Villa d'Ogna: differenze tra le versioni
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=== Territorio ===
[[File:Villa d'Ogna Landscape 03.JPG|left|thumb|450px|Il paese visto dal [[monte Secco]]. A sinistra il borgo di Ogna, al centro quello di Villa con a destra il nuovo quartiere residenziale. In basso a destra la zona industriale]]
Il territorio comunale si sviluppa su entrambi i versanti orografici della [[valle Seriana]], in corrispondenza della confluenza del torrente [[Ogna]] nel fiume [[Serio]], ad
I limiti amministrativi del comune sono molto frastagliati: a Nord sono prima le pendici orientali della Cima Vaccaro e poi il corso del torrente Ogna, intermezzate da una protuberanza territoriale che include i territori a Nord del borgo di Ogna fino alla contrada di san Lorenzo, a dividere le competenze comunali con Ardesio ed Oltressenda Alta. Ad Est i confini si spingono nella parte più bassa della Valzurio, fino quasi alla località ''La Rasga'', per raggiungere poi le ultime propaggini del monte Blum, il cui spartiacque funge da delimitazione con Clusone fino ad incrociare la ''Senda'', storica via di collegamento tra i paesi del lato sinistro della valle.
[[File:Villa d'Ogna torrente Ogna.JPG|left|thumb|200px|Il torrente Ogna]]
A questo punto il confine con Piario delimita la parte meridionale del comune e procede fino a raggiungere il corso del fiume Serio. Sul versante opposto il perimetro comunale include una piccola striscia di terra che si sviluppa verso Sud, fino allo sbocco della piccola valle dei Frati, sotto il borgo di Martorasco, dove è collocata la contrada ''
Per ciò che concerne
Altro corso
Nella zona industriale, sul lato orografico destro, è presente anche un canale artificiale che scorre parallelamente al corso del Serio, da cui prende vita in località ''Valzella'' in comune di Ardesio, rigettandovi le acque qualche chilometro più a valle, dopo aver alimentato alcune aziende tessili.
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Talune teorie vorrebbero far derivare il nome di Ogna dall'invasione degli [[Unni]] di [[Attila]] nel [[V secolo]]. Su alcuni documenti il paese viene infatti indicato come ''Villa humnia'' (Villa degli Unni): a tal riguardo una leggenda riporta che il borgo abbia avuto origine proprio da un gruppo di Unni, inviati da [[Alarico I|Alarico]] a lavorare nelle miniere di ferro, che decisero di stazionare presso la foce del torrente oggi chiamato Ogna<ref name="U.Zanetti, Op. cit. pg.193">U.Zanetti, Op. cit. pg.193</ref>.
Altre ipotesi invece fanno risalire il toponimo al termine latino ''onus'', che significa imposta di dazio. Ogna era infatti un luogo di passaggio obbligato per raggiungere l'Alta [[Valle Seriana]], [[Clusone]] e la [[Presolana]]: questo rendeva il centro uno snodo importante. La tradizione fa inoltre risalire al [[XV secolo]] la presenza di una dogana, dove si pagava un dazio sulle merci di passaggio, proprio nella piazza di Ogna. Un'ultima teoria, perorata dallo Zanetti<ref name="U.Zanetti, Op. cit. pg.193"/>, vorrebbe far derivare il nome da ''Alnia'', ovvero torrente degli [[ontano|ontani]]<ref>Il toponimo è analizzano in: {{cita libro|autore= Antonio Cevolani, Gianpiero Garavelli, Enea Oprandi |titolo= Terra di Villa
== Storia ==
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I primi insediamenti umani sarebbero riconducibili al [[VI secolo a.C.]] quando nella zona si stabilirono popolazioni di origine ligure dedite alla pastorizia, tra cui gli [[Orobi]]. Ad essi si aggiunsero ed integrarono, a partire dal [[V secolo a.C.]] le popolazioni di ceppo celtico, tra cui i [[Cenomani|Galli Cenomani]]: si trattava tuttavia di presenze sporadiche, che non formarono mai un nucleo abitativo definito.
