Moio de' Calvi: differenze tra le versioni
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'''Moio de' Calvi''' (''Ol Mòi'' in [[dialetto bergamasco]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 399}}</ref><ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di {{cita libro|curatore=Carmelo Francia, Emanuele Gambarini |titolo=Dizionario italiano-bergamasco |anno=2001 |editore=Grafital |città=Torre Boldone |isbn=88-87353-12-3 }}</ref>) è un [[comune italiano]] di 213 abitanti della [[provincia di Bergamo]], in [[Lombardia]].
Situato
== Cenni storici ==
Piccolo borgo incastonato tra i monti, non annovera episodi di spessore nella sua storia.
Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre,
Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili
Il toponimo invece dovrebbe derivare dal latino volgarizzato ''Molleus'', indicante un luogo umido, mentre la dicitura ''De' Calvi'' è stata aggiunta nel 1863, con Regio Decreto 28 giugno 1863, n. 1.426<ref>Caternia Antonioni, [http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1051349/ ''Moio de' Calvi (Moio de' Calvi, BG)''], LombardiaBeniCulturali.</ref>.
Scarse sono le notizie del paese fino
Nel corso del [[XVI secolo]] il paese, dopo essere entrato a far parte della [[Repubblica di Venezia]], fu inserito nel distretto amministrativo della ''Valle Brembana Oltre la Goggia'', che comprendeva tutti i comuni
In quel periodo venne a stabilirsi la famiglia dei ''Calvi'' che creò una propria riserva di caccia. I discendenti della famiglia si integrarono con gli altri abitanti, tanto che ancor oggi è possibile notare una discontinuità tra gli edifici, taluni di matrice contadina e rurale, altri influenzati
Nel [[1927]] il [[regime fascista]] fece una grande opera di accorpamento tra parecchi comuni del [[Regno d'Italia (1861-1946)|regno
== Da visitare ==
Il territorio comunale offre ottimi colpi
Molto particolare è la chiesa parrocchiale, dedicata a San Mattia. Edificata al termine del [[XV secolo]] e ristrutturata due secoli più tardi, possiede un caratteristico campanile in stile romanico e custodisce ornamenti barocchi, dipinti di G.B. Cignaroli ed un organo di costruzione di Adeodato Bossi.
Merita inoltre menzione '''casa Calvi''', edificata in stile veneziano che contraddistingue altre abitazioni di minor importanza. Su una facciata
==Società==
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