Abu Omar al-Shishani: differenze tra le versioni
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{{Infobox militare
|Nome = Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome = ''Abū ʿOmar al-Shishānī''
|Data_di_nascita = [[11 gennaio]] [[1986]]
|Nato_a = [[Municipalità di Akhmeta|Birkiani]]
|Data_di_morte =
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = [[ceceni|cecena]]
|Religione = [[Chiesa ortodossa|Cristianità ortodossa]] <small>(fino al [[2010]])</small><br>[[Islam]] [[sunnismo|sunnita]] <small>(dal [[2010]])</small>
|Nazione_servita = {{bandiera|Georgia}} [[Georgia]] <small>([[2008]]-[[2010]])</small><br>[[File:Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|21px]] [[Stato Islamico]] <small>(dal [[2013]])</small>
|Forza_armata = [[File:MOD of Georgia logo.png|21px]] [[Georgia|Forze armate della Georgia]] <small>([[2008]]-[[2010]])</small><br>[[File:Emblem of the Islamic State of Iraq and the Levant.png|21px]] [[Stato Islamico|Esercito dello Stato Islamico]] <small>(dal [[2013]])</small>
|Specialità = [[Comandante (grado militare)|Comandante]]
|Anni_di_servizio = [[2008]] - presente
|Grado =[[File:MOD of Georgia logo.png|21px]] [[Sergente]]
|Comandanti = {{bandiera|Georgia}} [[Mikheil Saak'ashvili]]<br>[[File:Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|21px]] [[Abu Bakr al-Baghdadi]]
|Guerre = [[Seconda guerra in Ossezia del Sud]]
*[[Battaglia di Tskhinvali]]
[[Guerra civile siriana]]
*[[Battaglia di Aleppo]]
*[[Assedio di Kobanê]]
|Ref=<ref name=Omar/>
}}
{{Bio
|Nome = Tarkhan Tayumurazovich
|Cognome = Batirashvili
|
|Sesso = M
|LuogoNascita = Birkiani
|LuogoNascitaLink = Municipalità di Akhmeta
|GiornoMeseNascita = 11 gennaio
|AnnoNascita = 1986
|NoteNascita =<ref name=Omar>{{cita web|url=http://www.counterextremism.com/extremists/omar-al-shishani|titolo=Omar al-Shishani|accesso=16 gennaio 2016}}</ref>
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
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|Attività2 = terrorista
|Nazionalità = georgiano
|PostNazionalità = , in precedenza [[sergente]] dell'esercito georgiano e attuale comandante delle formazioni armate dello [[Stato Islamico]] in [[Siria]]; tra questi ranghi è meglio conosciuto col nome di battaglia '''Abū ʿOmar al-Shishānī''' (in [[lingua araba|arabo]]: أبو عمر الشيشاني, ''Abū ‘Umar ash-Shīshānī'' - Abu Omar il ceceno)
}}
==Biografia==
=== Giovinezza e servizio militare === Nato nell'allora [[Repubblica Socialista Sovietica Georgiana]] da Teimuraz Batirashvili - un [[Chiesa Ortodossa|cristiano ortodosso]] appartenente al [[gvari]] Batirashvili - e da una donna musulmana d'etnia Kist (un sottogruppo ceceno del [[Pankisi Gorge]] georgiano) del clan Melkhi<ref name="nina">[http://www.bbc.com/news/world-europe-28217590 "The Georgian roots of Isis commander Omar al-Shishani"], [[BBC]] News, 9 luglio 2014</ref><ref name="siria">[http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-25151104 "Syria crisis: Omar Shishani, Chechen jihadist leader"], BBC News, 3 dicembre 2008</ref><ref>[http://www.newsru.com/world/11jul2014/nechechen.html "Father fighting in Iraq, the red-bearded "Chechen" told me that he really – Georgians"], newsru.com, 11 luglio 2014</ref>, Tarkhan Batirashvili trascorse la sua infanzia nel villaggio di Birkiani, situato nella regione di Pankisi Gorge, e in gioventù lavorò come pastore nelle colline sopra la valle.
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Batirashvili venne decorato per la sua attività bellica<ref name=siria/> e sembrava sul punto di essere promosso ad ufficiale, me nel [[2010]] gli fu diagnosticata la [[tubercolosi]] e il suo passaggio di grado venne bloccato. Dopo aver trascorso vari mesi in un ospedale militare, venne dimesso per motivi di salute; poco dopo tentò di essere re-inserito nelle forze armate del suo paese, ma non ci riuscì<ref name=omar/><ref name=meet/>. Dichiarato inabile anche per il servizio di sicurezza nella Polizia, in quel periodo dovette patire anche la morte della madre a causa di un [[cancro (malattia)|cancro]] e il padre lo descrisse come "molto disilluso"<ref name=meet/>.