La prima vera e propria opera di urbanizzazione fu invece opera dei [[Roma antica|Romani]], che conquistarono la zona e la sottoposero a centuriazione, ovvero ad una suddivisione dei terreni a più proprietari, a partire dal [[I secolo|I secolo d.C.]]. Fu in quel periodo che nella zona cominciarono ad essere sfruttate numerose miniere, per lo più di ferro, che portarono un notevole incremento demografico. Tra i nuovi abitanti vi erano anche alcuni schiavi (i cosiddetti ''Damnati ad metallam'')<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=mEbIvj4UXMcC&pg=PA428&lpg=PA428&dq=%22Dannati+ad+Metallo%22&source=bl&ots=apuQfjU2Ky&sig=wkey7RXexwZtoP7FmcuVu6VNYx0&hl=it&sa=X&ei=2iaTVK3gKcPlUsnSgrgL&ved=0CCgQ6AEwAQ#v=onepage&q=%22Dannati%20ad%20Metallo%22&f=false|titolo=Relazione di alcuni viaggi|autore=Giovanni Targioni Tozzetti|pubblicazione=In FirenzeMDCCLII}}</ref>, impiegati nei lavori più pesanti
Al termine della dominazione romana vi fu un periodo di decadenza ed abbandono del centro abitato, con la popolazione che sovente era costretta a cercare riparo sulle alture circostanti al fine di difendersi dalle scorrerie perpetrate dalle orde barbariche. La situazione ritornò a stabilizzarsi con
Con il successivo arrivo dei [[Franchi]], avvenuto verso la fine
In breve tempo tra la popolazione crebbe sempre più il desiderio di emanciparsi dal potere vescovile e feudale, al fine di poter decidere in autonomia la gestione del territorio. Fu così che nel corso del [[XIII secolo]] si arrivò alla creazione dell'istituzione comunale. I borghi di Ogna e Villa furono quindi inclusi nel territorio di Clusone, comune ben più ricco e potente.
=== La Serenissima ===
[[File:VAlseriana 2.jpg|right|thumb|310px|La contrada di Ogna, di origine medievale]]
Nel tardo medioevo si verificarono importanti innovazioni tecnologiche, che diedero positivi risvolti anche in ambito economico. Sfruttando la vicinanza delle miniere e la ricchezza
Anche l'agricoltura e la pastorizia fecero enormi passi, permettendo la produzione e la lavorazione di un tipo di tessuto utilizzato dagli eserciti, in quanto caldo e molto robusto, denominato [[Panno grosso bergamasco]].
La positiva condizione commerciale e produttiva ricevette un ulteriore impulso quando, nella prima metà del [[XV secolo]], si verificò il passaggio
Nel [[1740]] i borghi di Ogna e Villa riuscirono a separarsi ulteriormente, ergendosi entrambi a comuni autonomi. Questa indipendenza durò poco, dal momento che già nel [[1756]] Villa ed Ogna andarono a ricostituire, unitamente al borgo di Piario, l'entità comunale denominata Oltressenda Bassa. La neonata istituzione nel [[1776]] si ampliò ulteriormente, annettendo anche Oltressenda Alta (ovvero le contrade di Nasolino e Valzurio).
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[[File:Villa d'Ogna Complesso industriale.JPG|left|thumb|380px|Il complesso industriale [[Manifattura Festi Rasini|''"Festi Rasini"'']]]]
Ma il potere della Repubblica di Venezia era ormai agli sgoccioli, tanto che nello stesso anno, in seguito al [[trattato di Campoformio]], venne sostituita dalla [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]] [[Repubblica Cispadana]].
Il cambio di dominazione comportò
Nel [[1809]] la dominazione francese,
La macro-unione tra i borghi durò poco, dal momento che nel [[1816]], in occasione del nuovo cambio di governo che vide subentrare
Nella seconda parte del [[XIX secolo]], contestualmente all'[[Unità d'Italia]], si verificò uno sviluppo
Il polo produttivo era posto sulla riva orografica destra del Serio e, anche grazie allo sfruttamento delle acque del fiume prelevate in località ''"Valzella"'' di Ardesio, era dotato di 8000 fusi e garantiva il lavoro a 100 operai, condizione che lo rese il terzo gruppo tessile della Lombardia<ref>{{cita web|url=http://www.perfiloepersegni.it/impagina.asp?sezione=1&id=48&IDLayout=5|titolo=Festi Rasini & C.|autore=Per filo e per segni}}</ref>.
