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Felice Musazzi nacque a [[San Lorenzo (Parabiago)|San Lorenzo]], [[Frazione geografica|frazione]] di [[Parabiago]], da padre tranviere e madre operaia<ref name="storiaradiotv"/><ref name="myword">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.myword.it/spettacolo/dictionary/2344|titolo=Musazzi
|accesso=11 aprile 2013|editore=myword.it}}</ref>. Terminati gli studi, trovò lavoro nell'azienda metalmeccanica [[Franco Tosi Meccanica|Franco Tosi]]<ref name="myword"/>. Già in questi primi anni manifestò una spiccata tendenza alla recitazione, ma allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] partì per il [[Fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]] e venne fatto prigioniero in [[Russia]]<ref name="myword"/>. Solo dopo diversi anni di prigionia riuscì a tornare in [[Italia]] ed a riprendere il proprio lavoro alla Franco Tosi<ref name="myword"/>.
 
Una sera Enrico compra un biglietto per andare a vedere una compagnia che sbanca i botteghini in Lombardia, particolare perché gli attori recitano vestiti da donne e portano sul palco la realtà dei poveri cortili lombardi: sono “I LEGNANESI”, compagnia teatrale fondata da Felice Musazzi nel 1949. Al termine dello spettacolo, attende l’uscita dai camerini di Felice Musazzi per chiedergli un autografo e, quando lo vede davanti a sè, si spinge oltre e domanda di poter assistere allo spettacolo da “dietro le quinte”. Musazzi lo sorprende quando gli comunica di esser stato appena “arruolato” come ballerino in sostituzione di un boys partito per il servizio di leva. Inizierà così un avventura pluridecennale che lo porterà, alla morte di Musazzi, ad esser chiamato - sul finire degli anni Novanta - da Antonio Provasio (la “nuova” Teresa) a interpretare il ruolo di Mabilia: figlia di Teresa e Giovanni, segue il grande sogno di diventate una soubrette di successo come Wanda Osiris, anche se, non riuscendoci, torna sempre alla vita “di cortile”.
Oggi, oltre che interpretare Mabilia, realizza le scenografie e i costumi di questa rivista all’italiana che ogni anno viene presentata in circa 180 repliche, nei principali teatri tra i quali il Sistina di Roma; il Barclays Nazionale, il Lirico, il Puccini, il Manzoni, lo Smeraldo di Milano, il Colosseo di Torino; il Verdi di Firenze; il Politeama di Genova, il Romolo Valli di Reggio Emilia, oltre a tantissimi altri teatri nelle province italiane.
Cantante apprezzato, sempre per i Legnanesi è ideatore delle musiche con il Maestro Arnaldo Ciato e con Andrea Trapasso, oltre che paroliere di tutti i brani dei numeri musicali degli spettacoli. Nel 2014 è uscito il CD “Baci Baci” (ed. Fonola Dischi), che contiene il brano omonimo tratto dallo spettacolo “La finestra sui cortili”, oltre a una intensa e vibrante interpretazione di un classico come “Il mondo” di Jimmy Fontana.
Dagli anni Novanta partecipa anche ad alcuni film e cortometraggi tra i quali la soap “Cento Vetrine” dove ha interpretato il Gioielliere di famiglia; “Vivere” dove ha interpretato per cinque anni la guardia del corpo della famiglia Bonello; il film “Fughe da fermo”, scritto e diretto da Edoardo Nesi, con Marco Messeri, Luciano Federico, Irene Ferri, Marco Cocci con produzione Domenico Procacci. Partecipa inoltre ad alcune promozioni di vario genere tra cui: AISM; Mentadent; Palzola; Solmucol.
 
 
Nell'immediato dopoguerra decise di costituire insieme a [[Tony Barlocco]] e Renato Lombardi una compagnia teatrale all'oratorio di [[Contrada Legnarello|Legnarello]] (quartiere di [[Legnano]]) che fu denominata [[I Legnanesi]]<ref name="storiaradiotv"/>. In questi anni negli oratori della [[Diocesi di Milano]] era vietata la partecipazione di attrici donne e quindi i tre decisero di recitare i loro spettacoli ''[[en travesti]]''<ref name="storiaradiotv"/>. Infatti, essendoci solo interpreti uomini, e dovendo recitare anche ruoli femminili, i tre attori, per poter recitare le loro commedie, dovettero necessariamente travestirsi<ref name="storiaradiotv"/>. L'ambientazione tipica delle loro commedie era la [[corte lombarda]], all'interno della quale ruotano le vicende della famiglia "Colombo"<ref name="milanofree">{{cita web|cognome=|nome=|url= http://www.milanofree.it/201311084133/milano/teatro/i_legnanesi.html|titolo= I Legnanesi|accesso=9 aprile 2014|editore= milanofree.it }}</ref>. Questo nucleo familiare era formato da ''[[Teresa (I Legnanesi)|Teresa]]'' (cioè la donna di cortile interpretata da Musazzi), ''[[Mabilia (I Legnanesi)|Mabilia]]'' (la figlia maggiorenne e da sempre "zitella" rappresentata da Tony Barlocco) e ''[[Giovanni (I Legnanesi)|Giovanni]]'' (il marito di Teresa interpretato da Luigi Cavalleri). Oltre ai tre componenti della famiglia Colombo, era presente anche ''Chetta'', ovvero una delle donne del cortile nonché antagonista di Teresa, che in origine era interpretata da Renato Lombardi<ref name="repubblica">{{cita web|cognome=|nome=|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/05/morto-legnano-felice-musazzi-artista-del.html|titolo= È morto a Legnano Felice Musazzi, artista del dialetto |accesso=11 aprile 2014|editore= ricerca.repubblica.it}}</ref>. Tony Barlocco, nel primo spettacolo, non interpretava ancora il ruolo che gli avrebbe consegnato la celebrità, ovvero quello di Mabilia, bensì quello secondario di un garzone<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url= http://www.myword.it/spettacolo/dictionary/255|titolo= Tony Barlocco |accesso=12 aprile 2014|editore= myword.it}}</ref>.