Pol Pot: differenze tra le versioni

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== La morte ==
 
Nel [[19981997]], Pol Pot giustiziò il suo braccio destro di sempre, [[Son Sen]], per aver voluto giungere ad un accordo con il governo, ma poi egli stesso venne arrestato dal capo militare dei Khmer Rossi, [[Ta Mok]], e venne condannato agli arresti domiciliari per il resto della vita. Nell'aprile [[1998]], Ta Mok fuggì nella foresta a seguito di un nuovo attacco dei governativi, e portò Pol Pot con sé. La notte del 15 aprile 1998, il programma radio ''La voce dell'America'', che Pol Pot ascoltava regolarmente, annunciò che i Khmer Rossi avevano accettato di consegnarlo ad un tribunale internazionale. Secondo la testimonianza di sua moglie, morì nel suo letto quella stessa notte. Il suo subordinato [[Ta Mok]] annunciò che la morte era dovuta ad un infarto.<ref>[[Nate Thayer]]. "[http://www.cybercambodia.com/dachs/killing/polpot.html Dying Breath]" ''Far Eastern Economic Review''. 30 April 1998.</ref>
 
Nonostante la richiesta del governo cambogiano di ispezionare il corpo, esso venne cremato pochi giorni dopo a [[Anlong Veng]], nella zona ancora sotto il controllo dei Khmer Rossi; ciò provocò forti sospetti che Pol Pot si fosse suicidato o fosse stato avvelenato.<ref>[http://www.guardian.co.uk/world/1999/jan/21/cambodia John Gittings and Mark Tran, "Pol Pot 'killed himself with drugs'," ''The Guardian'', Thursday 21 January 1999.]</ref> Ebbe ottimi rapporti col [[Partito Marxista-Leninista Italiano]] e col suo segretario [[Giovanni Scuderi]], che gli tributò un omaggio quando seppe della sua dipartita<ref>Si legga, al proposito, l'articolo commemorativo scritto alla notizia della morte: ''Onore a Pol Pot''[http://www.pmli.it/onoreapolpot.htm].</ref>.