Nel frattempo, nel [[1927]] il [[Storia dell'Italia fascista|regime fascista]],
A partire dalla seconda metà del secolo gli stabilimenti tessili subirono un drastico ridimensionamento fino ad arrivare alla completa chiusura nella seconda decade del [[XXI secolo]].
Nel frattempo le realtà legate
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Nella successiva domenica del 23 agosto, in occasione del 50º anniversario della traslazione del corpo del [[Alberto di Villa d'Ogna|Beato Alberto]] da [[Cremona]] al paese natale di Villa d'Ogna, le solenni cerimonie vennero celebrate dall'allora [[Patriarca di Venezia]], [[Angelo Giuseppe Roncalli]].
Dotata di una ampio sagrato che si sviluppa su tutti i lati, la chiesa è costruita in pietra viva e possiede un corpo centrale che, coperto da un tetto a due spioventi, si eleva con decisione dal resto
Internamente la chiesa si compone di tre altari: l'altare maggiore è dedicato a [[San Matteo apostolo ed evangelista]]; l'altare di destra, dedicato alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]; l'altare di sinistra è dedicato al [[Alberto di Villa d'Ogna|Beato Alberto di Villa d'Ogna]].
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Nel corso del [[XVII secolo]] vennero effettuati dei lavori di restauro che occultarono alcuni affreschi risalenti al [[XV secolo]], riscoperti solo nel [[1970]].
Nel 1903 il Vescovo di Cremona, Mons. [[Geremia Bonomelli]], accolse la richiesta della comunità di Villa
Dopo l'importante restauro del [[1970]], nel [[1994]] venne ristrutturata la torre campanaria, antecedente al [[XVI secolo]].
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==== Altri edifici religiosi ====
[[File:Villa d'Ogna san Lorenzo 02.JPG|thumb|left|La chiesetta di san Lorenzo]]
Di grande importanza è anche la casa del [[Alberto di Villa d'Ogna|Beato Alberto]]<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/90768|titolo=Biografia del Beato Alberto da Bergamo - Villa d'Ogna|editore=www.santiebeati.it}}</ref>, laico santo vissuto nel [[XIII secolo]], nativo di Villa d'Ogna. Posta sul fondovalle in località ''Sant'Alberto'', ed edificata nel corso del [[XIII secolo]], fu trasformata nei secoli seguenti in convento, tanto che ancora oggi si può notare
Degna di nota è anche la chiesa di san Lorenzo, situata lungo la vecchia mulattiera che conduce a Nasolino, che presenta caratteri semplici, tra cui la facciata con una finestra semicircolare ed il portale in arenaria. La struttura è ad una navata singola, suddivisa in tre campate da due lesene, con il presbiterio a pianta rettangolare. Quest'ultimo, più stretto della navata, lascia ai lati due spazi, nei quali si trovano la tela dell'Incoronazione della Vergine, e la nicchia con la statua di San Lorenzo.
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Il comune è costituito da due principali borghi, entrambi collocati sul lato sinistro della vallata, che da sempre rappresentano le due differenti anime del comune. Nella parte più a Nord, presso lo sbocco nel Serio dell'omonimo torrente che percorre la Valzurio si trova Ogna, mentre più a Sud si trova Villa. Quest'ultimo borgo ha risentito notevolmente dello sviluppo residenziale avvenuto nel [[XX secolo]], espandendosi nella piana posta nei pressi del confine con Piario.
Sul lato orografico destro si trovano invece piccole contrade, tra cui
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore= Antonio Cevolani, Gianpiero Garavelli, Enea Oprandi|titolo= Terra di Villa
* {{cita libro|autore= Alberto Bonicelli|titolo= Cent'anni di banda a Villa d'Ogna |anno= 2000}}
* {{cita libro|autore= Gabriele Carrara|titolo= Villa d'Ogna nel vortice della resistenza: diario del partigiano Carmelo |anno= 1987}}
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