=== La conversione all'Islam e la guerra in Siria ===
Secondo il Ministero della Difesa georgiano, Batirashvili venne arrestato nel settembre del 2010 per possesso illegale di armi da fuoco e fu condannato a tre anni di carcere<ref name=meet/>. Dopo aver trascorso circa 16 mesi in prigione, venne rilasciato all'inizio nel [[2012]] e subito dopo abbandonò il paese; in un'intervista pubblicata su un sito web [[Gihadismo|gihadista]], Batirashvili ha dichiarato che l'esperienza del carcere lo aveva trasformato: "Ho promesso a Dio che, qualora fossi uscito vivo dalla prigione, sarei andato ad adempiere il Jihad sulla Via di Dio" (''al-jihād fī sabīl Allāh'')<ref name=meet/>.
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La nuova formazione svolse un ruolo chiave nella cattura della base area di [[Menagh]], avvenuta nell'agosto del 2013, che culminò in un attacco tramite [[autobomba]] che uccise e ferì molti membri delle forze armate siriane regolari<ref>[http://www.nytimes.com/2013/08/06/world/middleeast/rebels-gain-control-of-government-air-base-in-syria.html?_r=2& "Rebels Gain Control of Government Air Base in Syria"], ''[[The New York Times]]'', 5 agosto 2013</ref>. Un ramo della Brigata Muhajireen è stato coinvolto nell'offensiva di [[Governatorato di Laodicea|Laodicea]], svoltasi dal 4 al 19 agosto 2013 e conclusasi con la vittoria delle truppe di [[Bashar al-Assad|Baššār al-Asad]]<ref>[http://www.syriadeeply.org/articles/2013/08/2412/decoder-battle-latakia-begins/#.UgDoe5JGtq8 "Decoder: The Battle for Syria Begins"], ''Syria Deeply'', 5 agosto 2013</ref>.
=== L'adesione
Nel mese di agosto 2013 Batirashvili rilasciò una dichiarazione che annunciava l'espulsione di uno dei comandanti della sua brigata, il cosiddetto [[Emiro]] Sayf Allāh, e di 27 altri suoi uomini dal gruppo: il georgiano li accusò di [[appropriazione indebita]] e di fomentare l'animosità dei siriani locali contro i combattenti stranieri, indulgendo facilmente nella pronuncia di ''[[Takfir|Takfīr]]'' - la "scomunica" - contro altri musulmani, con la susseguente liceità della loro uccisione in quanto [[Apostasia|apostati]].<ref>[http://www.jamestown.org/single/?no_cache=1&tx_ttnews=41255&tx_ttnews=381&cHash=29f5982933f249d513ffd0fd9e3e3085#.VDbUHhajYoq "Influence of Chechen Leader of North Caucasian Fighters in Syria Grows"], ''Eurasia Daily Monitor'', 9 agosto 2013</ref>
Tuttavia, Sayf Allāh negò queste accuse e dichiarò che ciò era avvenuto perché egli si era rifiutato di unirsi allo [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]], che invece godeva del sostegno di Batirashvili<ref>[http://eaworldview.com/2013/11/syria-spotlight-dispute-abu-umar-al-shishani-deputy-seyfullakh-chechen/ "Syria Spotlight: Insurgent Split — The Dispute Between Abu Umar al-Shishani & His Deputy, Seyfullakh the Chechen"], EA WorldView, 23 novembre 2013</ref>.
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Con il distacco dell'ISIS dalle altre forze della [[coalizione nazionale siriana]] e la nascita del cosiddetto "[[califfato]]" guidato da [[Abu Bakr al-Baghdadi]], al-Shishānī ha rapidamente asceso posizioni all'interno dei vertici dello Stato Islamico, tanto che si è parlato di lui come possibile comandante dell'esercito di terra dell'IS dopo la morte di [[Abu Abd al-Rahman al-Bilawi|Abū ʿAbd al-Raḥmān al-Bilāwī]], avvenuta a [[Mossul]] nel giugno 2014.<ref>[http://www.nbcnews.com/storyline/iraq-turmoil/rising-star-isis-has-chechen-background-fierce-reputation-n146466 "Rising Star of ISIS Has Chechen Background and Fierce Reputation"], [[NBC]] News, 2 luglio 2014</ref>
Attualmente Batirashvili è il comandante militare dell'ISIS in Siria<ref>[http://washingtonexaminer.com/chechen-in-syria-a-rising-star-in-extremist-group/article/feed/2146182 "Chechen in Syria a rising star in extremist group"], Associated Press, 2 luglio 2014</ref> e il 16 settembre 2014 ha lanciato le sue truppe all'[[assedio di Kobanê]], perdendo però contro i [[peshmerga]] [[curdi]] a [[gennaio]] [[2015]].
== Note ==
{{references}}
{{portale|biografie|guerra|Islam|Georgia}}
[[Categoria:Da'esh]]
[[Categoria:Gihadismo]]
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