa Romeo "Duetto"]], esposto al [[Salone di Ginevra]] del [[1966]], poche settimane prima dell'improvvisa morte del grande carrozziere torinese. Dopo la scomparsa di ''Pinin'', Martinengo continuò a dirigere il Centro Stile Pininfarina, ma giunto ad aver maturato l'età pensionabile, preferì lasciare spazio ai giovani, seguendo l'esempio del suo mentore. Forse non è un caso il nuovo prototipo presentato al Salone di Ginevra del [[1973]] fosse denominato proprio "[[Autobianchi A112 Pininfarina Giovani|Pininfarina Giovani]]".
|