Bosa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Preistoria e periodo romano: Adeguamento di maiuscole/minuscole carattere corsivo/normale dei toponimi a Aiuto:Maiuscolo e minuscolo e a Aiuto:Corsivo.
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Informazioni sulla preistoria
Riga 241:
 
===Preistoria e periodo romano===
Il territorio del comune di Bosa fu abitato già in epoca [[preistoria|preistorica]] e [[protostoria|protostorica]] a partire dall'[[Età del rame]], come dimostrano le numerose ''[[domus de janas|grotticelle funerarie]]'', tramono cuio quellebicellulari diindividuate Monte Furru,in Coroneddu,un Sorighes,numero Ispilluncas,pari Silattariad ealmeno Tentizzos;trentasei i [[nuraghe|nuraghi]]in siti nellevarie località di(Badde MesuOrca, 'eCapitta, RoccasCoroneddu, MonteFuntana FurruLacos, Ispiluncas, Monte NiedduFurru, Santu LoPala 'e Tiria;Cane, ilPontes, villaggioSorighes, nuragicoSilattari, diTentizzos, SaTorre Argentina e LumeneraTuccaravo).
Il rilevante numero di ''[[domus de janas]]'' e la loro superficie, che giunge sino a {{M|88.53|-|m2}}, testimoniano una frequentazione umana piuttosto aggregata ascrivibile all'[[Età del Rame]] (per le tombe dotate di ''[[dromos]]'') o alla [[cultura di Ozieri]] e al [[Neolitico|Neolitico recente]]<ref>{{cita libro|autore=Alberto Moravetti|titolo=Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia|collana=Sardegna archeologica|volume=II|pp=28-32|editore=Carlo Delfino editore|città=Sassari|anno =2000|cid=Alberto Moravetti|url=http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_88_20070112115506.pdf|accesso=17 gennaio 2016}}</ref>.
 
Di particolare rilievo si presenta la Tomba I di Pontes la quale presentava delle pareti interne levigate e dipinte di rosso, simbolo del sangue e della rigenerazione, sulle quali era incisa una raffigurazione di doppie corna, a testimonianza del culto della [[Cultura di Ozieri#La figura del ''Dio Toro''|divinità taurina]].
Si sono rinvenuti, inoltre, i resti di focolari rituali (Tuccaravo) e coppelle a destinazione sacrale scavate nel pavimento di alcuni ipogei (Coroneddu e Funtana Lacos I), mentre in altre tombe si sono riscontrate delle nicchie per le offerte funerarie<ref>{{cita|Alberto Moravetti|p. 87.}}</ref>.
 
Poco numerosi sono, invece, le testimonianze riconducibili all'[[Età del Bronzo]] e alla [[civiltà nuragica]]. Si contano i due [[nuraghe|nuraghi]] complessi siti nelle località di Monte Furru e di S'Abba Druche, ove sono stati individuati anche i resti di una tomba di giganti<ref>{{cita|Alberto Moravetti|p. 103.}}</ref>; di struttura semplice sono, poi, i nuraghi di Rocca Pischinale e di Santu Lò<ref>{{cita|Alberto Moravetti|p. 103.}}</ref>.
 
{{Nota